lunedì 3 ottobre 2011

Le contraddizioni del PD

Il Segretario del PD
Pierluigi Bersani
Si ha come l'impressione che al PD manchi la capacità di fare tattica. In almeno tre occasioni si è ritratto dall'assumere precise posizioni su alcuni temi importanti che hanno visto l'impegno di centinaia di migliaia di persone. E' capitato con i referendum sull'acqua, sul nucleare e sul legittimo impedimento e oggi sulla legge elettorale. Un altro caso è quello sull’abolizione delle province.  Il motivo è sempre lo stesso: “una forza che si dice di governo non può fare politica a botte di referendum”. Oppure: “noi abbiamo presentato le nostre proposte in Parlamento”.
Eppure gli iscritti e gli elettori di quel partito firmano per i referendum, organizzano banchetti per raccogliere firme, magari alle feste democratiche. Allora perchè quello che possono fare gli iscritti non lo può fare il partito nel suo insieme? Non può continuare a lungo questa contraddizione, questo scarto fra partito e corpo elettorale.
Per una nuova stagione politica che ci porti fuori da questo pantano e faccia rinascere il nostro Paese, c’è bisogno di un PD più coraggioso e meno bloccato dai veti incrociati delle sue varie anime.
Forse è venuta l’ora che i dirigenti di partito, invece di rimanere chiusi all’interno dei loro ufficetti, vadano sul territorio ad ascoltare cosa hanno da dire i cittadini, gli elettori e gli iscritti. Forse si capirebbero tante cose e si eviterebbero errori imperdonabili.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse è l'ora di cambiare e "pensionare" i dirigenti del partito!!!! Troppo vecchi, politicamente s'intende, per essere credibili di fare il riformismo!!!!!
D'Alema, Bersani, Veltroni.... andate a lavorare che è ora!!!!

tino ha detto...

FIN DAL PCI AL PDS E AL PD, SIAMO
SEMPRE (più o meno)STATI IN MEZZO
AL GUADO, è ORA E TEMPO CHE DA
QUESTA SITUAZIONE SE NE ESCA QUANTO
PRIMA.SE I NOSTRI" ATTUALI STRATEGHI"NON SONO ALL'ALTEZZA,
PASSINO PURE LA MANO AD ALTRI FORSE
MENO ESPERTI MA PIU' DECISIONISTI.

TINO

Anonimo ha detto...

Purtroppo però le vecchie leve del potere non mollano la poltrona o poltroncina che detengono neanche sotto tortura. Il potere purtroppo li ha sopraffatti e l'incapacità di rendersene conto li rende esseri pericolosi. Vedi Berlusconi, D'Alema ma tanti anche negli organi dei partiti. Sono contro il cambiamento perchè il cambiamento riguarda loro.
Speriamo solo che Renzi riesca a dare una spallata decisiva altrimenti il PD è morto.