La Villa Mazzotti per il Comune rappresenta un costo. Questo in sintesi è ciò che ha affermato Gabriele Zotti nell’ormai famoso confronto fra candidati tenutosi negli studi dell’emittente televisiva Teletutto. Un costo che, nel deprecabile caso diventasse Sindaco, Zotti non è disposto a sostenere. Meglio cedere la gestione di questa prestigiosa proprietà comunale a privati.
Chiari - Villa Mazzotti |
Quello di cedere la Villa Mazzotti ai privati è un progetto che ha radici lontane. Durante le Amministrazioni Mazzatorta quest’idea circolò per un po’ di tempo negli ambienti della destra clarense, ma fortunatamente non se ne fece niente. Oggi la cosa viene riproposta e i cittadini di Chiari devono sapere che se Zotti dovesse diventare Sindaco, esiste l’alta probabilità che la Villa Mazzotti diventi di fatto privata.
Il ragionamento che fa Zotti è il seguente:
- di contenitori per fare cultura a Chiari ce ne sono tanti;
- l’attuale Amministrazione sta realizzando un nuovo contenitore: il Teatro-Cinema S. Orsola;
- ogni contenitore che si crea va a svuotare altri contenitori, per la mancanza di una vivacità culturale adeguata a sostenerli tutti;
- Villa Mazzotti rappresenta il contenitore più fragile e quindi meno idoneo ad accogliere quegli eventi che portano un afflusso notevole di persone;
- Ergo, cederne la gestione a privati sarebbe la cosa migliore.
Certo, il sogno sarebbe legato al tema della cultura e sarebbe auspicabile che i responsabili della Microeditoria facessero un passo in questo senso, ma se ciò non avvenisse…
Gabriele Zotti |
Tutto questo ragionamento è contraddittorio e si presta ad alcune valutazioni critiche che di seguito voglio esporre.
Il Teatro-Cinema S.Orsola venne ceduto nel 2012 dalla Parrocchia alla Fondazione Bertinotti-Formenti con un contratto di affitto a riscatto. Si era ancora all’epoca dell’Amministrazione Mazzatorta e Gabriele Zotti era assessore di quella Amministrazione. Non credo che volessero comprare quell’immobile per farne case popolari. Quindi Zotti che all’epoca era favorevole al restauro del vecchio Cinema Teatro, oggi di colpo è critico.
Non solo. Tanto per rimanere in ambito Fondazioni, anche la ristrutturazione dello stabile Bettolini comprende al suo interno un auditorium, già usato in passato per pubbliche assemblee. Anche questo stabile è stato ristrutturato ai tempi in cui Zotti era assessore.
E che dire della ristrutturazione dell’ex Comune e della vecchia Anagrafe? Anche lì spazi per uso culturale.
Forse ci si ricorderà che al posto della cava di via Roccafranca, Mazzatorta e la sua giunta volevano effettuare un intervento che prevedeva tra le altre cose un Anfiteatro da utilizzare per eventi di natura culturale. Tutto saltò per la crisi economica.
Il grandioso Polo della Cultura, quello che nei sogni di Mazzatorta avrebbe dovuto illuminare come un faro il panorama culturale della nostra città, per nostra buona sorte non è stato realizzato, rimanendo un misero cadavere da tumulare sotto un parcheggio.
Ora, dopo aver riempito Chiari di contenitori, reali o rimasti sulla carta, il signor Zotti fa la polemica sui troppi contenitori esistenti, per cui sarebbe cosa utile, secondo il suo giudizio, cederne magari uno in gestione ai privati. E quale sarebbe secondo voi? Ma naturalmente la Villa Mazzotti, il più prestigioso e quindi il più appetibile.
E siccome manifestazioni con la presenza di un gran numero di persone è meglio evitarli perché la Villa è un contenitore fragile, perché non utilizzarlo per serate di gala, cene eleganti, eventi esclusivi? L’ingresso sarebbe riservato a pochi eletti, educati e danarosi e il contenitore non verrebbe stressato dalla presenza di una massa di persone alla ricerca di un libro da leggere, di una commedia da seguire, da un concerto da ascoltare.
Tutto bello, però a quel punto i cittadini di Chiari potrebbero dire addio alla loro Villa e al suo bellissimo parco.
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