venerdì 23 ottobre 2009

La questione "Acsu-Polizia Locale" sbarca a Roma



In merito alla questione "Acsu - Polizia Locale" il Senatore del PD Guido Galperti ha presentato al Ministro degli Interni la seguente Interrogazione parlamentare:


INTERROGAZIONE


Al Signor Ministro degli Interni,

il sottoscritto interrogante:

Premesso che


1) il giorno 2 ottobre scorso alcuni cittadini del comune di Chiari, tra cui un Consigliere comunale, riscontravano la presenza di alcune persone, non appartenenti al Corpo di Polizia locale, all’interno dei locali dedicati ad ufficio per la Polizia stessa e siti nei pressi della stazione ferroviaria;

2) in seguito veniva accertato che i suddetti occupanti appartenevano all’associazione ACSU (assistenti civici per la sicurezza urbana) e che l’utilizzo dell’immobile in questione era stato in qualche modo concordato con l’Amministrazione comunale di Chiari;

3) a tutt’oggi non risultano però chiare, tanto meno al Consiglio comunale, forme e modalità attraverso le quali si è concretizzata l’autorizzazione all’utilizzo di quella particolare sede comunale ad un’associazione di privati cittadini.


Interroga


Il Signor Ministro degli Interni per sapere:

a) se i fatti riportati in premessa possono essere accertati come veri;

b) attraverso quale atto amministrativo ed a quale titolo è stato concesso e quindi normato l’utilizzo di una sede comunale di Polizia locale;

c) se l’attività eventualmente ivi ipotizzata dall’ACSU possa risultare compatibile con quella consentita dall’ordinamento (ex l. 15.07.2009 n. 94 e Decreto Maroni 08.08.2009) agli “osservatori volontari”, ovvero quella “di mera osservazione in specifiche aree del territorio comunale” nonché compatibile con le norme che recitano “è fatto divieto di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi, o denominazioni riconducibili anche indirettamente ai corpi di polizia anche locali, alle forze armate … ” ;

d) quali iniziative si intenda assumere affinchè le prefetture vigilino sulla corretta interpretazione della disciplina legislativa e regolamentare in vigore, assicurando adeguati interventi di controllo in una materia tanto importante quanto delicata.


Senatore Guido Galperti

2 commenti:

Giuliano ha detto...

Scusa Nik , sai forse se in quel luogo esiste un'armeria ? , e quella sera siete sicuri che non c'erano altri che i volontari ? , perchè altrimenti allora loro stavano facendo una riunione per esaminare il loro lavoro da svolgere .
Poi , voi come vi siete accorti e preparati con tanto di telecamera , che esisteva una riunione in corso ?
Infine , che significa domandare al Ministro dell'Interno "verificare se i fatti sono veri" ?

Grazie , per l'occasione e se non tu risponde il Signor Fogliata , tutto di guadagnato...... in più.

Io credo che non serva a nulla tutto ciò ,,,,, perlomeno ai Cittadini di Chiari , perchè se il pericolo è la "Ronda Clarense" , sembra più un passatempo , e ne passa tanto..... , per "affari" politici a mio modo di vedere occulti , peggio che di quattro squattrinati con la casacca da rondaiolo (è un modo di dire , non si offendano coloro che con l'associazione ACSU intendo un progetto serio)
Grazie per l'occasione , e ringrazio se arriveranno le risposte ,moderate , alle mie "interrogazioni" .
Tonelli Giuliano

Enzo Maragucci ha detto...

Giuliano, vediamo se riesco a spiegare una volta per tutte dove sta il problema.
Il giorno in cui gli uomini smisero di farsi giustizia da sè e affidarono alla legge la possibilità di dirimere le loro controversie, nacque il cosiddetto stato di diritto, dove l’agire dei singoli e dello Stato è sempre vincolato e conforme alle leggi vigenti.
La discussione sulle ronde che sta andando avanti da un po’ di tempo in Italia, nasce da questa preoccupazione: non ritornare a una situazione in cui non siano solo i Corpi dello Stato a difenderci da veri o supposti pericoli che ci minacciano, ma assieme ad essi intervengano forze di dissuasione privati. Il rischio è quello sottolineato dagli Agenti di Polizia quando dicono: “Noi siamo sempre stati contro le ronde perchè non deve passare il principio che la sicurezza sia un terreno in cui vige il ‘fai da te’. Le ronde sono una mossa propagandistica per appagare le promesse fatte in campagna elettorale, continuando ad alimentare l’idea che le forze dell’ordine non tutelino a sufficienza i cittadini”.
Per evitare che nascano di questi problemi e che nel cittadino si ingeneri confusione, la legge ha previsto specificamente quali sono i compiti che questi volontari possono svolgere e ha prescritto il divieto di utilizzare uniformi, emblemi e simboli che possano richiamare a corpi di polizia anche locali. Di fronte a un divieto del genere com’è mai pensabile di utilizzare un distaccamento di polizia quale sede di una di queste associazioni?
Si dice che tutto ciò non interessi i cittadini “almeno i cittadini di Chiari”. Non credo. Ma anche fosse così, una questione di principio, qual’è il rispetto della legge (legge si noti che non vogliono rispettare proprio coloro che l’hanno proposta e votata), si porta avanti al di là di ogni convenienza politica. Recedere sui principi fondanti del nostro vivere civile, porta prima o poi a gravi sciagure.
Quanto al “verificare se i fatti sono veri”, vorrebbe significare “Caro Ministro, ti informo che è successo questo. Poichè ritengo sia un fatto grave, ti invito a interpellare il tuo amico, Senatore Sindaco Mazzatorta, per farti spiegare bene come sono andati i fatti. Se conferma quanto io dico, vedi di prendere i provvedimenti del caso”.