Il Vicesindaco e Assessore Campodonico, in un compendio di arroganza e sfacciataggine si chiede come mai la Giunta Vizzardi non abbia proceduto nei dieci anni di governo della città al restauro delle rotonde “più belle del mondo”.
Restauro di viale Bonatelli |
A parte che alcuni dispendiosi restauri sono stati fatti, la risposta è semplice: sarebbero stati soldi buttati al vento.
Che questo fosse il motivo l’ha dimostrato la stessa Giunta Mazzatorta di cui facevano parte Zotti e Campodonico. Infatti dopo aver restaurato una o due rotonde, giunsero alla conclusione che fosse tutto inutile. Quelle rotonde, così come erano state concepite, non potevano reggere un traffico intenso, per cui sarebbe stato meglio coprirle di asfalto e buona notte.
Asfaltatura rotonde |
Quindi, non solo asfaltarono le rotonde:
- in fondo a via Zeveto,
- in cima a viale Mellini,
- in via Mazzini/Piazza Rocca,
- in via Marconi
ma nel momento in cui progettarono la sistemazione di viale Mazzini, dichiararono che mai e poi mai avrebbero usato i sampietrini.
Purtroppo il buon proposito si realizzò solo in parte e il porfido venne utilizzato in due punti: davanti alla Villa Mazzotti e davanti all’Ospedale Mellini. Gli stessi punti che ora Campodonico ha intenzione di coprire d’asfalto.
Perché non li restaura? Ora governa lui e potrebbe tranquillamente farlo. Se non li restaura è perché sa benissimo che, oltre ai soldi, è tempo perso. Quei manufatti si sfascerebbero di nuovo rapidamente. La metta come vuole, ma la politica di realizzare un numero spropositato di rotonde in “prezioso materiale lapideo” si è rivelata fallimentare.
Si ricorda Campodonico l’elogio al sampietrino e al resistone innalzato ai quei tempi dal responsabile del Settore Territorio del Comune? Si ricorda cosa scrissero i vari “house organ” a commento di quelle realizzazioni? Scrissero che per 25 rotonde e vari pavé erano stati spesi, fino a quel momento, più di 9 milioni di euro. Uno sproposito per persone di buon senso, un vanto per quella Giunta del fare disastri; e tutto ciò mentre le scuole cadevano a pezzi. Una vergogna.
Lavori preparatori per asfaltatura rotonda Mazzini/Mellini |
La questione rotonde e il famigerato Polo della Cultura anch’esso morto e seppellito, rappresentano l’emblema di una stagione di mala politica che aveva come suoi alfieri proprio Zotti e Campodonico; gli stessi uomini che oggi si ritrovano ad amministrare la nostra città, con la presunzione e la tracotanza di sempre e con la stessa insopprimibile voglia di fare teatro. Se ripeteranno quanto fatto in passato e non c’è ragione di credere che ciò non avvenga, possiamo tranquillamente dire che per la nostra città sarà un disastro epocale.
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