La notizia è di quelle esplosive,
che travalicano gli ambienti ristretti di una città di provincia e si
riverberano in ambiti più elevati. Enio
Moretti, uno degli esponenti più in vista della Lega Nord a Chiari è agli
arresti domiciliari per ipotesi di reato molto gravi tra cui associazione per delinquere finalizzata alla
frode fiscale unitamente al fratello Renato e due fratelli calabresi, Rocco e
Vincenzo Natale.
L’indagine è in corso da due anni
e il presunto danno erariale ammonta a circa 20 milioni di euro a fronte dei
quali sono stati sequestrati beni per oltre 2 milioni.
Enio Moretti |
Vedremo come andrà a finire.
Certo è che se l’impianto
accusatorio dovesse trovare conferma nel processo, ci troveremmo di fronte a un
fatto gravissimo. Qui non si tratta di emissione di assegni a vuoto o del
fallimento di qualche piccola società, fatti gravi ma pur sempre rientranti
nella sfera privata di un soggetto. No, nel caso specifico l’accusa è pesante e
lo è ancora di più se si pensa che per svolgere la loro presunta attività
criminosa, i signori Moretti si son
serviti della collaborazione di due soggetti provenienti dal profondo sud. Chi
sono questi signori Natale? Dei normali imprenditori, delle persone che seppur
accusate di gravi reati, sono lontani da collusioni mafiose? Col tempo si
capirà anche questo aspetto.
Fa comunque un certo effetto
sapere che un duro leghista come Moretti di giorno lancia pesanti critiche nei
confronti dei parassiti abitanti del sud e poi di notte fa gli affari, a quanto
pare sporchi, con due imprenditori provenienti da terra di ‘ndrangheta.
Che il nostro territorio risulti
pericolosamente infiltrato dalla mafia abbiamo avuto modo di sperimentarlo in
occasione dei lavori di sbancamento al Polo Logistico, quando alcune macchine di movimento terra sono state bruciate, con
chiaro segno intimidatorio.
intimidazioni mafiose (foto di repertorio) |
Ora emerge questa connessione fra
un imprenditore clarense e politico di primo piano della Lega e imprenditori
della provincia di Reggio Calabria. Magari non vuol dire niente, o magari sì. Il tempo ci darà la possibilità di chiarire i fatti.
Cerchiamo ora di analizzare le
ricadute politiche che il fatto ha generato. Le dichiarazioni di quasi tutti
gli esponenti politici di Chiari, specie quelli di opposizione, sono improntati
alla cautela. C’è quasi una sorta di
incredulità e per il momento si vogliono evitare strumentalizzazioni.
Da parte della Lega però c’è una
presa di distanza netta. Il Sindaco di Chiari ha sospeso Moretti dall’incarico
di Presidente di Chiari Servizi. “E’ un atto dovuto – afferma – chi è agli arresti domiciliari non è nelle
condizioni di poter guidare una società”, mentre la Segreteria provinciale della Lega è stata
ancora più dura, commissariando la locale sezione del partito di cui Moretti
era Segretario.
Logo Lega Nord |
C’è tuttavia il tentativo di
considerare la questione come un fatto privato che nulla ha a che vedere con la
politica.
Certo è un fatto privato, ma può
in questo caso il privato non coinvolgere la sfera politica? No, non può. E lo
si è visto chiaramente dall’atteggiamento della Lega, atteggiamento certo di
autotutela, ma sicuramente in grado di farci comprendere che certi fatti non
possono rimanere rinchiusi nella sfera privata.
Per molto meno Josefa Idem ci ha rimesso la poltrona di
ministro. Anche in quel caso si trattava di fatti privati, di irregolarità che
non prefiguravano alcun tipo di reato, eppure la destra, compresa la Lega, ha
richiesto a gran voce la testa della campionessa di canoa diventata ministro.
E oggi, di fronte a un fatto
gravissimo, diciamo che la politica non c’entra niente?
Peraltro non è la prima volta che
le Istituzioni si trovano in imbarazzo per inchieste in cui è stato
coinvolto Moretti.
Sandro Mazzatorta e Enio Moretti |
Più volte era stato chiesto al
Sindaco Mazzatorta di allontanare Moretti dalla guida di Chiari Servizi e
dell’Ufficio di Staff. Oggi deve farlo, suo malgrado, perchè travolto da uno
scandalo che se confermato avrebbe una valenza di livello nazionale e comproverebbe ancora una volta il tramonto
della Lega come partito riformatore.
A Chiari poi si è alla fine di una stagione che ha visto emergere il
prepotere del sindaco e senatore Sandro
Mazzatorta, una stagione nata sotto i migliori auspici e che si conclude
annegando in un mare di contenziosi giudiziari, conflitti di interesse e accuse
reciproche. La vicenda di Enio Moretti ne è il suggello.
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