domenica 14 dicembre 2008

Netto dissenso


Partito Democratico
“Questa Amministrazione Comunale è inconcludente e crea solo danni alla città”
Sono molte le questioni che l’Amministrazione comunale sta portando avanti sulle quali la sezione clarense del Partito Democratico vuole esprimere il suo netto dissenso.
Mercato. Nonostante due mozioni del Consiglio Comunale impongano alla Giunta di farlo tornare in centro, il mercato rimane ancora in viale Cadeo. Dopo la bocciatura di una proposta della Lega di rimandare il rientro del mercato alle calende greche, si è pensato di farlo all’italiana: un po’ di qua e un po’ di là. «Così non va bene. Si crea un disagio agli ambulanti e ai cittadini. Il mercato non può essere diviso - commenta Federico Lorini, consigliere comunale Pd -. Tutte le bancarelle dovrebbero tornare ad essere allestite nelle due piazze. Al momento questo non è possibile perché i cantieri del mega e costosisissimo progetto dell’Urban Center (qualcuno sa che cosa sia?) sono ancora troppo ingombranti. Il loro confine potrebbe però indietreggiare. Invece lo spazio dei cantieri non viene ridotto perché una parte della maggioranza, non vuole fare rientrare il mercato in centro storico».
Traffico urbano «Nel piano approvato dalla Giunta è prevista l’introduzione di un senso unico in senso orario tra viale Mellini e viale Teosa. A cosa serviranno le rotatorie appena realizzate se ci sarà il senso unico? Ma soprattutto, il senso unico è compatibile con la presenza del mercato in viale Pietro Cadeo?».
Lavori pubblici Il Pd non condivide l’ottimismo della maggioranza sulla realizzazione del sottopasso di via Brescia: «I soldi non ci sono - dice Lorini -. L’opera fa leva sui 950mila euro che la ’’Investimenti clarensi’’ dovrebbe versare al Comune sottoforma di oneri. Dal momento che la società non ha ancora realizzato nulla nell’area predisposta, non penso che se la senta di anticipare la cifra».
Vendita area Itcg Einaudi «Il bando di vendita non è andato a buon fine - commenta Lorini -, ma il pericolo è che si venda a prezzi stracciati un’area che doveva servire a costruire la nuova palestra della scuola. Gli studenti non avranno la palestra, ma qualcuno ci farà un buon affare».

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