Ormai Berlusconi e Bossi sono come Totò e Peppino a Milano, non “si raccapezzano” (vedi qui). Non sanno in che direzione dirigersi e per avere qualche informazione utile si rivolgono a un vigile, il famoso ghisa, prendendolo per un generale austriaco: “Noio volevon savuar...per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?”.
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Berlusconi con Obama |
Berlusconi è così suonato che in importante consesso come il G8 si permette di importunare il Presidente degli Stati Uniti per riferirgli che “noi in Italia, in questo momento, abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra”. Mi chiedo cosa abbia mai potuto pensare Obama, di fronte ai piagnistei di uno degli uomini più ricchi del globo, proprietario di un impero mediatico inimmaginabile in qualsiasi altro paese, Presidente del Consiglio, padrone indiscusso della politica, del governo, del parlamento italiani, uomo capace di corrompere giudici, di comprare parlamentari, di confezionarsi perfino leggi necessarie a sfuggire ai suoi processi, persona che ha accumulato un potere così vasto e pervasivo da permettersi ogni abuso, raccontare ogni frottola e perfino farci credere che Ruby è la nipote di Mubarak. Non credo di essere fuori dalla realtà se dico che Obama può aver pensato “ma questo qui è fuori di testa!".
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Umberto Bossi |
Ebbene quel fuori di testa lì è il nostro Presidente del Consiglio, colui che dovrebbe guidare un paese come l’Italia, ma che si lascia trasportare solo dalle sue ossessioni, divenute ormai argomento di politica internazionale.
Qualcuno, per carità di patria, dovrebbe staccare la spina. Purtroppo quel qualcuno ha ridotto la sua politica a pernacchie, esibizione di diti medi e frasi scurrili, per cui sarà difficile che spontaneamente si assuma questa responsabilità. A meno che domani non arrivi dal Paese un messaggio chiaro e preciso.