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lunedì 24 giugno 2024

GABRIELE ZOTTI SINDACO DI CHIARI

A Chiari la destra ha vinto e Gabriele Zotti sarà il nostro Sindaco per i prossimi cinque anni. Domenico Codoni ha perso e si interrompe qui il lungo governo progressista durato dieci anni.

I cittadini di Chiari più che Zotti hanno premiato la capacità della destra di presentarsi all’appuntamento elettorale unita. Lo scarto di voti tra Europee e Comunali ci dice che molti elettori della destra al primo turno non hanno votato Zotti, ma altri candidati.

Gabriele Zotti



Viceversa hanno punito il fu centro sinistra per aver scelto, dopo dieci anni di buon governo, di presentarsi diviso e per giunta con programmi per alcuni versi contrapposti. 
Si fossero presentati uniti avremmo assistito a un’altra partita e forse avrebbero vinto al primo turno.

L’altra cosa che ci dice il voto è che dopo un periodo di ottime realizzazioni, qualcosa ha incrinato il rapporto tra Vizzardi e Libretti e quindi anche il rapporto tra le rispettive compagini. Alcune piccole crisi precedenti, avevano messo in evidenza contrasti che si ha avuto difficoltà a far rientrare senza danni. La crepa si era già aperta ed è andata allargandosi sempre di più dopo l’elezione di Vizzardi alla Regione Lombardia e i paletti imposti a Libretti diventato nel frattempo Vicesindaco facente funzioni. La campagna elettorale con le sue inevitabili polemiche ha reso insanabile la frattura tra i due schieramenti.

Ora i giochi sono fatti. Chiari ha il suo Sindaco ed è giusto augurargli buon lavoro, assieme alla Giunta che verrà presto costituita. 

Non è il sindaco che avrei voluto, ma è quello che hanno voluto i cittadini di Chiari. 

Ora, dobbiamo solo prenderne atto e sperare che si faccia guidare dal buon senso e dalla volontà di fare il bene della Città come più volte affermato. Per lui parleranno i fatti e i comportamenti.

Codoni e Salogni che saranno minoranza in Consiglio, avranno cinque anni per meditare sui molti errori commessi, e per fare una corretta ed efficace opposizione.

Devono fare anche un’altra cosa, forse più importante della prima: non disperdere il capitale umano che si è aggregato attorno alle loro figure in questi mesi. È un patrimonio importante, fatto di giovani che si sono affacciati alla politica con tanto entusiasmo. Diventeranno gli amministratori di domani e lo diventeranno se entrambi saranno al loro fianco per coinvolgerli nel lavoro amministrativo e politico. Perché la politica non è cosa che si improvvisa, ma lavoro  che richiede impegno e costanza. Se faranno bene il loro lavoro, ne vedremo i frutti tra cinque anni.



domenica 29 ottobre 2023

IL SINDACO DI CHIARI

"Dopo qualche settimana di profonda riflessione, rispondendo alla richiesta civica che mi è stata posta il 30 agosto, accetto di pormi al servizio della Città di Chiari candidandomi a Sindaco". Questa è l'apertura del "manifesto" con il quale Marco Salogni si è candidato a sindaco della Città. Con questo atto formale si definisce il campo progressista della politica clarense in vista delle prossime Elezioni Comunali. 

Domenico Codoni, assessore con importanti deleghe delle giunte Vizzardi, non ha ancora sciolto la riserva, ma è improbabile che non risponda positivamente alla chiamata del Sindaco e della lista civica Per una Chiari Virtuosa.

Per quanto riguarda il centrodestra, circolano vari nomi, ma aspettiamo le candidature ufficiali. 



Chiari

Sembrerebbe di capire che il centrosinistra consideri il primo turno elettorale come una sorta di primarie, attraverso cui scegliere il candidato per un eventuale ballottaggio. Sorgono però alcune domande e qualche dubbio. 

Come mai non si è scelto il meccanismo delle primarie, come fatto nel 2014?

Come mai, scartate le primarie, le liste che hanno concorso alla guida della Città per dieci anni, anni importanti per tutti i progetti realizzati, non sono riusciti a proporre una candidatura unitaria? 

Il sospetto è che la coalizione uscente ne esca abbastanza sfilacciata. Senza dimenticare il caso Arrighetti che tante polemiche ha sollevato in un passato non molto lontano, oggi si assiste a "un grande freddo" tra i Dem e Chiari Virtuosa. Il fatto che il PD di Chiari di fronte all’elezione a Consigliere Regionale di Vizzardi, a parte le congratulazioni formali espresse dal Capogruppo Goffi in Consiglio Comunale, non abbia speso neppure una parola per congratularsi, è la prova lampante di quanto i rapporti siano tesi. Evidentemente il Patto che prevedeva un coordinamento  politico guidato dal sindaco uscente “punto di equilibrio della maggioranza” (una specie di commissariamento), ha creato tra le due maggiori componenti della coalizione animosità e malumori.


L’indicazione di Marco Salogni fatta da un Gruppo Civico, che tanto civico non sembra visti i nomi di coloro che ne fanno parte, appare, al di là dei toni pacati usati del candidato, come la più divisiva. A Salogni, già presidente della Chiari Servizi Srl, società in house partecipata al 100% dal Comune di Chiari, il Sindaco Vizzardi aveva tolto la delega per motivi mai ben specificati, ma sicuramente non per una stravaganza. Proporre oggi un personaggio “dimissionato” e senza alcuna esperienza amministrativa, questa sì, sembra una stravaganza.


Marco Salogni


Governare un Comune come Chiari richiede capacità amministrativa e abilità a destreggiarsi nella complessa macchina comunale. Se questa capacità e questa abilità mancano o sono carenti, si rischia di consegnare le chiavi del Comune ai dirigenti o, peggio, si rischia di essere eterodiretti da persone che stanno al di fuori della Casa Comunale. L'umiltà, la disponibilità, la cortesia, sono virtù importanti solo se si sposano con la capacità e la competenza.

Inoltre, visti i precedenti, questa candidatura potrebbe rappresentare un guanto di sfida lanciato nei confronti di Massimo Vizzardi. Se così fosse, si rischierebbe una lotta all’interno della coalizione dagli esiti disastrosi. 


Domenico Codoni, che pur ha lavorato bene in questi nove anni di Amministrazione, deve dimostrare di sapersi affrancare da una tutela evidente. Quando si assumono cariche importanti, qual è quella di sindaco, occorre saper camminare con le proprie gambe e dare prova di personalità e autorevolezza.

 

Domenico Codoni

Sapere ascoltare è importante, ma lo è ancora di più avere una propria visione. Vedremo nei prossimi mesi quanta autonomia e capacità amministrativa sapranno esprimere i nostri candidati.


Il dubbio è che la scelta di due candidati potrebbe dare la possibilità al centrodestra di compattarsi. L’abbiamo visto più volte. A destra il potere è un collante formidabile. Se riescono a trovare un personaggio presentabile, il rischio per il centrosinistra è quello di consegnare la città alla destra, e questo dopo un decennio di buona amministrazione e risultati mai raggiunti nello spazio di così poco tempo.