Dopo la “bella” figura rimediata dal nostro Senatore Sindaco nel servizio di Striscia la Notizia sull’inquinamento a Chiari, in suo soccorso sono intervenuti numerosissimi pompieri tutti animati da un unico scopo: spegnere le fiamme di una polemica che hanno divampato per almeno due settimane su giornali e siti della provincia e di cui il nostro blog è stato puntuale testimone.
Adesso in soccorso del Sindaco Mazzatorta scende ”nientepopodimeno” che il Giornale di Chiari, nella persona del suo illustre Direttore.
In un editoriale dal titolo “Se la notizia striscia” , Massimiliano Magli si lancia in una lunga invettiva nei confronti del telegiornale satirico, reo di aver confezionato un “servizio a dir poco improbabile”, segnato da un forte “pregiudizio” nei confronti “della vicenda, dell’intervistato e della morale sottesa” e tagliato in punti “piuttosto delicati”.
Peccato che quello che noi credevamo fosse un editoriale, in cui il direttore del giornale dovrebbe esprimere il suo punto di vista su un dato problema, si sia poi trasformato in un’intervista al Senatore Sindaco su un punto focale di tutto il servizio e cioè i rapporti fra l’Amministrazione e la Gnutti.
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Inaugurazione rotonda Evaristo Gnutti |
Il giornalista, sposando in pieno la tesi del Sindaco, afferma “l’inviato chiede al sindaco se dalla Gnutti il Comune abbia ricevuto rotonde, strade... La risposta del sindaco è un “ no” perentorio e credo proprio che non ci sia nulla da eccepire: un conto è ricevere in dono rotonde o strade, un conto è farle perchè rientrano in un intervento di espansione come standard urbanistici dovuti.” Qualcosa da “eccepire” ci sarebbe eccome, ma evidentemente il direttore del Giornale di Chiari ritiene opportuno non sollevare alcuna obiezione. Anzi abbandona la sfuriata nei confronti di Laudadio (“sempre più nervoso”) e lascia che sia il Sindaco a parlare della “mascalzonata” perpetrata nei suoi confronti. “...sono stati tagliati passaggi” incalza il Sindaco “ in cui, anzichè rispondere “sì” a uno che mi chiede se ho preso dei soldi dall’azienda, ho spiegato le convenzioni in essere, gli interventi dell’azienda a sostegno dell’ambiente clarense, come pure quelli compiuti a favore di un monumento come la Villa Mazzotti...Il Comune non ha preso nessun euro nemmeno per la Villa: quei soldi non transitano nelle casse municipali per poi venire deviati all’azienda restauratrice, ma finiscono direttamente a chi realizza quell’intervento, ossia la ditta”.
Quest’ultima frase detta dal Sindaco è da incorniciare e da mettere nell’albo delle frasi famose, come quella pronunciata da Scajola quando affermava di non poter più abitare in una casa pagata da altri a sua insaputa. Ma come fanno questi pubblici amministratori a sparare “baggianate” così astronomiche? Come fa un Sindaco che è anche Senatore ad asserire che il Comune non ha preso soldi dalla Gnutti solo perchè i soldi sono andati dalla Gnutti alla ditta restauratrice? Ma la Villa Mazzotti di chi è, la mia? E chi c’era a tagliare il nastro assieme al Dott. Enrico Gnutti l’11 giugno 2006 il giorno dello “scoprimento inaugurale della cancellata della Villa Mazzotti...interamente finanziata dalle Trafilerie Carlo Gnutti di Chiari”? Non c’era forse il Sindaco e l’ex Consigliere Regionale Moretti e l’ex Assessore alle Politiche giovanili Navoni? Ma insomma, di cosa stiamo parlando?
Quanto agli standard urbanistici dovuti , forse il caro Magli, prima di parlare di “servizi improbabili” farebbe bene a rileggersi la polemica sviluppatasi su questo blog qualche tempo fa proprio su questo tema. Il Vice Sindaco Seneci con dichiarazione rilasciata a Kilometrosette ebbe a dire “dopo il primo tratto della tangenziale ovest compiuto a spese dei cittadini con l’Amministrazione Facchetti, il secondo tratto completato con il Sindaco Mazzatorta, è stato quasi interamente finanziato da capitale privato (leggasi Gnutti ndr) grazie all’applicazione dello standard di qualità urbanistica...” Ora due sono le cose: o si tratta di standard urbanistici dovuti e allora il Vice sindaco dice una cosa del tutto inesatta o non si tratta di stardard urbanistici dovuti e quindi ha ragione il Vice Sindaco quando afferma che le opere sono state finanziate da capitale privato. Delle due l’una. Non è che si possono cambiare le carte in tavola secondo la convenienza del momento.
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Inaugurazione restauro Cancellata Villa Mazzotti |
Finalino. In tutto questo bailamme o papocchio, come dice Magli, rimane una curiosità. Qualcuno afferma che il restauro della cancellata di Villa Mazzotti non sia frutto di un grazioso regalo della Gnutti, nè una sponsorizzazione a fronte di un rapporto collaborativo, come vorrebbe far credere Magli. Qualcuno dice che quei 103mila euro siano il corrispettivo del pagamento di una multa per reati ambientali comminata alla Gnutti parecchi anni fa e resa esigibile nel 2006. Sarebbe interessante sapere come stanno effettivamente le cose, per sgombrare il campo da spiacevoli supposizioni. Per quanto ci riguarda, vorremmo che questa voce fosse priva di fondamento e che il restauro della villa fosse avvenuto per un gesto di mera liberalità che farebbe onore alla Gnutti e dovrebbe rappresentare per il Sindaco un vanto e non una cosa di cui vergognarsi.