mercoledì 19 ottobre 2011

Mazzatorta, un uomo tutto d'un pezzo


- Il Sindaco di Chiari bacchetta la Corte Costituzionale accusandola di emettere "sentenze al limite dell'eversione"- 

Poichè in Senato si fa poco o niente e al Comune di Chiari si gioca ad acchiappar le mosche, al nostro Senatore-Sindaco rimane molto tempo da dedicare alla sua antica passione, quella degli studi giuridici.
Egli ormai è diventato un punto di riferimento all’interno del suo partito in un settore molto sensibile qual’è quello dei rapporti fra legge e cittadini extracomunitari.
manifesto della Lega
Diciamolo chiaramente. A lui gli stranieri, specie quelli di origine araba, stanno antipatici, per cui ogni ragione è buona per metterli in riga. Le sue sottili teorie e le sue ordinanze  stanno facendo scuola nella vasta terra padana e da molti viene considerato come il capofila di un movimento il cui unico scopo è quello di mandare “föra di ball” questa “orda di barbari”.
Il punto fisso del suo ragionamento è quello della cittadinanza italiana. Sei cittadino italiano? Allora puoi fare tutto ciò che ti garba. Non sei cittadino italiano? Allora sono cavoli.
Questo principio l’ha fatto valere a Chiari in occasione dell’assegnazione delle case popolari, in occasione del bando sui  “premi  all’eccellenza scolastica”, in occasione della scelta dei rilevatori del Censimento Istat.
Nei primi due casi la sua battaglia non ha avuto molta fortuna. Una giustizia amministrata come  si sa dalle famigerate “toghe rosse”, in un giudizio di merito intentato da associazioni che lottano per la difesa  dei diritti umani, gli ha dato torto  in primo grado e in appello.
Il terzo caso è ancora aperto. Un primo pronunciamento della magistratura, senza entrare nel merito della questione, ha rigettato la denuncia presentata dalla Cgil per “carenza di legittimazione”. Adesso sembra che la stessa denuncia venga presentata dalla Fondazione Guido Piccini che ha legittimazione a ricorrere in giudizio per casi del genere. Vedremo come andrà a finire.
Non contento dei successi mietuti a piene mani nelle aule di tribunale, il nostro Senatore-Sindaco, che è un uomo tutto d'un pezzo,  ha ritenuto che si dovesse fare molto di più. E allora eccolo alle prese con un movimento di protesta sovracomunale per impedire la costruzione di una moschea  a Cologne, un paese vicino alla sua Chiari. Come non bastassero, i proclami, le proteste e le spedizioni sotto il monte Orfano, il Senatore ha deciso di presentare sull’argomento un’interrogazione parlamentare diretta al Ministro dell’Interno.


Il Senatore Sandro Mazzatorta
Ma si sa, il  Senatore Mazzatorta è un insoddisfatto di natura. Il suo cruccio è come fare a mettere ordine una buona volta per tutte in una materia dove vige la massima confusione. La soluzione potrebbe essere un disegno di legge. Ecco allora il DDL n. 2738 recante “Disposizioni concernenti gli edifici destinati all'esercizio del culto da parte delle confessioni religiose acattoliche di minoranza”. La presentazione dell’articolato è un trattato degno delle migliori tradizioni giuridiche di questo Paese, specie nella parte in cui si afferma: “Se le norme costituzionali... attribuiscono particolare rilevanza al culto è però precipuo compito del legislatore ordinario determinare la misura della libertà religiosa” e poi “...ai sensi della nostra Carta costituzionale, il nostro è uno Stato democratico sostanzialmente e formalmente cattolico. E noi che credevamo che il nostro fosse uno Stato laico sia nella forma che nella sostanza, dove  “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto...”. Ma tant’è. Il nostro Senatore è fermamente convinto che “la realizzazione in concreto del diritto di libertà religiosa  va indubbiamente assicurata”, ma per quanto concerne le religioni acattoliche sono posti tali e tanti paletti, divieti, obblighi, disposizioni, vincoli, doveri, imposizioni, che professare la propria fede non solo diventa un vero e proprio inferno, ma in concreto una cosa impraticabile.
Non solo. Mentre all’inizio si parla di religioni acattoliche, intendendo quelle religioni che non sono la religione cattolica, apostolica, romana, nel prosieguo si parla solo ed esclusivamente della religione islamica, svelando così l’esigenza per cui viene proposto il disegno di legge.
L’ultima trovata del nostro Senatore però riguarda i matrimoni misti, dove uno dei contraenti risulta clandestino. La Corte Costituzionale ha cassato la norma contenuta nel decreto sicurezza (Legge n. 94 del 15 luglio 2009) secondo la quale uno straniero sprovvisto del permesso di soggiorno e quindi irregolare secondo l’attuale legge,  non avrebbe potuto sposarsi nel nostro paese. Secondo la Consulta, la norma lede il diritto inviolabile dell’individuo a farsi una famiglia, sancito dall’art. 29 della Costituzione. L’effetto della norma bocciata  è stato infatti considerato sproporzionato rispetto all’obiettivo di contrastare l’immigrazione clandestina attraverso il disciplinamento di quelli che vengono definiti matrimoni di comodo.
Non fosse mai stata scritta! Per tutta risposta il Senatore-Sindaco dichiara perentorio che trattasi di  "una sentenza sbagliata e al limite dell'eversione" e per ribadire che non sta scherzando pubblica un’ordinanza che in dispregio di quanto stabilito dalla Corte  “ordina e dispone che nell’ambito della documentazione necessaria ai fini della pubblicazione di matrimonio deve essere presentata dallo straniero il permesso di soggiorno o la carta di soggiorno in corso di validità”, altrimenti nisba!
Ora ve lo immaginate in un’altra nazione un sindaco di paese, quantunque senatore, che si permette di affermare una cosa del genere relativamente a un Organo Costituzionale, ribadendo il suo punto di vista in un atto ufficiale? Se non chiamano la neurodeliri e gli chiedono subito di dimettersi, lo prendono sicuramente per un presuntuoso. Ebbene nell’Italia berlusconiana, dove si possono dire le cose più nefande senza avere il minimo senso della vergogna può anche capitare che il Sindaco di Chiari si permetta di dire che la Corte Costituzionale emette sentenze al limite dell’eversione e la cosa viene considerata come del tutto normale.
Forse prima o poi questa notte passerà, ma certamente per parecchio tempo ci toccherà andare in giro col lanternino a raccogliere  i cocci.



7 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo che non ha niente da pensare Mazzatorta, e avete anche ragione, ma neanche quelli della Fondazione Guido Piccini non hanno un cavolo da fare che difendere i giargianesi. Se sono disoccupati ci sarebbe tanta assistenza agli anziani (italiani) da fare!
In quanto alla Corte Costituzionale...ne stà sparando una dietro l'altra negli ultimi tempi che quasi quasi ha ragione il Sindaco.
Il mio parere è che se uno è clandestino "è fuorilegge", quindi va subito espulso. Altro che portarli in giro per la provincia a cercare l'albergo che gli piace di più, come stanno facendo con quelli di Montecampione.

Anonimo ha detto...

Un essere umano migrante, non è un clandestino, e chiamare RICERCA DELL'ALBERGO CHE PREFERISCONO, il tentativo di permettere ad un essere umano di condurre una vita attiva e serena, STIAMO PARLANDO DI RIFUGIATI POLITICI, è da trogloditi.
Nessuno li ha obbligati a venir qua, bene tu vivresti nella merda e senza diritti con il rischio che da un giorno all'altro ammazzino te e la tua famiglia?

Con rispetto.
Un italiano migrante.

Anonimo ha detto...

Un essere umano che migra per lavoro, con la sua famiglia, munito di documenti e attraverso i canali ufficiali (posti di frontiera e controllo) ha umanamente diritto ad essere accettato e preso in considerazione. Un essere umano che arriva, quasi esclusivamente da solo, in uno stato NON SUO senza documenti e per vie traverse è un FUORILEGGE e CLANDESTINO. Quelli di Montecampione sono solo uomini, le famiglie le hanno lasciate a farsi uccidere nei loro paesi di provenienza?
Nello Stato dello "Yes We Can" sarebbero stati arrestati ed espulsi immediatamente! ......Rifugiati politici.....HAHAHAHAHAHA. Meglio delle barzellette di Silvio.
Ricordo che la prima cosa che è successa in Tunisia e Libia è stata la fuga di tutti i detenuti delle carceri di quei Paesi. Questo dovrebbe far pensare il caro migrante italico. Mi spiace, con tutto il rispetto per la sua idea, io non la condivido.
Meglio troglodita che "tonto".
Saluti.

Anonimo ha detto...

Io non trovo proprio nulla da ridere.
Ti auguro la guerra civile.

Anonimo ha detto...

O magari che quel che han fatto in Libia i conquistatori fascisti lo facciano i Libici da noi: ah no ci siamo già...Tamoil Unicredit poi arriveranno le impiccagioni..ocio! Chiuditi in casa e stai attento al tuo vicino.

Anonimo ha detto...

Faccio notare ai sapientoni che di "Libici" purosangue nelle decine di migliaia di profughi arrivati a Lampedusa e dintorni ce ne sono forse l'1%. I Tunisini ad esempio perchè non se ne tornano a casa visto che proprio ieri si sono tenute le elezioni "democratiche"?
Forse al loro paese sono indesiderati mentre qui fanno quel cavolo che vogliono....e intanto io pago!!!

Anonimo ha detto...

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