martedì 16 dicembre 2008

La bella addormentata


Un giorno il Sindaco ebbe a dire che lui era stato eletto per cambiare Chiari, per ridestarla dal suo ultra cinquantenario torpore. Il progetto era evidente. Lasciare mano libera al mercato, per quanto riguarda il settore immobiliare, utilizzare i cosiddetti “Project Financing” per attuare poderose trasformazioni urbanistiche. Per quanto riguarda la prima questione sappiamo tutti come è andata a finire. Una miriade di interventi a pioggia che utilizzando i P.I.I. (Piani Integrati di Intervento) hanno disseminato il territorio di appartamenti che lo scoppio della bolla speculativa ha lasciato sul terreno come balene spiaggiate.
Per quanto riguarda i secondi, la “cultura del fare” si è insaccata. A incominciare dai “Poli scolastici” che manca poco facevano cadere la Giunta, al “Polo della Cultura” che è gia costato alla comunità la perdita di un immobile di pregio come il Cinema comunale, l’anticipo di 500 mila euro alla società Eleca di Cantù, la cessione a detta società, per la bellezza di 30 anni, del corrispettivo di buona parte dei parcheggi a pagamento della nostra città; per finire con il progetto di recupero della cava di via Roccafranca, dove la Fin-Beton contava di realizzare 150 appartamenti e un centro commerciale di 45 mila metri quadri. Ma erano progetti nati prima dello scoppio della bolla immobiliare. Preistoria.

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