martedì 3 novembre 2009

Politica fiction

Un detto popolare dice che “per apparire bisogna soffrire”. Applicato alla nostra realtà locale si può dire che per tutte le iniziative appariscenti messe in campo da questa Giunta stanno soffrendo le casse comunali. Stanno tanto soffrendo che per un’iniziativa delle Quadre in occasione della prossima festa di S. Lucia, si risponde “ci dispiace, non possiamo darvi niente. Non ci sono soldi”.
E certo che non ci sono soldi, li abbiamo spesi in feste futuristiche il cui unico scopo era un ritorno elettorale (oltre 400mila euro), oppure in mercatini “europei” (si dice 40mila euro), oppure in doppie e triple inaugurazioni con tanto di banda e autorità religiose benedicenti (costi ancora da eccertare).
L’ultima in ordine di tempo è stata la seconda (dico seconda) inaugurazione del cosiddetto Polo dell’Emergenza. La prima era avvenuta in piena campagna elettorale. Ma si sa, in questa triste era berlusconiana la fiction (la finzione) prevale sulla realtà e i pubblici amministratori passano più tempo a tagliare nastri e stappare spumante che a lavorare.
La festa è stata organizzata con grande dispiego di mezzi e grancassa mediatica. E’ da più di un mese che Chiari è pavesata con manifesti color verdino che annunciano l’inaugurazione del nuovo Polo dell’Emergenza. Ospiti d’onore particolarmente graditi: il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Presidente della Provincia di Brescia Daniele Molgora, il Sottosegretario di Stato per l’Interno Nitto Francesco Palma, il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Francesco Paolo Tronca, il Prefetto della Città di Brescia Narcisa Brassesco Pace (cribbio ma perchè hanno tutti ‘sti nomi difficili?).
Bene, sabato 1° novembre, festa di ognissanti, in via Campagnola, di questi grandi personaggi, neanche l’ombra. Non è che ne mancassero uno o due. No, su 5 ospiti d’onore ne mancavano esattamente 5. Non c’è che dire, un grande successo della Giunta Comunale e del Sindaco Senatore in particolare. Peccato però. Gli illustri ospiti avrebbero potuto forse capire com'è che un'opera che all'inizio doveva costare 700mila euro, alla fine sia costata ben 1milione e 200mila euro (e non è ancora finita).
La prossima volta che inaugureranno per la terza volta un tombino, un marciapiede o un muretto, forse farebbero bene a invitare il Presidente del Consiglio. Quello di nastri da tagliare non se ne perde mai uno, specie se le forbici gli vengono date da una procace madrina.

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