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mercoledì 17 marzo 2010

Contributo a Ronda Padana

Gli antichi romani che di diritto un po’ si intendevano, affermavano che “agisce contro la legge colui che, fatte salve le parole, ne aggira la sostanza".
A noi sembra che questo sia il caso della Delibera n. 25 dell'1/3/2010 con la quale la Giunta Municipale di Chiari ha disposto l’erogazione di un contributo a favore dell’Associazione ACSU (Assistenti Civici per la Sicurezza Urbana, meglio noti come “Ronde Padane”).
Il contributo di 2100 euro è stato erogato perchè l’associazione ACSU di Chiari avrebbe “svolto azioni di volontariato a sostegno della popolazione clarense in alcune giornate e in prossimità di luoghi caratterizzati dalla presenza di bambini per garantire la sorveglianza al fine di evitare piccoli incidenti”.
Come si vede si usano frasi generiche che nulla chiariscono sulle azioni di volontariato espletate, sulle giornate o manifestazioni dove si è reso necessario l’intervento di queste Ronde Padane, sui luoghi che hanno visto questi interventi, su che cosa in pratica è stato fatto da questi signori. Si ritiene opportuno “sostenere la richiesta di contributo per l’ attività svolta dall’associazione ACSU a favore della popolazione clarense nell’anno 2009” , ma non si fa alcun accenno alla specifica richiesta di contributo dell’Acsu. Quando è stata presentata? Che documentazione è stata allegata? Quali sono gli avvenimenti pubblici coperti? Quante persone appartenenti all’Acsu sono state interessate all’attività di volontariato? Quali e quante sono le spese vive sostenute per svolgere questa attività? E più di ogni altra cosa, questa attività di volontariato è stata espressamente richiesta dell’Amministrazione Comunale? La delibera non fa alcun cenno nè alla specifica richiesta di intervento da parte del Sindaco nè a una precisa richiesta di contributo dell’Acsu. Si usa il termine sorveglianza come lasciapassare per giustificare un contributo che a noi appare del tutto improprio e come diremo appresso “contra legem”.
Ora, ammesso e non concesso che Associazioni di Osservatori Volontari possano essere utilizzate in un lavoro di sorveglianza del tipo indicato nella delibera, in base a quale nuova normativa viene concesso il contributo alla Acsu, visto che il Decreto dell’8 agosto 2009 del Ministro degli Interni recita che le Associazioni di Osservatori Volontari “devono svolgere la propria attività gratuitamente e senza fini di lucro, anche indiretto e non devono essere espressione di partiti o movimenti politici”? (art.1 comma 2 lettere a-b)
Non solo, il comma 42 dell’art. 3 della Legge 94/2009 prescrive che “tra le associazioni iscritte nell'elenco di cui al comma 41 i sindaci si avvalgono, in via prioritaria, di quelle costituite tra gli appartenenti, in congedo, alle Forze dell'ordine, alle Forze armate e agli altri Corpi dello Stato. Le associazioni diverse da queste ultime sono iscritte negli elenchi solo se non siano destinatarie, a nessun titolo, di risorse economiche a carico della finanza pubblica”.
Come è possibile deliberare un contributo a favore dell’Acsu, contravvenendo a precise disposizioni di legge? Leggi si badi, elaborate, decise e votate dai partiti del centrodestra e specificamente dal partito della Lega, di cui il nostro Senatore Sindaco è eminente rappresentante.
Ci sembra questo, l’ennesimo pasticcio di una vicenda in cui l’Amministrazione Comunale di Chiari si è caratterizzata per una serie di interventi approssimativi, superficiali e in contrasto con la normativa vigente. I passati provvedimenti, che hanno fatto nascere un mare di polemiche approdate perfino in parlamento, per non parlare degli esposti e delle denunce, avrebbero dovuto suggerire all’Amministrazione Comunale e all’Acsu un atteggiamento più prudente e misurato. Invece settimanalmente assistiamo allo sfregio delle regole in barba a ogni legge e ordinamento. I rappresentanti dell’Acsu, che dovrebbero distinguersi per il loro atteggiamento neutro rispetto ai partiti, entrano ed escono dalla sede locale della Lega come se nulla fosse. Tutte le domeniche, specie durante il periodo elettorale, fanno comunella con i rappresentanti di questo partito, arrivando ad aiutare i membri della Lega a portare in piazza il loro gazebo, a montarlo e sistemarlo. Il tutto davanti agli esterefatti rappresentanti degli altri partiti. Nonostante siano passati abbondantemente i sei mesi previsti dalla legge per adeguarsi alle nuove disposizioni, continuano a indossare divise non d’ordinanza che generano confusione nella popolazione. Per non parlare dell’attività di sorveglianza effettuata. L’unica attività dei membri della Acsu che noi conosciamo sono le comparsate la domenica in pieno centro storico quando, com’è a tutti noto, i problemi della pubblica sicurezza diventano veramente gravi e insostenibili. Sono queste passeggiate domenicali con occasionale montaggio e sistemazione gazebo della Lega quelle azioni di volontariato che la nostra comunità deve pagare profumatamente?
Poichè i rappresentanrti dell’Acsu sono verosimilmente iscritti a un partito di riferimento, a noi sembra che questo contributo si possa anche configurare come un finanziamento indiretto e improprio del partito della Lega, finanziamento a cui sono chiamati a contribuire tutti i cittadini di Chiari.
Pensiamo che un fatto del genere oltre che essere portato all’attenzione della cittadinanza non possa non costituire motivo di un’ulteriore indagine di sua Eccellenza il Signor Prefetto di Brescia.