giovedì 20 ottobre 2011

PD: un partito afono

Negli ultimi giorni sono avvenuti dei fatti gravissimi:

1) la pubblicazione della telefonata fra Berlusconi e Lavitola in cui il premier sproloquia di rivoluzioni vere, di portare in piazza milioni di persone per far fuori il Palazzo di Giustizia di Milano, di assediare il quotidiano la Repubblica;
Black bloc a Roma
2) il Sacco di Roma ad opera di bande di teppistelli, lasciate colpevolmente libere di fare quello che cavolo hanno voluto, per incapacità o peggio, del Ministro dell’Interno, definito da un esponente di primo piano del Pdl  un incapace che ha sottovalutato il problema.
3) la proposta di leggi speciali avanzata a viva voce da Di Pietro con il plauso del Ministro dell’Interno Maroni;
4) la proposta di Maroni di un nuovo Pacchetto Sicurezza e l’introduzione una sorta di fideiussione obbligatoria per chi vuole manifestare;
5) il divieto imposto dal Sindaco di Roma Alemanno  di effettuare cortei per le vie di Roma per un mese;
6) la protesta dei sindacati di Polizia davanti ai Palazzi della politica per denunciare la carenza di risorse che impediscono persino alle volanti di uscire per mancanza di benzina;
7) la dichiarazione di Berlusconi che “non ci sono soldi”, per cui il Decreto Sviluppo si farà con i fichi secchi o raccontando qualche barzelletta;
8) la mancata nomina, sino ad oggi,  del Governatore della Banca d’Italia.

Il Segretario del PD
Pierluigi Bersani
Tutti fatti di una gravità inaudita che avrebbero determinato, in altri momenti, una reazione severa del maggior partito di opposizione.
Assistiamo invece a prese di posizione tiepide e incerte che lasciano ampio spazio ad agitatori e capipopolo di entrambi gli schieramenti.
Ma quand’è che il PD guarirà da questa afonia congenita?
Continuare con questo atteggiamento indeciso, timoroso, esitante deprime in modo quasi irreparabile quel patrimonio di partecipazione popolare che più di una volta questo partito ha saputo esprimere.
E’ venuta l’ora di svegliarsi, prima che sia troppo tardi!

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