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martedì 1 luglio 2025

PER NON PARLARE DEL CANE

Nel bellissimo libro “Tre uomini in barca“ di Jerome K. Jerome, uno dei personaggi principali è un cane, i cui pensieri, azioni, iniziative servono a fare da contrappunto alle vicende dei tre protagonisti.  

Nel video realizzato dall’Ufficio Propaganda del Sindaco, in occasione del primo anniversario dalla sua elezione (anno I era Zotti),  vi compare il profilo di un cane. Si tratta di Athena, il cane antidroga della Polizia Locale di Treviglio che tutti i mercoledì e i giovedì viene impiegato a Chiari in missioni di perlustrazione del territorio alla ricerca di droga e spacciatori.

 

Frame del video celebrativo del Sindaco Zotti


Come dice orgoglioso il nostro Sindaco, il contrasto alle droghe resta una sua priorità. Non si capisce tuttavia perché questa priorità si limiti ai mercoledì e giovedì. Bah!

In ogni caso siamo contenti, anche se forse sarebbe utile conoscere i risultati di questa azione di contrasto. Sono stati sequestrati, se non chili, almeno qualche etto di polvere bianca o di hashish o di Fentanyl? Se non qualche etto, qualche grammo? Sono stati fermati o denunciati degli spacciatori o consumatori di droghe? Non si sa. Forse l’arma vincente di queste operazioni resta il segreto. Boh!

Sarà, ma a me tutto questo sembra fuffa, un modo come un altro per fare teatro.


A proposito di teatro. Stamattina ho visto attaccata a un albero la famosa Ordinanza n. 64/2025 che vieta l’uso di bevande alcoliche nei parchi pubblici della città.

Mi è venuto in mente lo Sceriffo di Nottingham e le sue famose ingiunzioni.

L'Ordinanza del Sindaco e lo Sceriffo di Nottingham da Disney


Da quel che vedo però la mattina, sembra che i frequentatori dei parchi non sappiano leggere oppure se ne freghino altamente delle Ordinanze del Sindaco.

Infatti la situazione è lungi dall’essere risolta, nonostante i proclami, le ordinanze e l’imputazione delle responsabilità a quelli che c’erano prima.

Pubblico l’ultimo Report settimanale della monnezza abbandonata, con una dovuta precisazione: la piccola discarica di via San Genesio è ancora lì. Sono passate quasi due settimane e nessuno si è preso la briga di ritirare quei rifiuti. 

A proposito, nel video celebrativo del Sindaco non si fa cenno alla questione rifiuti. Neppure una piccola slide per affermare gli ottimi risultati conseguiti da Chiari Servizi nella raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani. Qualcuno deve avere una coda di paglia lunga un chilometro.
















sabato 17 agosto 2024

CANI, DROGA E ROCK’N ROLL

Qualcuno giustamente chiede:  “Ma a Treviglio e Palazzolo da quando è in servizio il "cane poliziotto", ci sono dei dati sugli interventi effettuati (numero uscite, postazioni controllate, arresti eseguiti ...) ?”.

Risposta: nessuna risposta.


Il signor Sindaco e i suoi fedeli plaudenti, oppositori responsabili compresi, non hanno risposte. E non hanno risposte per il semplice motivo che per loro non è tanto importante conoscere il risultato di una certa iniziativa, ma l’iniziativa in sé.

Questo è il motivo fondamentale per cui questo Paese va a catafascio. Si fanno cose non per risolvere problemi, ma per fare teatro, per avere un consenso immediato, un like, l’applauso dei supporter.


Cani antidroga


In Italia, ogni anno si spendono 15,5 miliardi di euro per comprare droghe di vario tipo. Più di 15 miliardi che vanno dritti dritti negli scoli fognari. 15 miliardi rappresentano una mezza manovra finanziaria, una cifra enorme. A questo bisogna aggiungere i costi a livello sanitario connessi all’uso continuativo di narcotici, i danni derivanti da incidenti stradali causati da persone che guidano sotto l’effetto di droghe, i decessi per abuso di sostanze stupefacenti, i danni derivanti da reati connessi all’uso di queste sostanze (furti in particolare).


Ora moltiplicate questa cifra a livello mondiale e vedrete che affare colossale è il narcotraffico. Qualcosa che nessuno di noi penso possa riuscire minimamente a immaginare. Sono soldi che assieme a tutte le altre attività illecite entrano nel circuito economico e lo alterano, lo distorcono, lo stravolgono. A capo di questo commercio ci sono le mafie più potenti del mondo, alcune delle quali sono italiane, ‘Ndrangheta in primis. Attraverso la droga si comprano asset economici, uomini politici, governi di interi paesi. 

Per combattere questo commercio si sono create, nei principali paesi di smercio, sofisticate organizzazioni di Polizia che ogni anno in tutto il mondo sequestrano tonnellate di droghe, probabilmente una minima parte di quella che effettivamente arriva sul mercato per essere consumata.

La Relazione Annuale del Ministero dell’Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale per i servizi Antidroga, https://antidroga.interno.gov.it/wp-content/uploads/2023/10/Relazione-Annuale-2023-dati-2022.pdf consta di 498 pagine. In essa si può trovare tutto quello che c’è da sapere sul traffico mondiale delle droghe. Un lavoro incessante che nonostante l’impegno delle Forze dell’Ordine preposte, non riesce a ridurre lo smercio e il consumo delle sostanze stupefacenti.


Per Chiari non ci sono dati che ci possano far capire quanta droga si consumi giornalmente. L’unico Comune bresciano monitorato è Montichiari che ha circa 8mila abitanti in più della nostra città. L'analisi effettuata sulle acque reflue urbane di Montichiari, indicano 26 dosi giornaliere di cocaina ogni mille abitanti, dato che porta approssimativamente al numero di 32mila persone che fanno uso quotidiano di cocaina nel Bresciano. Giusto per avere un confronto, a Roma e Milano il dato è di 13,8 dosi ogni 1.000 abitanti,  a Napoli 7,7. La cocaina è la sostanza stupefacente più usata dopo la cannabis.

Si stima che 150 chili di cocaina entrino ogni settimana nel territorio di Brescia. Ogni giorno se ne rivendono 10 chili, divisi in 20mila dosi a 80 euro al grammo https://www.giornaledibrescia.it/brescia-e-hinterland/20mila-dosi-al-giorno-e-il-consumo-di-cocaina-nel-bresciano-h253kszf.

Ora, non penso che la cocaina, visti i prezzi che ha, si venda e si consumi normalmente all’angolo della strada o nel parco. Se ciò avviene è per quantità del tutto residuali. È più probabile che i canali di rifornimento siano più riservati e i consumi avvengano nella segretezza delle mura domestiche, nel chiuso degli uffici o in incontri conviviali privati. Insomma tutto dietro cortine di discrezione e decoro com’è giusto che sia visto che la cocaina è la droga del ceto ricco e benestante. I controlli per strada li riserviamo ai poveracci: piccoli spacciatori di erba e loro clienti.


Athena il Labrador antidroga


Che questo sia vero, lo dimostrano le cronache giornalistiche di Treviglio che non parlano di eclatanti sequestri di droga. L’operazione più importante portata a termine in una scuola, ha determinato  il sequestro di 21 grammi di erba trovati nello zaino di un ragazzo. Il resto erano abiti contaminati da sostanze stupefacenti. Come dire vado in discoteca e torno a casa con la maglietta che profuma di spinello.

Comunque se anche a Chiari vogliono fare una comparsata con il cane antidroga al guinzaglio, facciano pure. Magari incontrandolo per strada gli faremo una carezza perché Athena è un Labrador dalla faccia simpatica. Ma per carità non venite a raccontarci storie sulla “sicurezza patrimonio di tutti”. La sicurezza è una cosa seria, non ha bisogno di sceneggiate.


giovedì 15 agosto 2024

FERRAGOSTO DA CANI

E così a Chiari arriverà Athena. Non la dea della saggezza, ma un cane Labrador proveniente da Treviglio “da impiegare per attività di prevenzione e controllo nel contrasto di consumo e spaccio di droga”. Dopo l’aereo poliziotto ora avremo il cane poliziotto. Il primo non ha fatto una buona fine, speriamo che il secondo abbia miglior fortuna.


Cane antidroga

Come avvenuto in passato, l’ossessione della destra è la questione securitaria, ritenendo che Chiari sia ostaggio di orde di malviventi che rubano, spacciano e stuprano a tutta mandata. Che i reati siano in diminuzione a Chiari come in tutta Italia ha poca importanza. Quello che conta è l’insicurezza percepita. Fare di tutto per far crescere questa percezione,  è compito direi quasi statutario della Lega, a cui ora si è aggiunto il partito di Fratelli d’Italia.


Non so se ricordate la politica messa in campo da Mazzatorta: Ronde Padane per il controllo del territorio, distaccamento della Polizia Locale presso la stazione ferroviaria, aereo poliziotto, eliminazione delle panchine, impedimenti di ogni tipo nei confronti di cittadini extracomunitari (assegnazione case popolari, premi  all’eccellenza scolastica, rilevatori Censimento Istat). Tutte scelte fallimentari che però sono costate alla comunità clarense una vagonata di soldi.


Ora che finalmente hanno ripreso il potere, quella vecchia politica torna in auge. Alcune panchine sono state già divelte, si è provveduto a diramare un’Ordinanza “Parchi Sicuri”, ora si stipula un Accordo con il Comune di Treviglio per  l’utilizzo anche a Chiari di un cane antidroga. L’ordine è, come diceva il Commissario Montalbano, fare teatro, fare schiamazzo. È la cosa che riesce meglio ai rappresentanti della destra, che oggi trovano, guarda un po’, un’alleanza per nulla inaspettata. 

Buon Ferragosto!


venerdì 22 marzo 2024

DESERTO PROGRAMMATICO

Mentre Marco Salogni e Domenico Codoni continuano a presentare alla cittadinanza i punti significativi del loro programma, i rappresentanti del centro destra non hanno ancora completato la loro traversata del deserto. 

Il deserto ha un forte valore simbolico, perché rappresenta il viaggio interiore che l’uomo compie per capire se stesso, valutare pienamente i propri errori, per poi tornare ritemprato e cosciente di sé agli impegni della vita.


La traversata del deserto


Par di capire però che per i rappresentanti della destra clarense il termine canonico di quaranta giorni non sia bastato; ma non sono bastati neppure quattro mesi né quattro anni e oggi, alla fine di un decennio, ci troviamo con le stesse persone e le stesse idee. Riusciranno negli ottanta giorni che ci separano dalle elezioni a mettere assieme un programma che non sia una rimasticatura di concetti visti e rivisti in passato?

A ben vedere sembrerebbe di no. Il fatto di cronaca dei giorni scorsi ha fatto scattare nella mente dei soliti noti il riflesso condizionato che li porta a dire che “il livello di sicurezza della nostra Città è vicino allo zero assoluto, per non dire di peggio”. 


Tentata violenza


Ora, un tentativo di stupro non dovrebbe mai essere considerato un fatto di poco conto. Certamente bisogna alzare il livello di allerta e si dovrebbe fare in modo, con una maggiore presenza in strada delle Forze dell’Ordine, che ci sia più vigilanza. Ognuno, specie se è donna,  deve essere libero di uscire la sera in strada senza essere molestato o aggredito. Ma da questo a dire che a Chiari il livello di sicurezza è vicino allo zero assoluto è un’esagerazione non giustificata neppure dalla più becera polemica elettorale.

Come avvenuto in passato, a prese di posizioni cosiddette securitarie di personaggi politici, sono seguiti commenti ributtanti da cui purtroppo si fa fatica a prendere le distanze. Quando si evocano i lanciafiamme per bruciare quelle che vengono definite bestie, significa che si è perso il lume della ragione. E quando la ragione dorme si svegliano i mostri.

giovedì 23 maggio 2019

FURTI E LA REALTÀ PERCEPITA

Da quando qualcuno ha stabilito che la realtà percepita vale di più della realtà vera, si sono affermati e diffusi gruppi social che ti vengono a spiegare che se tu in pieno agosto hai la percezione che fuori faccia freddo, anche se ci sono 40 gradi, è giusto che chieda l’accensione della caldaia del tuo condominio.
Ilvo Diamanti, che questi fenomeni li ha studiati a fondo, affermava che l’incidenza dei furti sul complessivo numero delle case presenti in Italia era dello 0,23%. Eppure gli italiani avevano la percezione che quello zero virgola fosse invece il 23%.
Badate, non è cosa di poco conto sapere se i furti in appartamento riguardano lo 0,23% delle abitazioni o il 23%. La realtà determina le politiche e le politiche i soldi che devono essere spesi.
Soffermiamoci su Chiari.
Ci sono gruppi social, molto attivi quanto disinformati, che pretendono di stabilire che i furti a Chiari sono aumentati in modo esponenziale. Come fanno a stabilirlo? Attraverso la percezione. Cioè attraverso quelle piccole antenne che ognuno di noi ha e che ci fanno leggere la realtà in tutti i suoi risvolti.
Il problema è che ognuno di noi ha una sua idea della realtà, appunto la realtà percepita. E se io percepisco un pericolo, magari il mio vicino non lo percepisce. Io sento abbaiare i cani e penso che siano i ladri, mentre il mio vicino si gira dall’altra parte e impreca contro il mio cane e il suo padrone.
A chi devono dare retta gli Organi preposti alla Sicurezza e i politici che devono decidere cosa fare?  A me o al mio vicino?


La politica si basa sui dati, accertati e verificati. Non ci sono altre vie.
Se ci si basa sul “ si dice” sul “sentito” sulla “percezione”, si sprecano soltanto i soldi dei cittadini.
L’ossessione securitaria della Lega ha fatto spendere vagonate di soldi alla Città di Chiari senza riuscire a cavare un ragno dal buco. 
Il famoso Airpol costato la bella cifra di 360mila euro quanti ladri ha messo in galera? Ve lo dico io: zero ladri. Ha fatto le sue trasvolate sui cieli di Chiari, l’hanno portato in qualche fiera areonautica, ma quanto a lotta alla criminalità zero risultati. 
E che dire del Distaccamento della Polizia Locale presso la Stazione? Anche lì 50 mila euro spesi per il niente. Distaccamento chiuso, stazione degradata e buona notte al secchio
E le “Ronde Padane”? Qualche passeggiata in centro la domenica mattina, qualche aiutino alla Lega per montare il gazebo e poi a fare gli accompagnatori dei morti al cimitero. Soldi spesi-risultati zero.
Eppure i frequentatori dei social obiettano che non è vero quanto riferito dal Comune. Cioè che negli ultimi 5 anni i furti sono diminuiti del 42%. È vero semmai il contrario.
Solo che il Comune fa riferimento ai dati ufficiali della Prefettura, certi e verificati perché desunti dalle denunce presentate presso Carabinieri e Polizia mentre i nostri “indignati” si riferiscono alle loro percezioni che, come si può immaginare, sono del tutto aleatori. 

Insomma, come mettersi il cappotto il 15 di agosto solo perché la mia percezione mi dice che fa freddo. Fuori però ci sono 40 gradi e 40 gradi restano anche a dispetto della mia percezione. 

domenica 12 agosto 2018

SCHIAMAZZO

C’è un gruppo di persone, quasi tutti leghisti, che quando succede una qualche rissa a Chiari montano su uno schiamazzo con il solo intento di accreditare una Chiari allo sbando, una città fuori controllo dal punto di vista della sicurezza.


Il fine ultimo di questa campagna forsennata che dura da prima della campagna elettorale del 2014, è quello di affermare che l’attuale Amministrazione Comunale è indifferente di fronte a un grave problema che attanaglia i clarensi e non li fa dormire serenamente di notte.
Come ho scritto in altro post “Il diritto alla sicurezza è un diritto sacrosanto del cittadino. I tanti furti in appartamento commessi a Chiari come altrove, devono essere considerati un fatto grave perché creano ansia e preoccupazione. 
Le persone devono sentirsi sicure in casa propria, è un loro “diritto”. Se questo non avviene, si infrange uno dei patti fondamentali stipulati fra Stato e cittadino nelle società moderne: il singolo individuo rinuncia a farsi giustizia da sé in cambio di una protezione da parte dello Stato”.
Ora il problema è tutto qui. Se la protezione del cittadino è delegata agli Organi dello Stato, segnatamente Carabinieri e Polizia, perché mai questi signori pretendono che sia il Sindaco a mettere in atto politiche che contrastino il fenomeno? Il Sindaco può fare altro. Rendere più efficiente e più presente sul territorio la Polizia Locale, può illuminare meglio alcune zone critiche della città, può usare vari congegni elettronici per il controllo dei mezzi che entrano in città, può installare telecamere in punti strategici, può attivare tutte quelle politiche che rendano più viva la città e quindi più sicura. Risulta che qualcuna di queste decisioni non sia stata assunta dall’attuale Sindaco? L’unica cosa che non può fare il Sindaco è diventare uno sceriffo.


La precedente Amministrazione, cosciente che i problemi di sicurezza esistevano allora come oggi, aveva preso delle decisioni il cui unico risultato è stato quello di sprecare montagne di soldi pubblici. L’aeroplano poliziotto ci è costato la bella cifra di 360 mila euro. Ma al di là delle magnificenti feste inaugurali e qualche comparsata in fiere per aeroplani, i risultati sono stati pari a zero. Non parliamo per carità di patria del Distaccamento della Polizia Locale presso la stazione e delle Ronde Padane. Insomma scelte roboanti che non hanno cambiato di una virgola il problema.
Bene. Il confronto fra il numero dei reati commessi a Chiari nel biennio 2012/2013 e il biennio 2016/2017 è impietoso. 978 contro 535 se si tiene conto di tutti i reati, 932 contro 638 se si tiene conto soltanto dei furti genericamente indicati.

E allora perché tutto questo schiamazzo? Il problema è uno solo. La Lega al di là di questo non ha niente da proporre alla città.

venerdì 10 agosto 2018

CHIARI, LEGA e FAKE NEWS

In questo tratto di storia, siamo passati dalla comunicazione alla manipolazione delle notizie, dalla scienza alla superstizione, dalla cultura all’incompetenza. Non ci sono dati o metodi scientifici che tengano. Galileo, con il suo metodo scientifico sperimentale, oggi sarebbe svillaneggiato  da “legioni di imbecilli”.

Cercare di controbattere con dati alla mano al racconto della destra su una città di Chiari fuori controllo è come cercare di svuotare il mare con un secchio. 
Come in economia la moneta cattiva scaccia quella buona, così nella comunicazione è la notizia vera a essere scacciata da quella falsa. Branchi di decerebrati condividono evidenti bufale perché assecondano i loro pregiudizi. Non c’è alcun tentativo di verificare la veridicità delle notizie. Sono pubblicate in rete quindi sono vere a prescindere.
Dice, ma non sono i dati statistici  che contano, quello che conta è il sentimento della gente. Non la realtà vera, ma la realtà percepita. Su questa storia della realtà percepita si sono create fortune politiche. Soffiare tutti i giorni sulle paure della gente, parlare sempre del diverso (meridionale, albanese, rumeno, zingaro, africano) che attenta alla nostra identità, che vive sulle nostre spalle, che stupra le nostre donne, riesce ad azzerare ogni dato statistico. Anche quei dati che individuano le mura domestiche come il luogo più insicuro della terra, anche i dati che vedono l’Italia come l’unico fra i paesi occidentali a essere rimasto immune dal terrorismo di matrice islamica. Anche i dati che vedono i reati, a Chiari come altrove, in costante diminuzione
Cosa vuoi che contino i dati statistici quando qualcuno ti dice che le tue paure sono giustificate, che anzi faresti bene ad armarti, che fai bene a stare chiuso in casa perché lì fuori c’è l’uomo nero pronto a farti fuori o a stuprare le tue donne? Sono gli assertori delle case fortino, delle città murate, dei porti chiusi, delle frontiere serrate. Soltanto noi, con le nostre tradizioni, la nostra fede, i nostri miti, le nostre paure.
C’è una notte lunga da far passare. “A da passà a nuttata” diceva poeticamente il grande Eduardo. Una nottata alla fine della quale o ci sarà un cambiamento di fase o sprofonderemo inevitabilmente in una qual forma di fascismo di cui, noi italiani, abbiamo già depositato il marchio di fabbrica.

martedì 12 luglio 2016

Inseguire fantasmi

Allora, vediamo! È due anni che la Lega ce la sta menando con la situazione Sicurezza fuori controllo a Chiari. È due anni, cioè da quando hanno preso la batosta elettorale, che stanno facendo e scrivendo cose da pazzi per accreditare una presunta verità: la Sicurezza a Chiari è fuori controllo a causa della sottovalutazione del problema da parte della Giunta Vizzardi. Prima, cioè quando governava Mazzatorta, il Sindaco che aveva speso montagne di soldi per aerei poliziotto, ronde padane e distaccamenti di polizia, si stava molto meglio e le persone passeggiavano per le vie del centro anche di notte e a casa stavano con porte e finestre aperte, tanto nessuno veniva a disturbare i loro sonni. 


In questi due anni, sui siti e profili dei vari attivisti e simpatizzanti leghisti, sono stati scritti fiumi di parole, con commenti che spesso hanno rasentato l’incitamento all’odio razziale e alla violenza, per non dire l’istigazione a delinquere. Se ciò non bastasse, si sono messi in mezzo anche i giornali. I soliti megafoni in servizio permanente effettivo, hanno dato il meglio di sé nel realizzare articoli a quattro colonne per il furto della cassetta dell’elemosina. Lo scopo era quello di dimostrare che Chiari, da piccola Atene qual era, si era trasformata in poco tempo in una landa desolata dove la facevano da padroni ladri e tagliagole.

Oggi vengono resi noti i dati forniti dalla Prefettura di Brescia, unica autorità in grado di dire una parola certa sul PROBLEMA SICUREZZA. Guarda guarda! La piccola Atene dei tempi di Mazzatorta era solo una fantasia mediatica e anche allora come oggi, si commettevano furti, rapine, atti vandalici e truffe. Anzi a ben vedere la situazione era ancora più grave, nonostante i soldi spesi senza ritegno.
È quello che ho scritto varie volte su questo Blog, prendendomi critiche e rampogne dai vari signori “so tutto io”. I dati tuttavia hanno una loro cocciutaggine e la realtà si può manipolare fino a un certo punto, ma non per sempre. 
Pur di non recedere di fronte all’evidenza, ora si cerca di asserire che i dati non corrispondono a verità e che un conto è il furto di una bicicletta e un conto il furto in un appartamento. Siamo d’accordo. Il Sindaco ha promesso altri dati. Aspettiamo!


Poiché questo rappresenta in ogni caso un colpo, la Lega ha pensato bene di  rilanciare, organizzando un sit-in in Piazza del Granaio per mettere in evidenza l’allarme profughi, un problema che come tutti sanno lascia inquieti i clarensi.  Sono stati chiamati a raccolta attivisti e dirigenti provinciali, regionali e naturalmente i soliti megafoni accorsi a dare una mano ai vecchi amici.
Avrebbe dovuto essere un gran raduno di folla e invece è stato un flop memorabile. Togli i dirigenti locali, provinciali e regionali, in piazza del Granaio non c’era nessuno, segno che i clarensi non sono così ansiosi e che la Lega continua a inseguire i suoi fantasmi. Un grande risultato, non c’è che dire!

martedì 3 maggio 2016

Salvinate

Le “salvinate” della Lega non finiscono mai. 
A Chiari, per esempio, stanno facendo una piazzata per le telecamere che l’Amministrazione Comunale ha intenzione di comprare con parte dei 100mila euro stanziati per il problema sicurezza.


Tenendo conto delle ristrettezze economiche dei Comuni, è una somma importante. Invece di essere contenti, i leghisti sollevano polveroni. “Avete fatto richiesta alla Regione e non avete ottenuto neppure un euro. Siete dei dilettanti allo sbaraglio!”.  Vero. Quando c’erano i professionisti i soldi invece arrivavano a vagonate, salvo poi sprecarli in modo indecoroso. 
In passato la Regione ha coperto d’oro la Giunta Mazzatorta. Loro dicono “Perché eravamo bravi”. No, appartenevate semplicemente alla stessa consorteria.
Foste stati bravi non avreste sprecato - voi e il Governatore Maroni - ben 360 mila euro in un velivolo che non è servito a niente, se non a fare mostra di sé presso qualche fiera del settore aeronautico, a tutto beneficio della ditta che ce lo ha rifilato e zero benefici per la Città di Chiari.


Foste stati bravi non avreste impiegato 50mila euro, più tutto il resto, in un distaccamento di Polizia che è rimasto desolatamente chiuso, salvo poi quando la polemica è divampata darlo in affido alle fantastiche Ronde Padane con il risultato che tutti conosciamo.
A proposito di  Ronde, quanto ci sono costate e che benefici hanno portato alla Città? A parte qualche passeggiata in centro storico la domenica mattina io non ricordo azioni degne di nota.


Vogliamo anche mettere i soldi per lo smantellamento del campo nomadi e quelli regalati alle famiglie per andarsene da Chiari, con il risultato che ce le siamo trovate in giro per la campagna di Chiari?
Dopo tutti questi clamorosi successi, i rappresentanti della Lega e loro alleati vorrebbero che con una bacchetta magica si risolvessero problemi che governando loro non hanno neppure scalfito.
Ritornando alle telecamere, mi ricordo di quando vicino al Cimitero si era aperta una vera e propria discarica a cielo aperto. Vi depositavano rifiuti incivili cittadini di Chiari, ma anche cittadini di altri paesi che venivano a portare la  “monnezza” mancava poco con i rimorchi.
Vista la gravità della situazione, i nostri amministratori pensarono che il problema potesse essere risolto con l’installazione di telecamere
Partì subito una campagna mediatica alimentata manco a dirlo dai soliti megafoni e si sprecarono paginoni di giornale per inneggiare alla lungimiranza del Sindaco e della sua Giunta.

Chiari - Discarica Cimitero - anno 2012

Passò un mese, ne passarono due e poi tre, ma di telecamere, anzi dei “multavelox dell’immondizia” neppure l’ombra. 
La cosa andò avanti per oltre un anno, sino a che in prossimità delle elezioni si decise di tagliare la testa al toro eliminando una volta per tutte i cassonetti.
Oggi gli stessi pretenderebbero l’installazione immediata di decine di telecamere sparse per tutto il paese, frazioni comprese.
Quando si dice avere la faccia come il bronzo!

sabato 5 marzo 2016

Riesumiamo le ronde!

Qualcuno nei giorni scorsi ha affermato che la precedente Amministrazione capeggiata dal Senatore Sindaco Sandro Mazzatorta, ha messo in campo ingenti risorse e mezzi per arginare la microcriminalità e la delinquenza sul territorio. Vero, sono stati messi in campo molte risorse e molti mezzi, ma nessuno però ci spiega con quali risultati. 
Nessuno per esempio ci spiega quali siano stati i risultati ottenuti con il famoso Airpol, l’aereo poliziotto inaugurato in pompa magna il 3 ottobre 2010 alla presenza dell’ex Prefetto di Brescia Brassesco Pace ed eminenti rappresentanti della Lega Nord fra cui la sedicente psicologa Monica Rizzi.


Il velivolo, costato la bella cifra di 360 mila euro, è stato portato in giro  da una fiera aeronautica all’altra come la madonna pellegrina, ma di risultati nisba. A meno che non si vogliano spacciare per risultati il piccolo orto di marijuana (e in questo caso il termine spacciare è quello giusto) o il mucchietto di materiali inerti scoperti nei primi giorni di volo magari dietro soffiata di qualche volante.
E che dire del distaccamento della Polizia Locale? Secondo le profetiche parole del nostro ex sindaco, avrebbe dovuto fare della stazione un salotto. Peccato che nello spazio di due anni il salotto si sia trasformato in una latrina a cielo aperto dove, se mi permettete, è abbastanza complicato prendere un caffè o un aperitivo aspettando il treno.

Le Ronde poi sono state un successo planetario. Erano così efficienti che si è deciso per carità di patria di assegnarle a servizi mortuari: montaggio gazebo della Lega prima, accompagnamento salme al cimitero dopo. Oggi qualcuno le vuole riesumare, ma non so se sia già trascorso il tempo previsto dal regolamento cimiteriale. 

Per la nuova Caserma dei Carabinieri di soldi per fortuna ne sono stati spesi pochi, ma di chiacchiere in otto anni ne sono state fatte tantissime. Se avessimo dovuto pagarle (le chiacchiere intendo) avrebbero mandato in fallimento il Comune.