Silvio Berlusconi |
Mentre buona parte d’Italia affondava nel fango e splendide perle della costa ligure venivano sfregiate da violente quanto improvvise “bombe d’acqua” che hanno stravolto forse irrimediabilmente il territorio e il paesaggio, il “Palazzo” della politica e il circo mediatico al seguito, si è affannato a correre dietro alla “lettera a Babbo Natale” redatta diligentemente dallo “scolaro” Berlusconi, e alle sue irresponsabili dichiarazioni sull’euro, fatte la mattina e immancabilmente smentite la sera.
Berlusconi è tornato da Bruxelles con l’aria del cavaliere vittorioso. La lettera redatta in tutta fretta dagli ambienti governativi italiani e firmata di proprio pugno da “Silvio”, conteneva una somma di buone intenzioni valide per il futuro, proprio come fanno i bambini discoli che promettono a Babbo Natale di fare i buoni in cambio di luccicanti regali. Berlusconi però è sembrato certo di aver convinto i suoi partner europei. Si trattava solo di mettere in pratica quanto scritto: una semplice formalità.
da Economist |
Che quelle promesse fossero scritte sull’acqua i maggiorenti europei lo sapevano benissimo. Erano promesse scritte da una persona che ha fatto della menzogna il suo abito mentale e nei confronti del quale il Times di Londra, qualche giorno prima, aveva avuto parole quanto mai lusinghiere: "L'Europa è nauseata da questo clownesco primo ministro la cui noncuranza, irresponsabilità e codardia politica ha tanto esacerbato la crisi attuale". Una lisciatina mica da ridere, no?
All’Europa in questo momento cosa interessava? Interessava risolvere il problema più spinoso che è quello della Grecia e dei suoi titoli tossici, di cui sono pieni i forzieri delle banche tedesche e francesi. Si trattava quindi di risolvere questa spinosa questione: salvare la Grecia per salvare le banche di questi due paesi.
L’operazione è andata in porto in due mosse: svalutazione del 50% del debito greco, ricapitalizzazione delle banche europee. La Grecia non è strangolata e i maggiori istituti di credito europei evitano il fallimento.
risolini |
Berlusconi ha pensato bene che le sue capacità di persuasione avessero fatto il miracolo e soddisfatto per la pacca sulle spalle ricevuta dalla Merkel, è tornato a casa tutto gongolante, rilasciando interviste a destra e a manca e propinandoci le sue “sciocchezze” sulla moneta unica, naturalmente fraintese.
Ora, le cose non sono come ce le vuole presentare il cavaliere di Arcore e la sua corte di “liberi servi”. Non basta un po’ di buona volontà e il famoso stellone che ci ha sempre aiutato. E’ l’ora in cui occorre prendere provvedimenti decisivi per il futuro del nostro Paese. Ma può questo premier impresentabile e questo governo che si regge sul voto dei tanti Scilipoti presenti in parlamento varare riforme strutturali ancorchè inique? No, non può.
Non ci resta che vedere il liquefarsi di questa orribile stagione politica, sperando di non fare la fine di Borghetto Vara, Monterosso e Vernazza.
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