Il World Economic Forum di Davos afferma che l’acqua sarà il maggiore problema del mondo.
Le banche lanciano titoli e certificati sull’acqua, le multinazionali Vivendi e SUEZ si preparano fondendo i loro assetti societari.
Oggi sulla Terra l’accesso all’acqua potabile è negato a più di 1 miliardo e 300 milioni di persone e diventeranno 3 miliardi nel giro di pochi anni se non riusciremo ad arrestare i diversi processi di privatizzazione in corso.
L’antitrust italiano ha svelato e sanzionato il patto tra ACEA, SUEZVEOLIA: 8,3 milioni di euro di multa per la multiutility romana (51% Comune di Roma) e 3 milioni per la società francese colpevoli di aver creato, dal 2001, raggruppamenti temporanei di impresa per aggiudicarsi la gestione del servizio idrico in molte parti d’Italia.
ACEA è il primo operatore in Italia del servizio idrico e gestisce già l’acqua di Lazio, Toscana, Campania. Le comunità locali di queste zone denunciano tariffe enormemente aumentate e un peggioramento della qualità del servizio…
…e intanto si annuncia la fusione HERAIRIDE ENIA – ACEA
L’ACQUA è un bene comune ed è un bene finito indispensabile all’esistenza di tutti gli esseri viventi. La disponibilità e l’accesso all’acqua potabile sono diritti umani inalienabili e inviolabili di ciascuno.
Per questo è necessario sottrarre l’acqua alle leggi del mercato e della concorrenza ed è urgente delineare politiche pubbliche che garantiscano una quantità minima vitale di acqua, gratuita, a tutti gli esseri umani del mondo assieme al diritto delle persone a partecipare attivamente alla gestione di questo bene comune.
L’ACQUA è un bene comune ed è un bene finito indispensabile all’esistenza di tutti gli esseri viventi. La disponibilità e l’accesso all’acqua potabile sono diritti umani inalienabili e inviolabili di ciascuno.
Per questo è necessario sottrarre l’acqua alle leggi del mercato e della concorrenza ed è urgente delineare politiche pubbliche che garantiscano una quantità minima vitale di acqua, gratuita, a tutti gli esseri umani del mondo assieme al diritto delle persone a partecipare attivamente alla gestione di questo bene comune.
Acqua pubblica, bene comune, diritto umano universale e la definizione del servizio idrico quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica sono i fondamenti di una buona azione di governo locale a difesa dei beni comuni. I Comuni come governi di prossimità hanno il dovere di coordinarsi per evitare la sottrazione di un bene primario dei Cittadini e la conseguente mercificazione dell’acqua.
A Sindaci ed agli eletti chiediamo di dar vita nelle rispettive istituzioni a prese di posizioni chiare che respingano la legge e di dar vita a iniziative di protesta nelle istituzioni stesse.
Questi percorsi di mobilitazione sono percorribili così come dimostrano le delibere approvate dalla Giunta regionale pugliese, dalle tante delibere approvate dai consigli comunali siciliani e nel resto d’Italia, da ultimo quello di Venezia.
1 commento:
Giù le mani dall'acqua !
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