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lunedì 20 dicembre 2010

Stazione: la nuda verità dei fatti

Sono contento di suscitare l’ilarità di qualche nostro commentatore(leggi). Di questi tempi e con questi governi (nazionali e locali) ridere è diventato ormai un lusso riservato a pochi. Però non mi si mettano in bocca parole che non ho mai detto. Riportarle fra virgolette poi è una scorrettezza che si dovrebbe in ogni caso evitare. Il discorso è semmai un altro. Io la metterei così. Parlando del degrado della nostra stazione, penso di aver sollevato una questione reale, un fatto concreto che tutti possono verificare. L’ho sollevata in quanto il Sindaco e le sua Giunta, anche ultimamente, hanno dichiarato di poterla risolvere, assumendosi l’onere di curare la sistemazione e la pulizia giornaliera dei locali della stazione, delle banchine e dei binari. Queste dichiarazioni risalgono al settembre scorso. A dicembre inoltrato le condizioni della stazione erano quelle riportate dalle foto pubblicate su questo blog. Ho fatto male? Io penso di no. Quando si mettono in evidenza le inefficienze di coloro che ci governano si fa sempre una buona cosa per il Paese. Specie quando queste inefficienze derivano da personaggi che passano la maggior parte del loro tempo a promuoversi e incensarsi.  
Il fatto non è passato inosservato ai giornalisti di Chiari Week che mi hanno chiesto la cortesia di utilizzare il mio materiale per corredare un loro articolo. E’ un falso? Non mi pare proprio. Il giornale ha parlato chiaramente e onestamente della fonte da cui sono state desunte le notizie e le foto. L’avere poi scelto questo caso per aprire l’edizione del 17/12 testimonia semmai della gravità della situazione determinatasi alla stazione di Chiari. Altro che schierarsi politicamente!
L’informazione non deve sostenere mai alcuna tesi. Deve parlare dei fatti. E’ quello che ha fatto Chiari Week.
L’informazione poi non deve fornire alcuna soluzione. Per quelle ci sono i politici, eletti e pagati profumatamente per offrire soluzioni ai tanti problemi che interessano le nostre città e il nostro Paese. Se non sono in grado vadano a fare altro. Nessuno li rimpiangerà.