Visualizzazione post con etichetta Chiari Virtuosa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Chiari Virtuosa. Mostra tutti i post

domenica 29 ottobre 2023

IL SINDACO DI CHIARI

"Dopo qualche settimana di profonda riflessione, rispondendo alla richiesta civica che mi è stata posta il 30 agosto, accetto di pormi al servizio della Città di Chiari candidandomi a Sindaco". Questa è l'apertura del "manifesto" con il quale Marco Salogni si è candidato a sindaco della Città. Con questo atto formale si definisce il campo progressista della politica clarense in vista delle prossime Elezioni Comunali. 

Domenico Codoni, assessore con importanti deleghe delle giunte Vizzardi, non ha ancora sciolto la riserva, ma è improbabile che non risponda positivamente alla chiamata del Sindaco e della lista civica Per una Chiari Virtuosa.

Per quanto riguarda il centrodestra, circolano vari nomi, ma aspettiamo le candidature ufficiali. 



Chiari

Sembrerebbe di capire che il centrosinistra consideri il primo turno elettorale come una sorta di primarie, attraverso cui scegliere il candidato per un eventuale ballottaggio. Sorgono però alcune domande e qualche dubbio. 

Come mai non si è scelto il meccanismo delle primarie, come fatto nel 2014?

Come mai, scartate le primarie, le liste che hanno concorso alla guida della Città per dieci anni, anni importanti per tutti i progetti realizzati, non sono riusciti a proporre una candidatura unitaria? 

Il sospetto è che la coalizione uscente ne esca abbastanza sfilacciata. Senza dimenticare il caso Arrighetti che tante polemiche ha sollevato in un passato non molto lontano, oggi si assiste a "un grande freddo" tra i Dem e Chiari Virtuosa. Il fatto che il PD di Chiari di fronte all’elezione a Consigliere Regionale di Vizzardi, a parte le congratulazioni formali espresse dal Capogruppo Goffi in Consiglio Comunale, non abbia speso neppure una parola per congratularsi, è la prova lampante di quanto i rapporti siano tesi. Evidentemente il Patto che prevedeva un coordinamento  politico guidato dal sindaco uscente “punto di equilibrio della maggioranza” (una specie di commissariamento), ha creato tra le due maggiori componenti della coalizione animosità e malumori.


L’indicazione di Marco Salogni fatta da un Gruppo Civico, che tanto civico non sembra visti i nomi di coloro che ne fanno parte, appare, al di là dei toni pacati usati del candidato, come la più divisiva. A Salogni, già presidente della Chiari Servizi Srl, società in house partecipata al 100% dal Comune di Chiari, il Sindaco Vizzardi aveva tolto la delega per motivi mai ben specificati, ma sicuramente non per una stravaganza. Proporre oggi un personaggio “dimissionato” e senza alcuna esperienza amministrativa, questa sì, sembra una stravaganza.


Marco Salogni


Governare un Comune come Chiari richiede capacità amministrativa e abilità a destreggiarsi nella complessa macchina comunale. Se questa capacità e questa abilità mancano o sono carenti, si rischia di consegnare le chiavi del Comune ai dirigenti o, peggio, si rischia di essere eterodiretti da persone che stanno al di fuori della Casa Comunale. L'umiltà, la disponibilità, la cortesia, sono virtù importanti solo se si sposano con la capacità e la competenza.

Inoltre, visti i precedenti, questa candidatura potrebbe rappresentare un guanto di sfida lanciato nei confronti di Massimo Vizzardi. Se così fosse, si rischierebbe una lotta all’interno della coalizione dagli esiti disastrosi. 


Domenico Codoni, che pur ha lavorato bene in questi nove anni di Amministrazione, deve dimostrare di sapersi affrancare da una tutela evidente. Quando si assumono cariche importanti, qual è quella di sindaco, occorre saper camminare con le proprie gambe e dare prova di personalità e autorevolezza.

 

Domenico Codoni

Sapere ascoltare è importante, ma lo è ancora di più avere una propria visione. Vedremo nei prossimi mesi quanta autonomia e capacità amministrativa sapranno esprimere i nostri candidati.


Il dubbio è che la scelta di due candidati potrebbe dare la possibilità al centrodestra di compattarsi. L’abbiamo visto più volte. A destra il potere è un collante formidabile. Se riescono a trovare un personaggio presentabile, il rischio per il centrosinistra è quello di consegnare la città alla destra, e questo dopo un decennio di buona amministrazione e risultati mai raggiunti nello spazio di così poco tempo.


giovedì 12 giugno 2014

Massimo Vizzardi Sindaco di Chiari

MASSIMO VIZZARDI è il nuovo Sindaco di Chiari.


Ora che i clamori dei festeggiamenti  si sono spenti, vale la pena di tentare un’analisi del voto che ha cambiato completamente la geografia politica della nostra Città.
A questa grande vittoria Vizzardi è giunto per gradi. 

PRIMARIE
Innanzitutto con l’affermazione alle Primarie del 22-23 marzo. Non era un test facile, anche perché dall’altra parte c’era un agguerrito Maurizio Libretti in rappresentanza del PD.
Che fosse contesa vera lo si è visto subito dalla grande partecipazione dei cittadini. Quei 1345 clarensi che si sono recati alle urne nonostante un tempo freddo e piovoso hanno conferito al candidato sindaco un mandato pieno e autorevole.
Chiari - I manifesti dei candidati alle Primarie 2014
CHIARI VIRTUOSA
Questo primo successo si è realizzato  sia per le qualità intrinseche del soggetto sia per il lavoro svolto dalla sua formazione politica “Per una Chiari Virtuosa”, una lista civica che ha saputo aggregare moltissimi giovani animati da entusiasmo, belle idee e un modo moderno e coinvolgente di comunicare. Sicuramente una novità.

Un manifesto della lista - Per una Chiari virtuosa -
PARTITO DEMOCRATICO
Determinante in questo contesto è stato l’atteggiamento del Partito Democratico. La sconfitta subita alle Primarie avrebbe potuto creare malumori difficili da riassorbire e disimpegni  dagli effetti  disastrosi. Invece la barra è stata tenuta dritta.
Vale la pena di ricordare che il PD  è stato il partito che ha voluto fermamente le Primarie e ha lavorato per allargare la colazione  a soggetti diversi da quelli che avevano costituito all’inizio il Patto Civico per Chiari.  Ciò ha creato divisioni dolorose che si sono ricomposte solo negli ultimi giorni di campagna elettorale.
La nuova stagione del PD di Renzi, la concorrenza di Chiari Virtuosa e una rigorosa analisi della situazione clarense  hanno costretto il PD locale a uno scatto in avanti. La lista  proposta è stata una novità, segno della capacità di guardare oltre il proprio steccato e di aprirsi alla società civile e al volontariato.
Il merito è sì del gruppo dirigente, ma una menzione a parte merita Maurizio Libretti, persona generosa e dalle capacità politiche e aggregative innegabili.  Non per nulla alle elezioni è stato il candidato più preferenziato, portando il PD a diventare, fatto storico,  il primo partito di Chiari.
I candidati al Consiglio Coimunale del PD di Chiari
LE ALTRE LISTE
Naturalmente non si possono dimenticare le altre liste.  Innanzitutto “Patto per Chiari Insieme”, lista che al suo interno riuniva sensibilità diverse, “Chiari al Centro” di Sandro Gozzini e “Chiari in Testa” di Lara Baghino con cui sono stati firmati accordi di apparentamento. Ognuno ha apportato il proprio contributo per la vittoria finale.
Liste civiche: Patto per Chiari Insieme,Chiari in Testa, Chiari al Centro

CENTRODESTRA
Dall’altra parte c’era una coalizione fortissima. Essa partiva da un largo 63% conseguito da Sandro Mazzatorta 5 anni fa. Spostare il 14% dell’elettorato da uno schieramento all’altro sembrava un’impresa impossibile. Eppure ciò è avvenuto. Perché?

DIVISIONI
Per prima cosa bisogna dire che negli ultimi tempi la coalizione di centrodestra si era caratterizzata per la rissosità dei suoi componenti che approfittavano di ogni occasione per dilaniarsi in furibonde polemiche. Tutti ricordiamo il manifesto di denuncia pubblicato da Gabriele Zotti e compagni contenente accuse che andavano al di là della normale dialettica interna a una coalizione.

GIUSEPPE GOZZINI
Le divisioni sembravano insanabili.  Solo la mediazione di Mariastella Gelmini ha consentito una ricomposizione dell'alleanza con l'imposizione di un candidato esterno ai gruppi. La  scelta è caduta su Giuseppe Gozzini, bancario in pensione molto vicino alla parrocchia.
Giuseppe Gozzini
All’inizio sembrava un candidato imbattibile e la vittoria della coalizione di centrodestra inevitabile.
Il personaggio però aveva  un lato debole.  Non aveva esperienza politica e questo fatto lo rendeva del tutto dipendente dai suoi sponsor. Difficile sostenere la candidatura di una persona che non conosce i problemi di una città complessa come Chiari, difficile colmare il divario di esperienza e preparazione fra lui e il suo avversario, cosa che è risultata del tutto evidente in occasione del confronto tenutosi al Marchettiano.

COMUNICAZIONE
A questo c’è da aggiungere che Gozzini ha avallato una campagna comunicativa tanto dispendiosa quanto inefficace.  Messaggi sbagliati, contraddittori e in alcuni casi controproducenti che invece di fare riferimento alle cose buone fatte dalle Giunte Mazzatorta, riesumavano  vecchie e superate polemiche come quelle su Rom, campo nomadi e  moschea. Per non parlare delle “promesse da marinaio” fatte negli ultimi giorni di campagna elettorale.
La sensazione avuta è stata quella di una coalizione astiosa e divisa, un’alleanza che invece di pensare al futuro guardava al passato.
Manifesto elettorale di Giuseppe Gozzini
I messaggi provenienti dall’altra parte erano invece di tutt’altra natura.  Si respirava un clima di forte entusiasmo  e di allegria. Un atteggiamento ludico che ha reso la campagna elettorale più leggera  e più gradita specie a un elettorato di opinione. La parola chiave “cambiamento”, ripetuta in tutti gli incontri tenuti nei vari quartieri della città,  poggiava le basi su un programma dettagliato e innovativo . Forse Chiari sentiva forte questa esigenza  e dopo 10 anni di governo Mazzatorta  ha premiato Vizzardi con un verdetto inappellabile.

Massimo Vizzardi con il suo gruppo
INIZIA UN NUOVO CAPITOLO
Ora, per la nostra Città, inizia un nuovo capitolo. I problemi da risolvere sono tanti e le risorse poche. E’ venuto il tempo di sperimentare le capacità amministrative di una giovane classe dirigente. Per il bene di Chiari c’è da augurarsi  che i tanti progetti messi in campo e le tante idee trovino la loro giusta realizzazione. Ciò accadrà se tutti coloro che saranno chiamati a responsabilità di governo, a cominciare dal Sindaco Vizzardi, saranno animati da spirito di servizio nei confronti della Città  e in grado di coinvolgere nelle loro scelte i cittadini di Chiari.
I candidati della coalizione che ha sostenuto Massimo Vizzardi