mercoledì 27 aprile 2011

Chiari - territorio stuprato

Per farvi capire cosa sta succedendo al nostro territorio, vi racconto questo episodio capitatomi qualche giorno fa durante un giro per la campagna di Chiari.
Ero in compagnia del Consigliere Comunale Federico Lorini e stavamo facendo qualche ripresa ai cantieri della Tav e della BreBeMi.
Chiari - Cantiere BreBeMi
Davanti a una cascina, posta a non più di venti metri da un cantiere,  stava seduto un uomo sulla settantina e vicino a lui giocava una bambina, forse la nipote. Quest’uomo sembrava stranito, come gli fosse letteralmente caduto il mondo addosso. Poichè Lorini lo conosceva, si misero a parlare del più e del meno. Dove ora passano i tracciati delle due grandi infrastrutture prima c’era la sua campagna. “Prima c’era un po’ di verde qui davanti” prese a dire l’uomo “e si riuscivano a vedere anche le montagne là in fondo. Ora di erba non ne  è rimasta neanche un po’  e invece delle montagne vedo solo questi mucchi di terra. Pensi che l’altro giorno ero andato a prendere una carriola di terra per riempire qualche vaso, ma il responsabile del cantiere mi ha detto che non potevo toccare niente. Quella terra non mi apparteneva più. Gli ho risposto che quella terra io l’ho lavorata sino a ieri,  era mia e  ancora non mi è  stato pagato tutto l’indennizzo. Mi ha detto che se avevo qualche rimostranza da fare dovevo andare dai capi, a Treviglio. Capisce? Per una carriola di terra, della mia terra, dovrei andare a chiedere il permesso ai capi, a Treviglio”. Una carriola di terra!
Chiari - cava in via Sandella 
Erano impresse ancora nella mia mente le terribili immagini filmate qualche giorno prima a qualche centinaia di metri da lì, in via Sandella, dove due potentissime ruspe cavano migliaia di tonnellate di terra e di ghiaia ogni giorno, per caricarla su decine e decine di camion e portarla via  da qualche parte. Quante carriole di terra possono essere contenute in una pala meccanica? Tante, visto che bastano due “palate” per riempire un camion. E a chi hanno chiesto il permesso questi signori, questi capi che stanno a Treviglio, per cavare la nostra terra in questo modo così brutale? Nessuno di noi è stato interpellato e tutto è stato fatto a tavolino o in trattative riservate.
Chiari - area di servizio BreBeMi
Quelli che ci dovevano rappresentare, Sindaco in testa, non solo non hanno fatto niente per difendere i nostri interessi, ma hanno permesso, con le loro decisioni aberranti, lo sventramento ulteriore del nostro territorio. Sì, forse questo sfregio non poteva essere evitato visto che le due infrastrutture da qualche parte dovevano passare, ma Chiari che fra tutti i comuni fra Milano e Brescia è quello che sopporta l’impatto sul territorio più pesante, non aveva certo bisogno di due mega aree di servizio di 200mila mq  volute fortissimamente dal nostro Sindaco.  Non solo. L’assurda idea di porre queste aree a una profondità di oltre cinque metri dal piano campagna, per limitarne, dicono, l’impatto visivo, ha generato una cava impressionante di oltre 1 milione e mezzo di mc (si è scavato sin oltre 10 metri), una specie di girone infernale per il nostro territorio, ma una ricca opportunità per qualcuno. E non è tutto. In corrispondenza della via Olmi, forse dove verrà relizzata la barriera d’ingresso, il terreno è stato sbancato per qualche centinaio di metri, determinando anche qui una cava abbastanza importante di qualche centinaia di migliaia di mc .
Chiari - sbancamento in via Olmi
E poi ci vengono a dire che è stato scavato solo il 25% di quanto ipotizzato dal decennale Piano Cave del 2005?  E chi è che calcola la cave surrettizie non autorizzate? Chi è che controlla che i lavori vengano fatti secondo le previste autorizzazioni? A Chiari, i nostri Amministratori mandano in loco i tecnici comunali a ispezionare o preferiscono voltarsi dall’altra parte, accontentandosi delle briciole (vedi tangenziale nord) e delle pacche sulle spalle ricevute dai dirigenti della BreBeMi?  A noi sembra che non solo non ci sia la dovuta vigilanza sul territorio per evitare abusi, ma si sono posti in essere progetti che quel territorio lo stanno stravolgendo.
Chiari - Cava al Polo Logistico
Si è incominciato con il Polo Logistico e con il Polo del Produrre: 350 mila mq di terreno fertile rubato all’agricoltura, per permettere un insediamento che creerà molto inquinamento ma scarsi ritorni economici e occupazionali. Anche qui, guarda caso si è realizzata surrettiziamente  una cava di 400 mila mc  il cui unico scopo è stato quello di far fare gli affari a qualcuno. Per non parlare delle mediazioni sui terreni e quant’altro.
Si è proseguito con le due aree di servizio di via Sandella e la realizzazione di una grande cava di 1 milione e 500 mila mc. , senza tener conto di quella in via Olmi. Come detto un girone infernale che abbiamo ampiamente documentato in due recenti video pubblicati su questo blog (vedi qui) e (qui). 
Grazie all’iniziativa di qualche “santo in terra”, si ha intenzione di realizzare un’altra cava di circa 800 mila mc. sui terreni della Fondazione Morcelliana dalle parti di Bosco Levato.
Chiari - Mezzi per movimento di terra
Come si vede progetti milionari che nulla portano alla nostra città, ma riescono a tramutare le pietre in oro come faceva Re Mida.
Qualcuno un giorno voleva svegliare la nostra città dal suo lungo torpore, ma si deve  essere convinto abbastanza in fretta che forse sarebbe stato meglio lasciarla nel sonno dell’incoscienza.
E cosi, mentre Chiari dorme beatamente, avide mani di “lobbies” affaristiche  denudano il suo territorio e lo stuprano brutalmente.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sorge un piccolo dubbio,non è che QUALCUNO ci sta "mangiando"?......mah!!!

Anonimo ha detto...

Premesso che sono preoccupato per l’impatto che queste nuove opere stanno avendo su tutta la campagna clarense e non, mi chiedo se l’Ing. Lorini fosse ancora seduto sulla poltrona dell’Assessorato all’Urbanistica ed Ecologia avrebbe fermato la Bre.Be.Mi. a Urago d’Oglio per salvaguardare il territorio clarense o avrebbe detto “Obbedisco” trattandosi di un’opera pubblica fuori dalla Sua giurisdizione?
Non vi pare di fomentare polemiche inutili e fini a se stesse?
Marco V.

Luciano ha detto...

Non credo si tratti di polemiche fini a sè stesse. La BreBeMi può anche essere utile per sveltire il traffico verso Milano, ma porta con sè anche molti problemi di impatto sulla campagna circostante e sulle attività connesse. Questo impatto va ridotto al minimo e non incrementato con poli logistici o inutili stazioni di servizio che servono solo a scavare. Amministrare significa mediare. Ma questo è molto difficile se gli attori hanno interessi esterni da tutelare!

Anonimo ha detto...

O si dimostra con prove inconfutabili che si stanno compiendo reati nella realizzazione delle opere dell’autostrada , o si deve smettere di fare allusioni e insinuare sospetti. Siete sicuri che quanto è in esecuzione è fatto abusivamente o invece segue dei disegni di progetto ben definiti? Le imprese ed i loro capi cantiere di solito non scavano a loro discrezionalità ma seguono determinati progetti. Se poi arrivaste, con la bici e la telecamera fino a Travagliato, vedreste zone dove si è scavato ben oltre i dieci metri e zone dove le nuove opere sono in rilevato.
Perché non parliamo invece del progetto di riqualificazione di viale Mazzini che è la più colossale ed inutile stupidata sulla quale tutti i cittadini con i quali si ha modo di parlare affermano di essere contrari ritenendo che siano soldi buttati? Forse lì qualcuno ha degli interessi, anche solo elettorali e propagandistici, da tutelare con i soldi dei cittadini di Chiari. Poi …. magari ci scappa qualche sub-appalto ……

Enzo Maragucci ha detto...

Mi pare evidente che le due grandi infrastrutture – Tav e BreBeMi - creeranno un grave dissesto al nostro territorio.
Secondo una tabella pubblicata dal Giornale di Brescia a marzo del 2009, gli agricoltori di Chiari che avrebbero dovuto subire espropri, solo per la BreBeMi erano 178, di gran lunga il numero più alto in provincia di Brescia e forse dell’intero tracciato. A questi sono da aggiungere quelli interessati dalla Tav.
Sul territorio di Chiari insisteranno: due grandi aree di servizio della BreBeMi, la barriera di ingresso alla stessa autostrada, un casello di entrata e uscita. Era proprio necessario pretendere che si facessero queste due aree di servizio? Perchè farle a oltre cinque metri dal piano campagna e a ben dieci metri dal sedime dell’autostrada? Queste aree di certo rubano 200 mila mq di campagna, quali sono i benefici?
Il progetto esecutivo della BreBeMi prevede che le aree di servizio in questione debbano essere a una profondità di circa 5 metri dal piano campagna. Perchè in alcuni punti in via Sandella si è scavato ben oltre i dieci metri, come hanno potuto verificare quelli che vanno in giro con bici e telecamera a tracolla? Se pur la cava di prestito era prevista dal progetto, chi è che controlla che vengano rispettati i parametri? Lo fa il Comune di Chiari? A noi sembra assolutamente di no, visto che si sta scavando ben oltre il consentito, visto che non sapevano niente dello sbancamento di via Olmi.
1 milione e mezzo di mc di ghiaia valgono più di 15 milioni euro. Cosa entra nelle casse del Comune di Chiari di tutta questa montagna di soldi? Niente di niente. I 4 milioni previsti per la tangenziale nord rappresentano solo una compensazione dell’impatto che la grande infrastruttura ha sul territorio di Chiari. Quindi sarebbero entrati nelle casse comunali indipendendemente dalla realizzazione di queste aree. Si tenga inoltre conto che il Comune è chiamato ad anticipare i soldi per la realizzazione dll’ultimo 40% della tangenziale nord, e riceverà il saldo a collaudo effettuato.
Come si vede non si tratta di fare allusioni o insinuare sospetti, si tratta invece di guardare la realtà dei fatti e vedere se i nostri Amministratori stanno tutelando gli interessi del nostro territorio e della città che amministrano oppure si stanno interessando d’altro.

Anonimo ha detto...

Ho problemi a inviare post nel blog...comunque...il mio pensiero è che questa autostrada sia inutile.
Inutile perchè il traffico sulla A4è generato dai camion e dalla barriera di Milano, ma è stato anche dimostrato che con la 4 corsia , il problema è migliorato.
Per quanto riguarda i camion si poteva pensare a trasferire buona parte delle merci su rotaia, ma la volontà politica è rivolta altrove.
La barriera di Milano è stata più volte spostata negli anni ma il problema permane.
Il fatto è che questa autostrada Brebemi poeva benissimo essere sostituita dall'allargamento della variante 11 e del suo ultimamento, da Bs a Mi, risparmiando cosi un po di territorio; si aggiunga poi che come sempre i sindaci TDC urbanizzano accanto alle varianti fatte appposta per star fuori dai paesi (come si fa all'estero), e dunque la variante stessa si rivela dopo pochi anni inutile vista l'inglobazione nel territorio comunale cementificato.
E comunque per noi cittadini il vero problema è semmai in direzione Bs, visto che ci si mette 45 minuti per fare 25 km....grazie a rotonde,capannoni,semafori,variantiincasinate, strade dissestate, ecc ecc
Credo comunque che anche se ci fosse stato un sindaco di area "sinistra" la Brebemi ce la saremmo comunque trovata, forse si sarebbe vigilato di più, perchè è indubbio che questa giunta ha troppi agganci e interessi con il mondo dell'edilizia (impresari,architetti,ingenieri che siedono tra i banchi della maggioranza); non è un'accusa, ma un dato di fatto.
Scandaloso anche il fatto che a rappresentare la Brebemi ci sia una persona che dice di rappresentare il mondo agricolo.. (mio stesso cognome, ma fortunatamente sol oquello in comune)

Massimiliano Bettoni

Anonimo ha detto...

Il comportamento dell'amministrazione può essere opinabile e criticabile, ma per parlare di scavi abusivi, e dei reati ad essi collegati, perchè di quello si sta parlando, bisogna conoscere anche il progetto esecutivo, non solo quello di massima che è quello solitamente vistato dagli amministratori. Opere del genere necessitano anche di opere secondarie, ad esempio un'area di servizio potrebbe necessitare anche della raccolta delle acque meteoriche che potrebbe essere fatta sotto il piano dell'area stessa. Se fosse vero quello che dite, che si tratta di fatto di cave abusive, basta una telefonata ai Carabinieri, alla Forestale fate Voi. Il resto è aria fritta!!

Luciano ha detto...

Concordo con l'anonimo delle 15 e 35, le cose vanno chiamate con il loro nome e molto probabilmente non siamo in presenza di escavazione abusiva e quindi di reato. Ma non è neppure possibile nascondersi dietro il formalmente corretto, perchè gli abusi peggiori sono quelli legalizzati. E le escavazioni di cui si parla, anche se regolarmente autorizzate, sono finalizzate a realizzare opere inutili e pertanto appartengono a quest'ultima categoria!
Luciano
PS L'amministratore del sito ha esposto in modo meticoloso la questione e merita i miei complimenti. Purtroppo devo constatare che non è più molto diffuso il gusto di informarsi prima di parlare.

Anonimo ha detto...

Mi è difficile guardare con oggettività al tema BreBeMi, è indubbio che la A4 sia congestionata e che il traffico rallentato provoca maggior inquinamento, interventi per potenziare il traffico su rotaia sarebbe opportuno farli ma nella nostra realtà non riuscirebbero ad essere una valida alternativa perché poco capillari mentre il tessuto produttivo è molto frammentato. Probabilmente era giusto progettare un collegamento Brescia Milano alternativo alla A4. Però, esiste un però grande come una casa, il tutto doveva essere sostenuto dalla forte volontà di ridurre al minimo l’impatto sulle zone verdi e mitigare questo impatto con una quantità enorme di piantumazioni, sì piantumazioni perché il vero problema della nostra pianura è la sua configurazione “a conca” che raccoglie e deposita ogni genere di polveri sottili, l’aria irrespirabile, i pericoli per la salute. Assistiamo invece ad un proliferare di collegamenti, sbancamenti indotti dal tracciato della nuova autostrada che ogni comune vuole sfruttare al meglio e così strade chiamano strade, e quello che si sapeva un inevitabile sfregio alla campagna diventa un organico insieme di sfregi che da una parte ne favorisce i tempi di collegamento che ogni comune rivendica e dall’altra amplifica quei danni che potevamo prevedere. Potevamo cercare di risolvere il problema A4 cercando di ridurre al minimo lo “scempio” dell’ambiente , abbiamo invece voluto aumentarne al massimo i “benefici giornalieri” per i cittadini. Abbiamo ancora una volta scelto la comodità alla qualità del futuro, abbiamo scelto per noi anziché per i nostri figli. La responsabilità? Nostra e della classe dirigente delle nostre amministrazioni.

Giuliano Tonelli ha detto...

Ammetto che avendo un passato trentennale da metalmeccanico , non capisco molto di opere di urbanizzazione e costruzione di poli e grandi opere ,ma il continuo sforzo di pensare con un minimo di buon senso mi stà creando dei seri dubbi.
Cerco sempre di non cedere mai alle lusinghe della prima campana per essere lucido nell'ascoltare le seguenti ,ma ora che leggo i vari commenti e riesco a farmene un idea di ciò che vedo tutti i giorni ,mi domando .....
possibile che pur avendo a Chiari niente meno che una sede della Guardia di Finanza e relativo comandante ,sede di Polizia e relativo comandante, sede dei Carabinieri e relativo comandante ,sede dei Vigili Urbani e relativo comandante ,poi potremmo metterci i vigili del fuoco, Protezione civile e quant'altro ,Giudice di Pace ... a no quello è già stato "eliminato" , detto questo ..... possibile che sia vero che ci possano essere qui a due passi dal Centro Storico, violazioni della Legge e disastri ambientali senza che nessuno dei sopra citati ne traggano qualche CONCLUSIONE ???.

Ora spero che io me la cavo .... e di essermi spiegato bene e cortesemente.

GRAZIE , ma penso che forse certe persone che nella vita ,democratica e istituzionale ,"contano" questo blog non lo leggono.

Giuliano Tonelli , un poveraccio assalito da tanti dubbi !!!

Anonimo ha detto...

Io credo che le forze dell'ordine, in questi casi, si muovano solo a seguito precise denunce o perchè attivati dalla procura della repubblica.
Quindi chi ha prove di violazioni o reati deve recarsi presso di loro e formalizzare precise accuse.
Altrimenti è tutta aria fritta...

Tonelli Giuliano ha detto...

ahahahahah ..... non ho più dubbi , è tutto chiaro ora !!!

Grazie anonimo del 1 maggio ore 22,47 , grazie .... (anche se il finale sembra quasi una minaccia , SEMBRA nè !!!)

Giuliano Tonelli

Enzo Maragucci ha detto...

Compito di un blog di informazione politica è quello di fornire materiale di discussione su quanto avviene in un determinato ambito politico. Chiari è il nostro orizzonte di indagine e, in linea di massima, parliamo di argomenti che hanno a che vedere con la realtà politica e sociale clarense.
Parlando di orizzonte di indagine, diamo alla parola un’accezione giornalistica, se ci è consentito usare questo termine, e non quella investigativa, che attiene agli Organi a ciò preposti dallo Stato.
Se poi, nell’esporre i fatti, emergono situazioni discutibili, non spetta certo a noi stabilire se le stesse travalicano la legge e si configurano come reati. Ma ci sono anche situazioni che, pur essendo in linea perfettamente con la Legge e le deliberazioni della Pubblica Amministrazione, possono tranquillamente essere discutibili e politicamente anche condannabili.
Nel caso specifico, le due grandi Aree di Servizio di 200 mila mq, certamente sono in linea con la Legge e le deliberazioni assunte dagli Organi preposti, ma dal punto di vista politico e del buon senso possono essere criticabili per tutti i motivi che abbiamo esposto nell’articolo pubblicato il 27 aprile scorso e sintetizzabili in queste due obiezioni: le due aree devastano ulteriormente un territorio già compromesso, non si capisce il perchè queste aree debbano essere realizzate a oltre 5 metri dal piano campagna. Il progetto esecutivo prevede per queste aree una collocazione a 5 metri sotto il piano campagna. L’autostrada passa a qualche metro sopra il piano campagna. In via Sandella è stato scavato ben oltre i 5 metri, raggiungendo in buona parte del sito i 10 metri e oltre. Perchè? Qualcuno dice “per la raccolta delle acque meteoriche”. Cinque metri in più su tutta l’area? A noi sembra un’enormità.
Ma al di là dei 5 o 10 metri, quello che più di ogni cosa dovrebbe fare riflettere è lo sfregio che alcune iniziative di questa Amministrazione stanno apportando al nostro territorio, oltre a quelle inevitabili delle due grandi infrastrutture.

Anonimo ha detto...

“Le opere BreBeMi nel territorio di Chiari”: incontro di approfondimento il 12 maggio in Villa Mazzotti alle ore 18.00 con il Viceministro alle Infrastrutture on. Roberto Castelli

In programma giovedì 12 maggio alle ore 18.00 in Villa Mazzotti l’incontro di approfondimento sulle opere BreBeMi nel territorio del Comune di Chiari con invito alla partecipazione esteso al Viceministro alle Infrastrutture, on. Roberto Castelli. Il convegno è organizzato dal Comune di Chiari – Assessorato alle Grandi Infrastrutture con il coordinamento dell’assessore Davide Piantoni in collaborazione con la società di progetto BreBeMi SpA. Intervengono il Sindaco di Chiari, Senatore Sandro Mazzatorta e il Presidente della società di progetto BreBemi, Francesco Bettoni. Gli approfondimenti sono curati dall’arch. Aldo Maifreni, dirigente del Settore Territorio del Comune di Chiari, dal prof. Bruno Bottiglieri, direttore generale di BreBeMi e dall’ing. Luigi Zamper, vicedirettore e responsabile dei servizi espropriativi di BreBeMi. “L’incontro del 12 maggio è un’occasione importante di presentazione pubblica per la nuova e strategica infrastruttura di rilevante coinvolgimento in particolare per il territorio di Chiari – ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture Davide Piantoni – In Villa Mazzotti, attraverso un confronto pubblico, viene offerta ai cittadini l’opportunità di chiarire eventuali dubbi ed esaminare nel dettaglio le novità introdotte sul territorio comunale con la realizzazione del raccordo autostradale. Si confermano gli ottimi rapporti instaurati tra la società di progetto BreBeMi e l’Amministrazione Comunale che già hanno portato risultati positivi per i requisiti tecnici di costruzione dell’infrastruttura ma anche per definire la vertenza degli espropri. Siamo lieti di accogliere a Chiari il Viceministro alle Infrastrutture, on. Roberto Castelli: la sua illustre presenza conferma infatti quanto le istituzioni abbiano a cuore la realizzazione di BreBeMi e le possibilità di rilancio economico connesse all’attuazione di un’opera decisiva per lo sviluppo del territorio”.

ANDATECI NUMEROSI a sentire anche l' altra versione dei fatti, non servirà, nè si vuole, farvi cambiare idea, ma, solamente per arricchire e completare le vostre informazioni.
Marcello

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe esserci, per dire la mia in faccia a chi dice di rappresentarmi e che queste opere sono utili, ma ahime, visto l'orario, non potrò essere presente per problemi di lavoro.
Organizzarlo alla sera non era possibile?

Massimiliano Bettoni