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martedì 1 ottobre 2024

CAVE e AFFARI (1)

A Chiari quello delle cave è un argomento che ritorna periodicamente, portando con sé situazioni per nulla positive per il nostro territorio. Facciamo un breve excursus di quanto avvenuto in passato:


POLO LOGISTICO - Correva l’anno 2008 quando l’Amministrazione Comunale di allora decise di destinare una parte di territorio agricolo posto a sud della città a insediamento logistico. 


Cava surrettizia al Polo Logistico


Lasciamo stare le vicende che hanno interessato questa iniziativa e che hanno portato all’istituzione di un attiguo Polo del Produrre (leggi qui).  Quello che interessa qui sapere è la vicenda relativa a una cava surrettizia che si creò tra il 2009 e il 2010 in quel comparto.

La concessione edilizia rilasciata, autorizzava movimentazioni di terre e rocce da scavo per ca. 200.000 mc. 

Si scavò per un volume dieci volte superiore.

Eppure, nonostante le rimostranze, le interrogazioni e le denunce di un Consigliere di minoranza, l’Assessore  al Governo del Territorio di allora, affermò che era tutto regolare (leggi qui)

Un sopralluogo che il Comune di Chiari fu costretto a fare, rilevò che la quantità di materiale cavato era così rilevante da indurre i responsabili dei competenti Uffici Comunali a rivolgersi all’Ufficio Cave della Provincia. A quel punto e in attesa di decidere sul da farsi, venne emanata un’ordinanza comunale che faceva divieto assoluto di portare all'esterno materiali di cava.

Ma che fine ha fatto poi tutta quella ghiaia? Niente, i nostri Amministratori tolsero d’impiccio la povera azienda deliberando a posteriori una bella variante edilizia. La ghiaia fu portata fuori dal sito, venduta con lauti guadagni e tutti vissero felici e contenti.


BRE.BE.MI - L’affare del Polo Logistico fu così ben congegnato che i nostri Amministratori pensarono bene di replicarlo. L’occasione venne data dalla realizzazione della Bre.Be.Mi. .

La grande infrastruttura comportò per la città di Chiari costi gravosissimi. Le proprietà interessate a espropri furono 178, un record rispetto a tutti gli altri comuni; l’area utilizzata per il solo sedime dell’autostrada ammontò a circa 23 ettari (230mila mq). 


Bre.Be.Mi. sedime e Area di Servizio  


Nonostante questo, fu allora deciso di realizzare sul nostro territorio due grandi Aree Servizi dell’estensione di circa 160mila mq (16 ettari). Con una particolarità però. Quelle aree vennero realizzate a ben oltre 5 metri sotto il piano campagna, quando l’autostrada passa a un livello di  3-4 metri al di sopra. Una contraddizione per nulla comprensibile se non con il fatto che scavando a più di 5 metri si ricavò una montagna di ghiaia. Buona ghiaia che messa sul mercato permise introiti milionari e senza neppure pagare la risibile tariffa relativa ai diritti di escavazione prevista dalla Regione Lombardia. (Leggi qui)

Di tutti quei soldi a Chiari arrivarono solo le briciole.


Bre.Be.Mi. Aree di Servizio di via Sandella


Purtroppo, quelle ferite inferte al nostro territorio sono ancora aperte e servono a testimoniare di una stagione politica che pensavamo fosse definitivamente  archiviata.

Mai illudersi, specie quando a guidare un’Amministrazione Pubblica si mettono gli uomini del fare. (Continua)

venerdì 2 marzo 2012

La grande abbuffata

In un famoso film del 1973 di Marco Ferreri  La grande bouffe”, quattro amici si riuniscono in una villa e continuano a mangiare sino a morire. Il film, che al tempo fece molto scalpore, voleva essere la metafora della società borghese, così ingorda che rischia di morire per troppa voracità.
E’ un po’ quello che sta avvenendo in questo periodo, con una crisi deflagrata in tutto il mondo per la insaziabilità di certa finanza che ha talmente intossicato i mercati con i suoi prodotti, da rendere quasi irreversibile la crisi del sistema capitalistico mondiale.

Un'immagine del film dei Monty Python
"Il senso della vita"
La voracità purtroppo non è solo il segno distintivo dei piani alti delle capitali finanziarie del mondo, si annida anche in ambienti meno sofisticati. Guardate un po’ cosa sta avvenendo dalle nostre parti.
Il passaggio di una grande infrastruttura come la BreBeMi,  da un po’ di tempo a questa parte sta scatenando gli appetiti di “lobbies” affaristiche il cui unico scopo è quello di trarre guadagno dall’uso, sarebbe meglio dire dalla rapina, del territorio. Il tutto con il tacito accordo o la connivenza  di alcune Amministrazioni locali.
Per limitarci al  cortile di casa nostra, basta dare uno sguardo alle operazioni che si stanno mettendo in piedi a Chiari e nei paesi limitrofi.
Non credo che un Polo Logistico a Chiari fosse una delle priorità di sviluppo industriale della nostra città. Il Sindaco e i suoi compagni di avventura ce l’avevano venduta come una meravigliosa opportunità occupazionale. Proprio mentre si consumava la crisi della NK, il Polo Logistico avrebbe rappresentato un’ottima occasione di nuova occupazione per i molti operai licenziati e in cassa integrazione. Ebbene, dopo quasi un anno dalla sua apertura, le persone di provenienza NK assunte nella struttura sono state 2 e non 200 o 250 come più volte strombazzato dal Sindaco. 
Per giustificare poi la realizzazione di questo sistema logistico, la Provincia ha preteso il coinvolgimento dei comuni limitrofi nel cosiddetto Piano Strategico d’Area Vasta che ha allargato l’area industriale di altri 200 mila mq con ulteriore utilizzo di fertile campagna. In contropartita  si sarebbe dovuta adeguare la viabilità della zona e riqualificare, anche a fini turistico-ambientali, l’area del parco dell’Oglio.  Dopo 7 mesi dall’apertura del Polo, i lavori per l’adeguamento della viabilità non sono ancora partiti, mentre del Piano Strategico d’Area Vasta e dei suoi favolosi benefìci nessuno più parla.
In compenso, sul sito dove è sorto il Polo Logistico, in corso d'opera è stata realizzata una cava di sabbia e ghiaia della dimensione di 350-400 mila mc. A seguito della precipitosa sanatoria dei nostri amministratori, la ghiaia è stata portata fuori dal sito e commercializzata. Ricavo: 3,5 - 4 milioni di euro. Chi ha intascato questi soldi?  Che ne hanno ricavato i cittadini di Chiari?  Insomma, quella ghiaia che era bene pubblico, è stata usata, con la compiacenza dei nostri amministratori, per fini lucrativi esclusivamente  privati  e al di fuori del Piano cave provinciale.

Chiari - Area del Polo del Produrre

Restava il Polo del Produrre. In quest’area di 200 mila mq dovrebbero sorgere insediamenti industriali e artigianali. Dopo l’estate del 2010 è stato affisso un cartello dell’Immobiliare Cavalli in cui si avvisava che in quell’area si vendevano lotti per la realizzazione di “attività produttive/logistiche”. Non risulta che l'Immobiliare Cavalli avesse ricevuto incarico di vendere quelle aree da parte di tutti i legittimi proprietari. E poi come si potevano vendere lotti quando non era stato ancora approvato dall'Organo preposto, cioè il Consiglio Comunale, un relativo Piano di Lottizzazione? Se non ricordo male, i Consiglieri di minoranza  avevano informato la Magistratura con un esposto, ipotizzando il reato di  "lottizzazione abusiva".
Come si vede in tutta questa faccenda c’è sempre un interesse primario dell’immobiliare Cavalli di cui è socio, occorre sempre ribadirlo,  il nostro Assessore al Bilancio e alle Politiche scolastiche, Gabriele Zotti. Tra parentesi, tutta l’operazione Polo Logistico è partita da una lettera con la quale questa immobiliare indicava al Sindaco e alla sua Giunta l’interesse della Logimea a realizzare in quell’area un polo di carattere logistico.
Oggi veniamo a sapere dai giornali che quest’area è stata comprata in blocco dalla società Le Mura Srl di Milano. Dietro, tanto per cambiare, si materializzano due fiduciarie, quelle cosiddette “società opache” che tanto avevano scandalizzato il nostro sindaco quando si è parlato di Rovato e delle fiduciarie del Wyoming e Delaware. Oggi il Sindaco tace, anche se dovrebbe avere l’obbligo etico di pretendere che questa “opacità” si dissolva prima di prendere in considerazione qualsiasi iniziativa.
Veniamo anche a sapere che nel bilancio del 2010 della società Le Mura Srl è appostata una cifra di 196 mila euro quale caparra per “Acq. Roccafranca-Chiari”. Sembrerebbe proprio la caparra per l’acquisto dell’area in questione, appostata in bilancio già nel 2010, approssimativamente quando è stato esposto il tabellone pubblicitario dell’Immobiliare Cavalli. Tutto si tiene.
Oltre che dell’Immobiare Cavalli di cui è socio l’assessore Zotti, occorre anche  parlare di Virginio Battanta e di suo figlio Fabrizio presenti a Chiari per trattare la vendita delle aree in questione unitamente ad Angelo Cavalli, almeno a dare credito a quanto riportato dai giornali, mai smentiti.  Battanta padre e figlio sono inoltre importanti rappresentanti della DC Lombarda, lo stesso partito di Zotti, cosa che un qualche significato deve pure averla.
Pensate ci sia qualche problema?  Per il nostro Sindaco no. Egli non ha “motivo di sospettare che ci sia conflitto di interessiin capo all’assessore Zotti. Questa “è un’operazione talmente importante che queste polemiche” non lo interessano. E perchè mai dovrebbe interessarsi di queste cose, lui che ha chiuso gli occhi sulla cava aperta senza autorizzazioni al Polo Logistico, o lasciato che BreBeMi realizzasse le due aree di servizio di via Sandella  a ben oltre i 5 metri sotto il piano campagna, attuando così una gigantesca cava di ghiaia i cui proventi si sono dissolti nel vento?
Il sistema è così ben configurato che si sta cercando di esportarlo altrove. Siamo o non siamo Comune capofila della zona?
A Castrezzato, dopo la realizzazione della “cava di prestito” per BreBeMi da 1,1 milioni di mc di ghiaia, ora si vorrebbe realizzare il Polo delle Ricerche. Badate, da queste parti Polo è sinonimo di pasticci.
Le due società proponenti Mesit e Secoges vorrebbero, su un comparto complessivo di 190mila mq, 30mila mq di area gratis per 99 anni oltre a sconti sugli oneri di urbanizzazione. Vi ricorda qualcosa?  Ma il fatto più stupefacente è la richiesta di costruire un bunker per l’archiviazione di documenti. Caspita, cosa c’è di tanto importante e segreto a Castrezzato per richiedere la costruzione di un bunker?  Le opposizioni già parlano della volontà di realizzare sorrettiziamente una cava e mettono in evidenza che una delle due società proponenti  fa capo all’On. Leghista Davide Caparini.
Anche lì, il Vice Sindaco preferisce non dire nulla riguardo le polemiche sollevate dalle minoranze e fila dritto per la sua strada assieme al Sindaco Gabriella Lupatini.
Non avete anche voi l’impressione che si stia confezionando un modello di business che si cerca di replicare in tutte le realtà? Qualche "Polo" finisce male (vedi Chiari, vedi Adro) altri invece continuano ad alimentare appetiti.  Un pò come le rotonde. Da quando è in auge la Lega ne sono state costruite a migliaia, replicando all’infinito sempre lo stesso modello. Insomma una specie di fordismo in salsa leghista.

martedì 14 febbraio 2012

Underground revolution

Ormai è diventata una consuetudine. A Chiari, quando c’è da costruire un insediamento industriale, lo si fa solo ed esclusivamente al di sotto del piano campagna. Forse è questo il significato di quella “rivoluzione sotterranea” suggerita dai nostri pubblici amministratori in un dossier pubblicato qualche tempo fa da Chiari Week.
Il tutto ha preso avvio con il super tecnologico Polo Logistico Logimea-Auchan, quello per intenderci che  avrebbe dovuto  assorbire, parole di Sindaco,  200-250 operai (come risulta verbalizzato in una riunione della Commissione Urbanistica). Si è scavata una trincea di oltre cento metri, allo scopo si diceva,  di contenere delle vasche antincendio. Peccato che le vasche o meglio i serbatoi antincendio fossero previsti da tutt’altra parte e che nella suddetta trincea venisse seppellita terra di coltivo.
"Salve, sono il sig. Wolf, risolvo problemi" (clicca qui) 
A quel punto, l’azienda che stava eseguendo i lavori, si è trovata in mezzo ai piedi una vera e propria montagna di ghiaia. Caspita, un bel problema! Che fare?  Come il signor Wolf di Pulp Fiction che risolve problemi, i nostri Amministratori sono intervenuti per togliere d’impiccio la povera azienda, deliberando prontamente e a posteriori una bella variante edilizia. La ghiaia è stata portata fuori dal sito, venduta con lauti guadagni e  tutti vissero felici e contenti.
L’operazione era riuscita così bene che si è pensato di replicarla a distanza di poco tempo. L’occasione è la BreBeMi. Nonostante gli sventramenti del territorio clarense dovuti al passaggio delle due grandi infrastrutture (BreBeMi e Tav), il Sindaco autorizza, senza battere ciglio,  la realizzazione di due grandi aree di servizio.
Chiari - BreBeMi e area di servizio a sud
Così oltre ai 23 ettari di buona campagna utilizzati per il sedime della BreBeMi, si aggiungono altri 200 mila mq per le aree di servizio. Con una particolarità però. Queste aree vengono realizzate a ben oltre 5 metri sotto il piano campagna, quando l’autostrada passa a un livello di  3-4 metri al di sopra. Una contraddizione per nulla comprensibile se non con il fatto che scavando a più di 5 metri si ricava una montagna di ghiaia. Buona ghiaia che messa sul mercato permette introiti milionari e senza neppure pagare la risibile tariffa relativa ai diritti di escavazione prevista dalla Regione Lombardia. Dove sono andati a finire quei soldi?  A precisa domanda, fatta in seno all’Osservatorio Grandi Infrastrutture, le risposte sono state alquanto vaghe.
Oggi apprendiamo che gli insediamenti industriali e artiginali che verranno realizzati all’interno del Polo del Produrre saranno leggermente interrati. Tre-quattro metri suggerisce qualche gola profonda. Ma si sa, quando si cominciano certi lavori e si fanno entrare in campo bulldozer mastodontici, non si può certo pretendere la precisione del chirurgo. Qualche metro in più ci scappa sempre. E se poi ci sarà della ghiaia da portare via, per esempio 1 milione di mc, valore approssimativo 10 milioni di euro, non sarà di certo un problema. Ormai i camion, dopo l’esperienza di via Sandella, conoscono già la strada.
Ci assilla però un rovello. Ma chi ci sarà dietro questa misteriosa società pronta a sbarcare in pompa magna a Chiari dalle terre di Milano per comprare in blocco 200 mila mq di terra? Mah! 
C’è da augurarsi che tutto avvenga con la massima trasparenza per evitare di ripetere errori già fatti in passato e che poi abbiamo pagato caramente.

mercoledì 11 maggio 2011

Devastiamo la terra dei nostri padri!

Chiari - Sede della Lega
Domani si terrà in villa Mazzotti a Chiari, un incontro di approfondimento sulla BreBeMi.  Vedremo se questo convegno verrà utilizzato effettivamente per discutere delle tante problematiche connesse con questa grande infrastruttura o si tratterà della solita comparsata di politici e tecnici sempre pronti a promuoversi con incontri, tagli di nastro e pubblicazioni patinate.
Nell’attesa, ricordiamo che un manifesto della Lega di appena qualche anno fa recitava  “Basta Cemento. Difendiamo la terra dei nostri padri”. Evidentemente la vicinanza di Silvio Berlusconi, quello della Milano-Due e del Piano Casa, deve aver fatto cambiare parere ai nostri arditi leghisti, che hanno svestito abbastanza in fretta i panni di combattente all’Alberto da Giussano, per indossare casacche più confacenti ai nuovi compiti di sottogoverno.
Guardate Chiari, città governata dal Senatore Sandro Mazzatorta! In appena sette anni, la sonnolenta città dell’Ovest Bresciano, è passata dal sogno all’incubo. Il sogno di una cittadina tranquilla e benestante, all’incubo della cementificazione selvaggia e delle grandi infrastrutture che stanno letteralmente facendo a pezzi un territorio agricolo fra i più belli della Val Padana.




Immagini della campagna di Chiari
Elenchiamo le opere in corso di realizzazione:
la BreBeMi e la Tav penalizzano il nostro territorio più di quanto avvenga altrove. Solo per la BreBeMi le proprietà interessate a espropri sono 178, con tantissime cascine da abbattere e aziende e vite e storie squassate dall’oggi all’indomani.


Chiari - Cava di via Sandella
A queste sono da aggiungere: le 2 grandi Aree di Servizio di via Sandella , la grande barriera d’entrata dell’Autostrada di via Olmi, il casello di uscita. Perchè si son volute queste due Aree di Servizio (Autogrill, aree di sosta, distributori di benzina e quant’altro) proprio sul territorio già compromesso di Chiari? E ammesso e non concesso, perchè farle a ben 5 metri sotto il piano campagna, determinando una grande cava dall’impatto devastante? Era proprio necessario scavare a oltre dieci metri di profondità? Cosa ne viene al Comune di Chiari? Sono domande a cui il convegno di domani dovrebbe dare qualche risposta.

Chiari - Campagna prima e dopo il Polo Logistico
Se non bastasse, la Giunta Mazzatorta, sempre a sud di Chiari ha voluto il Polo Logistico Auchan e il Polo del Produrre, quest’ultimo deliberato proprio allo scoppio della crisi e quindi rimasto, sino ad oggi,  miserevolmente  sulla carta. In ogni caso sono altri 350 mila mq di campagna che se ne vanno.
La Provincia ha inoltre preteso l’adeguamento della viabilità di complemento al Polo Logistico con l’allargamento della SP 72 Chiari-Roccafranca e SP 18 Castelcovati-Urago d’Oglio. Altra campagna che verrà distrutta.
Chiari - area del Polo del Produrre
Per finire, il Comune di Castelcovati, per dare il suo sì al Piano d’Area Vasta, ha preteso che si creasse una bretella di collegamento fra il  paese e il casello d’entrata dell’autostrada, bretella tutta interna al territorio di Chiari. Altro territorio che andrà in fumo.

Chiari - Cave del Polo Logistico e della BreBeMi
Alla fine di questo percorso, il territorio a sud di Chiari sarà irrimediabilmente sfregiato e compromesso. Temiamo però che sia solo l’inizio.
Durante la campagna elettorale per le Amministrative del 2009 il Sindaco Mazzatorta aveva decantato  il Progetto d’Area Vasta, destinato a tutelare e promuovere una “vasta” parte di territorio  dell’Ovest Bresciano posta fra Chiari e il fiume Oglio.  Oggi quel piano, se pure ancora esiste,  dovrebbe essere sottoposto a un radicale  aggiornamento, a partire dal nome. Più che parlare di  Progetto d’Area Vasta si dovrebbe parlare di Progetto di Devastamento d’Area, con tanti saluti a coloro che una volta gridavano a squarciagola “difendiamo la terra dei nostri padri” e oggi si danno molto da fare per devastarla.

lunedì 15 novembre 2010

Territorio sotto assedio - 2

Inquinamento da stagno: vero o falso?

Chiari - Polo Logistico
Vi ricordate il post “La terra è sacra, non si seppellisce la terra” pubblicato su questo blog qualche mese fa? Bene, a distanza di tempo, forse (forse, eh!) abbiamo capito il motivo per il quale nella zona del Polo Logistico si continua a sotterrare buona terra di coltivo.
Negli ultimi tempi ha incominciato a circolare la voce (che è più di una voce), secondo cui tutti i terreni di Chiari sono inquinati. Hanno cioè il livello di concentrazione dello stagno (Sn) molto sopra la norma di legge.
In gergo tecnico si parla di superi della CSC, vale a dire superi della Concentrazione Soglia di Contaminazione.
La cosa è talmente grave che, come detto, nel cantiere del Polo Logistico il Comune avrebbe accettato di far sotterrare le terre derivanti dallo scorticamento del terreno di coltivo per consentire la realizzazione di piazzali e la costruzione di capannoni, perché se esportate dal sito quelle terre sarebbero  considerate come rifiuto.
Chiari - Area Polo Logistico
Naturalmente per trovare posto a queste terre è stato necessario cavare ed esportare una enorme quantità di ghiaia e sabbia. Per tranquillizzare e rassicurare gli interlocutori, si dice che la concentrazione di stagno così alta a Chiari è dovuta alle caratteristiche naturali del territorio, alle sue proprietà geologiche.
Guarda caso, queste caratteristiche  scompaiono come d’incanto e diventano abbondantemente entro la norma in campioni di terreno prelevati  a circa 1 m sotto il piano campagna ( come evidenziato presso la scuola elementare Turla). Se l’inquinamento dipendesse dalle caratteristiche naturali del territorio, la stessa concentrazione di stagno ci sarebbe non solo in superficie, ma anche poco più in profondità.

Chiari - Escavazioni area Polo Logistico
La questione è molto seria.

-  Se l’inquinamento dei terreni è tutta una balla,  allora siamo in presenza di abusi d’ufficio gravissimi,  in quanto si sarebbero autorizzate a posteriori, cioè ad escavazioni già abbondantemente in atto, cave di ghiaia in maniera indebita e poco trasparente, accampando motivazioni inesistenti, messe in giro artatamente (sottolineiamo che questo è un settore di precipua competenza della Provincia ).
Chiari-Escavazioni area Polo Logistico
Da nostre valutazioni, sulla base di documentazione anche fotografica in nostro possesso, si può stimare che le quantità di sabbia e ghiaia, estratta perfino sotto le aree destinate a verde (che necessità c'era?), sia attorno ai 300 mila mc,  per un valore di mercato oscillante tra i 2,5  e i 3 milioni di Euro.  Una sciocchezza!  E mentre tutto questo avveniva sotto i nostri occhi, l’aeroplanino vigile, quello costato 360 mila euro, cosa controllava?


  - Se la cosa corrisponde a verità, cioè se i terreni sono veramente inquinati,   allora non si può rimanere inerti. Bisogna approfondire, indagare, avvisare la popolazione, assumere provvedimenti, dare indicazioni.
L’atteggiamento indifferente dell’Amministrazione  e in particolare del Sindaco, ci fa dire che sul governo del nostro territorio c’è una completa abdicazione di responsabilità. I fenomeni di sviluppo non si governano più nella casa comunale, che è la casa di tutti i cittadini, ma nelle consorterie affaristiche, e gli Amministratori, sono chiamati solo a ratificare quello che si decide in tutt’altre sedi. Con buona pace dell'assessore Piantoni per il quale va sempre tutto  bene,  a prescindere.  

Federico Lorini
Enzo Maragucci

giovedì 12 agosto 2010

Metti la cera...togli la cera. Scava la buca...riempi la buca

In data 16 aprile 2010 alcuni Consiglieri di minoranza segnalavano dapprima in Consiglio Comunale e successivamente ( 26 aprile, con una interrogazione urgente) che presumibilmente all’interno del comparto dell’erigendo Polo Logistico in Via Castellana erano in corso escavazioni in difformità alle autorizzazioni rilasciate dal Comune.
In data 29 aprile il Comune effettuava un sopralluogo presso l’area di cantiere
Dal verbale relativo risultava confermato quanto segnalato, vale a dire:
…. “a partire dallo spigolo sud e risalendo verso nord, per una lunghezza di 100 m., non è stato possibile rilevare la quota di escavazione in quanto al momento del sopralluogo era in atto un riempimento dello scavo con terra di coltivo ...
Per i successivi 50 m. lo scavo non era oggetto di riempimento....
Si è proceduto alla misurazione della profondità massima, rilevando una quota di - 8 m...
L’ing. …… responsabile del cantiere comunica che l’area oggetto di escavazione è oggetto di riempimento con terre di color rosso provenienti dallo stesso sito. Le suddette terre... siccome non recuperabili (non commerciabili ndr ) sono state utilizzate per riempire l’area scavata al posto della ghiaia estratta."
E bravo! 7+
La comunicazione di riutilizzo di terre e rocce da scavo effettuata dalla Ditta prima dell’inizio dei lavori naturalmente prevedeva la movimentazione verso l’esterno dello strato di scorticamento ( 1.0 – 1,2 m ca, per un totale di ca 200 mila mc su un comparto di 160 mila mq) dell’area interessata.
Non prevedeva certo di sotterrare la terra di coltivo e la terra rossa, asportando la ghiaia buona sottostante.
La difformità segnalata risultava dunque confermata ed evidente.
Il Comune avrebbe dovuto procedere conseguentemente con una sospensione lavori e con l’erogazione della sanzione prevista dalle leggi vigenti.
Niente di tutto questo è stato fatto.
In data 17 giugno il Dirigente del Settore Territorio del Comune di Chiari rilasciava a LOGIMEA un permesso di costruire (n° 77) in “Variante alla autorizzazione unica del 24 marzo 2010, prot. 9097 – SUAP Logimea”.
Cosa prevedeva detta variante? Prevedeva la realizzazione di una vasca di 1200 mq di superficie e profonda 6 m. rispetto alla quota dei piazzali , per accumulo acqua antincendio !
Il doppio di una piscina olimpionica!
Ecco giustificata a posteriori l’escavazione abusiva precedentemente effettuata.
Peccato che lo stato dei luoghi rilevato tra metà e fine luglio ( vedi fotografie allegate , ad aprile ed ora) mostri il quasi totale riempimento della buca che doveva alloggiare la piscina antincendio.
Cosa dobbiamo pensare?
Che qualcuno si diverte a scavare e a riempire e a riscavare?. Metti la cera … togli la cera… come nel famoso film Karate Kid!
Che non è più valida la variante?
Che è valida la tavola di progetto 5/1, allegata al verbale della Conferenza dei servizi del 25 novembre 2009 e allegata alla Deliberazione del Consiglio Comunale del 29 dicembre 2009 che approvava definitivamente il progetto di Costruzione di una piattaforma Logistica?
Tale tavola prevedeva che i serbatoi dell’acqua antincendio e dello schiumogeno fossero dislocati in lato nord ovest del comparto edificatorio.
Una cosa appare chiara: che il territorio è fuori controllo, con buona pace dell’Assessore all’Urbanistica!

Federico Lorini
Consigliere Comunale del PD

giovedì 5 agosto 2010

A proposito di Polo della Cultura, Polo Logistico, Polo Scolastico ecc...

Carlo Fogliata
Caro Nick, leggo ogni tanto il tuo blog e quando lo scorro vado a rivedermi un po' tutto, dagli articoli ai commenti, perchè rappresenta davvero una boccata di aria buona nell'inquinatissima atmosfera informativa che ci circonda. Da semplice cittadino non posso fare a meno di annotare i vari commenti e le considerazioni che accompagnano le notizie, trovando spesso tra un anonimo e l'altro osservazioni intelligenti , alternate a code di paglia lunghe chilometri.
Nel caso del Consiglio Comunale autoconvocato sul Polo della Cultura, mi permetto di sottolineare, a proposito di code di paglia, l'emblematicità di questa vicenda per quanto riguarda il rapporto tra Sindaco/Giunta/Maggioranza ed i bisogni della nostra città.
Avendo tutti i “Poli” citati (cultura, logistico, scolastico) come unico obiettivo il raffreddamento delle brame speculativo/edilizie di una maggioranza votata alla mediazione affaristica (con buona pace della conservazione delle tradizioni rivendicata dai leghisti), non vorrei si dimenticasse che la nostra Città, il suo territorio, le sue tradizioni, la sua conformazione urbanistica dopo gli accoglienti cartelli “bilingue” si presenta letteralmente massacrata da rotonde infami, cantieri eterni, posti auto vincolati a favore di costruttori di costruendi mitici poli e, dulcis in fundo, vigilata da ronde che nell'illusione di accattonare voti per la Lega non si accorgono che l'accattonaggio vero è una piaga quotidiana davanti a qualsiasi negozio del centro o, a giorni alterni, al mercato.
Ovviamente apprezzo le battaglie condotte dalle minoranze in Consiglio e dai cittadini che si sono mobilitati, ma secondo me la sensazione della impunità dei comportamenti sta producendo livelli di cialtroneria insopportabili del tipo: sapevamo che il Polo della Cultura era un cadavere, ma per vincere le elezioni lo dovevamo tenere in vita, quindi abbiamo fatto finta di nulla, poi al funerale sputiamo sui parenti in lutto, creando l'evento per occupare qualche riga sui giornali, così riusciamo a lavarci la coscienza da una parte e dall'altra a partecipare comunque al corteo funebre fino al prossimo cadavere (Polo Logistico? Polo Scolastico? Patrimonio delle Fondazioni?), chissà che la prossima volta riusciamo a portarci a casa qualche coroncina di fiori.
Certo la metafora potrebbe continuare con qualche imbalsamazione provvisoria alla prossima tornata amministrativa (nuova Caserma dei Carabinieri nella Cava, tangenziale nord, ecc..) salvo dire che lo sapevano che andava a finire così, ma siamo tutti un po' nicodemisti (si va da Gesù di notte ...).
Al di là delle cupe metafore voglio dire che da questi personaggi ci possiamo aspettare tutto meno che il pudore o le dimissioni e quindi anche il tuo blog può servire ad evitare che si continuino ad abbindolare elettori in buona fede.
Ognuno faccia la sua parte visto che a recitare tre parti in commedia c'è già la Lega con i suoi alleati. Facciamolo finire presto questo asfissiante governo di incapaci, c'è urgentemente bisogno di aria nuova, respirabile non perchè è fresca e viene dai Poli, ma semplicemente perchè è pulita.
Ciao
Carlo Fogliata

sabato 15 maggio 2010

Polo Logistico. Tutto regolare?

Chiari - Polo Logistico

Dal Giornale di Brescia del 30/04/2010
Titolo: “Chiari Sul Polo Logistico è polemica continua
Sottotitolo: “Lorini (Pd)Si sta scavando troppo - . L’Assessore PiantoniTutto regolare - .

“Sabato scorso – affermava Lorini - sono stato al cantiere del Polo Logistico di via Roccafranca. Osservando fuori dalla recinzione ho notato una trincea profonda oltre dieci metri e una collina di sabbia di grandi dimensioni. Perché hanno scavato così tanto? Non è che vogliono rivendere la sabbia, che costa 8 euro al mc, quindi non poco, e riempire la trincea con terra di coltivo?”
Ecco la risposta dell’assessore all'Urbanistica Davide Piantoni. “Ma Lorini ha idea di quanto siano dieci metri di profondità? Io escludo che ci sia uno scavo simile”.
Ora Piantoni è Assessore con delega al “governo del territorio” e dovrebbe essere suo dovere, di fronte a una denuncia circostanziata fatta da un Consigliere Comunale seppure di opposizione, di assumere tutte le informazioni del caso e dopo prendere i dovuti provvedimenti. Egli invece ritiene suo dovere prendere le difese d’ufficio della ditta che sta eseguendo i lavori, escludendo a priori, cioè senza alcuna verifica in loco, che lì si stia facendo uno scavo improprio. Si premura anche di contestare le affermazioni di Lorini che a suo dire avrebbe detto una enormità “ha idea di quanto siano dieci metri di profondità?”.
Siccome l’ingegnere Lorini non ha idea di quanto siano dieci metri di profondità (mentre una chiara idea ce l’ha il responsabile tecnico Piantoni) e poichè lì era “tutto regolare”, in Comune, dopo la denuncia e il video pubblicato su questo blog, sono stati obbligati a fare un sopralluogo.
Da questa indagine è emerso:
- che la profondità di scavo rilevata è di 8 metri (per oltre 150 metri di lunghezza e 20 metri di larghezza), profondità “libera”, escludendo quindi la quota parte già ritombata con terra di coltivo ( quindi di fatto lo scavo in corrispondenza del ritombamento è superiore ai 10 metri ipotizzati da Lorini);
- che lo scavo è stato effettuato in una zona del comparto non interessata dall’edificazione di capannoni e quindi non è giustificata dalla necessità di creare l’alloggiamento dei plinti di sostegno;
- che lo scavo è difforme dalla concessione edilizia che autorizza movimentazioni di terre e rocce da scavo per ca 200.000 mc, vale a dire uno scorticamento di tutto il comparto di ca 160 mila mq per una profondità di ca 1,2 m. ( dieci volte di meno di quello effettuato);
- che la quantità di materiale cavato è così rilevante da indurre i responsabili dei competenti uffici comunali a rivolgersi all'ufficio cave della Provincia. Qui, nei giorni scorsi, per esaminare la situazione si è tenuta una riunione ad hoc.
Chiari - Polo Logistico
Che tutto non fosse così “regolare” come ipotizzatao aprioristicamente dall’Assessore Piantoni è attestato anche dal fatto che il Comune ha pensato bene di emettere un’ordinanza che fa divieto assoluto di portare all'esterno materiali di cava, chiedendo altresì ai responsabili della ditta una relazione dettagliata di quello che si sta facendo in quell’area.

Certo, fino a che non verrà commercializzata la sabbia, non si può parlare di “cava abusiva”, ma la domanda rimane: “perchè hanno cavato tutto quel materiale?”. E inoltre, "perché il Comune non esercita i necessari e doverosi controlli su attività di tale rilevanza? Perché aspetta settimane dopo la segnalazione prima di effettuare sopralluoghi. Perché l’Assessore fa subito una difesa d’ufficio come se fosse l’avvocato difensore della Ditta che ha in appalto i lavori?".
In attesa di conoscere le risposte, non resta che continuare il lavoro di controllo, dalla terra e dal cielo, con buona pace dell’assessore al “governo del territorio” Davide Piantoni.

domenica 9 maggio 2010

Chiari vista dall'alto - Polo Logistico

La settimana scorsa abbiamo pubblicato un video che metteva in evidenza, come solo le immagini sanno fare, il movimento di terra che si sta compiendo a sud di Chiari nella zona del Polo Logistico.
Oggi pubblichiamo altre foto che ci sono state messe a disposizione da un amante del parapendio. Si tratta di Terzi Lorenzo di Rudiano che ringraziamo per la cortese collaborazione. Queste immagini, scattate nei giorni scorsi durante un volo sul nostro territorio, danno una precisa idea dell’entità dello scempio che si sta compiendo e chiariscono in modo definitivo quanto già riportato dal nostro blog.