giovedì 21 gennaio 2010

ICI: il Comune sperpera i cittadini pagano


Tra Natale e Capodanno, il Sindaco Mazzatorta ha fatto recapitare a 162 cittadini clarensi, avvisi di pagamento (da effettuarsi entro il 31 gennaio 2010) di nuovi “ salati” importi ICI relativi ad aree agricole in proprietà che il nuovo PGT ha indicato come “potenzialmente edificabili” nel prossimo decennio.
Non a caso uso il termine “potenzialmente “ in quanto si è sempre detto che il nuovo strumento urbanistico, il Piano di Governo del Territorio ( PGT) , che sostituisce il vecchio Piano Regolatore Generale (PRG), non “conforma” le aree di espansione edilizia, cioè non le trasforma immediatamente da agricole ad edificabili, ma ne dà semplicemente una indicazione programmatica.
La edificabilità vera e propria di tali aree si avrà solo se approvata ed assentita dall’ Amministrazione Comunale, a seguito di bandi pubblici biennali o quinquennali.
Trascurando le aree a ridosso dell’abitato di fatto immediatamente edificabili ( aree di superficie comunque non trascurabile), le aree agricole esterne, interessate dal provvedimento comunale di ricalcolo, hanno la consistenza di circa “un milione di metri quadri” pari a 100 ettari (300 piò bresciani).
Per queste aree, a seconda della posizione e della destinazione futura, il valore stabilito dalla Giunta Comunale ai fini del calcolo ICI, va da 35 Euro al mq a 118 Euro al mq.
L’introito annuo prevedibile si aggira attorno ai 450- 500mila Euro.
Negli avvisi di pagamento si precisa che sono esonerati i proprietari Coltivatori Diretti, avvalorando con ciò la tesi che le aree interessate non sono conformate e quindi non immediatamente trasformate da agricole ad edificabili.
Perché allora il piccolo proprietario pensionato che lavora ancora la sua terra, ma non ha i requisiti di Coltivatore Diretto perché non effettua più i versamenti INPS, deve essere penalizzato a pagare un’ICI proibitiva?
Lo stesso dicasi per il Coltivatore che ha l’area in usufrutto dai genitori pensionati.
L’aspetto più grave sotteso a questa politica fiscale dell’Amministrazione Mazzatorta è che il piccolo proprietario, che trova difficoltà ad sborsare migliaia di Euro all’anno di ICI, viene in un certo qual modo costretto a “svendere” la sua terra a qualche mercante di aree.
Non mi sembra che questa sia una politica equa ed equilibrata.
Nessuno obbliga il Comune a una scelta che di fatto penalizza pesantemente alcune centinaia di cittadini clarensi.
Se le Casse Comunali , dopo gli sperperi di questi ultimi anni hanno bisogno di essere rimpinguate, forse sarebbe meglio che il Senatore Sindaco chiedesse la restituzione del milione di Euro che è stato versato ad Elecachiari per il fantasma del Polo della Cultura (ex Cinema Comunale).

Ing. Federico Lorini
Consigliere Comunale PD

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vista la propensione al cemento di questa giunta (per poi fare proclami sulla difesa dei prodotti agricoli del territorio..quali?quell iche cresceranno tra una totoda e l'altra?...ridicoli), perchè non far pagare l'ICI a tutte quegli appartamenti invenduti, e perciò costruiti nonostante non ce ne fosse bisogno?
massimiliano bettoni

Anonimo ha detto...

sono passati più di 3 anni da questo post...e si continua a pagare questa tassa salatissima, senza che in 3 anni nessuno abbia eretto un muro!!per quanto si andrà avanti così?

ERACLE ha detto...

sono passati 6 anni...è cambiata amministrazione...ma non è cambiato nulla!!!