Tra le proposte programmatiche di Zotti e Campodonico, ve ne sono due che vorrei sottoporre alla vostra attenzione.
Gabriele Zotti afferma perentorio che uno dei suoi principali obiettivi nel caso venga eletto sindaco di Chiari, sarà quello di “evitare ulteriore consumo di suolo”, mentre Roberto Campodonico ribadisce la necessità di un “rafforzamento della Polizia Locale e la costituzione di un presidio fisso in zona Stazione/Borgo Marengo “.
Ora io mi chiedo: “Ma Zotti e Campodonico non sono gli stessi che hanno governato Chiari ai tempi di Mazzatorta? Se sì, perché allora fanno queste proposte che contraddicono in pieno quanto da loro operato in passato?
Dalle parti di via Sandella, vi sono ancora due voragini che gridano vendetta al cielo e sono il segno del plateale disprezzo del territorio degli “uomini del fare” disastri. Quei due sbreghi dovrebbero tappare la bocca a chi a ogni piè sospinto parla dell’importanza dell’agricoltura e degli agricoltori.
Per capire cosa sia avvenuto sul nostro territorio, vi rimando al post pubblicato il 27 aprile 2011, giusto 13 anni fa (leggi qui). Più di 200mila mq di buona campagna tolta all’agricoltura per l’assurda decisione di realizzare in quella zona una Area Servizi per la Bre.Be.Mi. . Quanta produzione agricola è stata sottratta al nostro territorio in questi tredici anni, quanto prodotto interno lordo è stato perso, quanti agricoltori sono stati deprivati di quella ricchezza?
Chiari - Aree di Servizio Bre.Be.Mi. |
Come si è capito subito, l’Area Servizi era solo un pretesto. Il pretesto di cavare ghiaia a tutto vantaggio di Bre.Be.Mi., senza i permessi previsti dal Piano Cave Regionale e senza gli adeguati indennizzi. Insomma un grande affare a tutto svantaggio del nostro territorio.
Le voragini sono ancora lì e noi ci troviamo ancora con coloro che le hanno autorizzate e che ci vengono a raccontare che bisogna “evitare ulteriore consumo di suolo”.
Quanto al “presidio fisso presso la stazione”, c’è da dire che esso è un déjà vu.
Alcuni di voi sicuramente ricorderanno le vicende che accompagnarono la realizzazione presso la Stazione di Chiari di un distaccamento della Polizia Locale.
La stazione, luogo di spaccio, prostituzione e degrado, era diventata il cruccio dell’Amministrazione Mazzatorta.
Per mettere una parola fine a una situazione ingovernabile, dalle parti del Municipio, si decise di realizzare presso la stazione un presidio della Polizia Locale, convinti che la semplice presenza di un’insegna di polizia, avrebbe allontanato le persone indesiderabili che la frequentavano di giorno e di notte per farne un luogo di ritrovo e riparo. Era il 2007.
Dopo un primo periodo di effettivo successo, con il Sindaco in prima fila a decantare con i giornali le meraviglie di un luogo divenuto ormai un salotto, la Stazione presidiata poco e male dalla Polizia Locale a causa della carenza di organico, tornò a essere quella di prima.
Piano piano, ripresero le polemiche e le proteste di tanti viaggiatori, costretti ad aspettare treni in ambienti sporchi e inagibili. Bisognava nuovamente correre ai ripari.
Stazione Chiari 2010 - Degrado |
A qualcuno venne in mente una genialata. Perché non dare in uso il distaccamento all’Acsu (Assistenti Civici Sicurezza Urbana), associazione di Osservatori Volontari meglio nota come Ronde Padane? Detto fatto. Il Sindaco dà l’ok, il capitano dei Vigili consegna la chiave, i vigilanti si insediano in una struttura di pubblica sicurezza come se fosse una qualsiasi sezione della Lega.
Naturalmente il tutto era contra legem, la stessa legge che avevano voluto fortissimamente gli stessi leghisti.
La cosa venne ampiamente documentata e resa di pubblico dominio. Seguirono polemiche infinite, esposti alla Magistratura, denunce e perfino interpellanze parlamentari. (leggi qui)
Alla fine, il distaccamento fu chiuso e lì rimase finché non divenne una biglietteria ferroviaria.
Nonostante questi precedenti non certo lusinghieri, la Lega pensa veramente di proporre “un presidio fisso in zona Stazione”?
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