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sabato 20 marzo 2010

Le valigie del Sindaco


Stamattina abbiamo avuto modo di notare presso il gazebo della Lega la presenza del Signor Sindaco di Chiari, Senatore Sandro Mazzatorta. Egli, con tanto di cappellino verde in testa, si intratteneva affabilmente con i suoi elettori e fans che probabilmente si congratulavano con lui per le tante cose buone fatte per il nostro Paese e, in particolare, per la nostra città.
Chissà se anche questa volta il Sindaco è andato in giro con le valigie. Non so se vi ricordate. In campagna elettorale, durante un famoso comizio, ebbe a dire che era costretto ad andare in giro con le valigie per ribattere alle bugie di quei cattivoni del Partito Democratico. Allora la questione era il debito pubblico del Comune. Il PD affermava che si trattava di una cifra pari a 18 milioni di euro mentre il Sindaco affermava che si trattava solo di “...bugie, bugie, bugie”. A elezioni concluse si venne a sapere che effettivamente quelli del PD avevano raccontato le “bugie”. Infatti non si trattava di 18 milioni, ma di 19 milioni di euro che, aggiunti alle vagonate di quattrini rivenienti dalla vendita del patrimonio comunale, facevano una bella montagna di soldi.
Oggi forse il nostro Sindaco farebbe bene a portarsi dietro non le valigie, ma gli armadi, che dico gli armadi, i vagoni di carte. Perchè dovrebbe spiegare non solo ai suoi elettori e fans, ma a tutti i cittadini il perchè la città di Chiari si trovi oggi senza Cinema Comunale, senza il cosiddetto Polo della Cultura e probabilmente senza 2 milioni, 2milioni e mezzo di euro. Una perdita secca di oltre 3 milioni di euro, per la quale questa Amministrazione Comunale dovrà essere chiamata a rispondere di fronte a tutta la cittadinanza e non solo.
Se in Italia ci fosse ancora il minimo senso del pudore, di fronte a questo disastro il Sindaco e la sua Giunta rassegnerebbero subito le dimissioni. I nostri invece continuano imperterriti a chiedere voti e a organizzare festini, nella convinzione che, come diceva il grande Petrolini, "Basta che lo fai divertì il popolo è tuo". Ma sarà poi vero?