Per noi italiani normali, il nostro inno è un canto che ci riempie di gioia e di giusto orgoglio: l’orgoglio di appartenere a un grande Paese.
Per quelli della Lega no. A sentire le prime note dell’inno di Mameli sono presi da una rara forma di letargia per vincere la quale sono costretti a correre di filato al bar a farsi una pera di caffè ristretto.
Per quelli del Pdl invece il nostro inno è come una purga che presa in modiche dosi non ha fatto mai male a nessuno. Insomma, come la dolce Euchessina, che la prendi ... e poi stai subito meglio.
4 commenti:
Io non mi sento italiano, non canto l'inno e non ho festaggiato i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Premesso ciò non mi permetto di impedire che si festeggi.
Io mi sento Italiano , canto le prime parole dell'inno , non sono mai riuscito a impararlo , ho festeggiato il 150° guardando la mattina su RaiUno un bellissimo programma.
Lascio chi non si sente italiano di fare ciò che vuole , ma nel mio cuore mi dispiace , perchè oggi ho la sensazione che l'egoismo prevalichi la necessità di essere Uniti .
Questo è solo un mio pensiero che esprimo in Libertà , non voglio che sia visto come una critica a chi la pensa diversamente.
Giuliano Tonelli
Sentirsi italiani
http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_25/campagna-tedesca-media-liberi-berlusconi-esempio-negativo_50aa6908-5705-11e0-847d-b307f7e234b2.shtml
Io non mi senti italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Giorgio Gaber ft Manuel Galbiati
Lui http://www.pietromarcazzan.it/home/biografia.php
UDC, nel 2009 ha dichiarato 2mila euro meno di me, precario, a tempo determinato.
Va aanti te che a me ma scapa de rider...
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