venerdì 5 novembre 2010

4 novembre

Giannelli
dal Corriere della Sera
Già alcuni commentatori politici incominciavano a interrogarsi sul contenuto del fitto dialogo avvenuto ieri fra Berlusconi e Fini all’Altare della Patria.
Molti parlavano di riapertura del dialogo dopo mesi di tensioni, di riavvicinamento fra nemici giurati, di colloquio decisivo per le sorti del nostro Paese.
L’illusione è durata il tempo di un baleno.
Berlusconi non parlava dei destini dell’Italia e dei tanti suoi gravosi problemi. No, parlava semplicemente della sua “troietta” creduta “maggiorenne” e “incensurata, come gliela avevano descritta Lele Mora e Emilio Fede, persone come noto del tutto affidabili.
Gianfranco Fini ascoltava imbarazzato, annuendo distratto come in genere si fa con le persone anziane e un po’ rimbambite.
Nel frattempo il Milite ignoto, che pure ne ha viste tante, si rivoltava sconsolato nella tomba.

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