martedì 23 aprile 2024

LEGA LEGATA

"Ho fatto un passo di lato sulla mia candidatura a Sindaco di Chiari per la Lega e l’impegno politico mio personale e del mio Partito è confluito nella coalizione di centrodestra a sostegno del candidato Sindaco Zotti, secondo le direttive della sede centrale della Lega".


Questo lo stringato comunicato pubblicato stamattina sulla sua pagina Facebook dall'ex candidato Sindaco Roberto Campodonico. Da esso si desume che il sacrificio di Campodonico è stato richiesto dalla sede centrale della Lega, attuando un vero e proprio commissariamento della sezione di Chiari. 


Roberto Campodonico



Gli elettori della Lega e tutti i cittadini, ora sanno  che i destini della nostra città non vengono decisi a Chiari, ma altrove, cioè nelle segrete stanze di organi centrali che poco o nulla sanno delle dinamiche clarensi, ma decidono tutto sulla base delle convenienze di potere e delle zone di influenza.

Più che un passo di lato sembra un passo indietro. Il partito che cinque anni fa alle Elezioni Europee aveva realizzato a Chiari un risultato impressionante, portando a casa il 36,6%, oggi è costretto a fare da ancella al partito della premier Meloni. 


Certamente in questa decisione ha pesato la debacle subita dalla Lega di Cugini, che sempre cinque anni fa aveva perso nella stessa giornata circa 2 mila voti. A Brescia devono aver pensato di non poter fare la stessa fine. Rischierebbero di consegnare la città al centrosinistra per altri dieci anni. Si punta tutto su Zotti, cercando di forzare la mano al primo turno.


Che l'azzardo riesca è tutto da vedere. Zotti è un vero e proprio corsaro della politica, uno che avendo fiutato la possibilità di vittoria, è salito in tutta fretta sul cavallo dato per vincente.

La scuderia meloniana se pur ha tentato di chiudere il  paddock, poco o nulla ha potuto fare di fronte a un personaggio che si è preso il partito portando in dote un centinaio di tessere.


Oggi la Lega di Chiari deve chinare la testa e fare buon viso a cattivo gioco. Campodonico, da buon soldato risponde, anche se a malincuore, “obbedisco!”.


In passato con Roberto Campodonico ho fatto polemiche anche pesanti. Siamo sicuramente su posizioni politiche opposte, eppure se avessi dovuto decidere io, lo avrei sicuramente preferito a Zotti. E non perché ritenga che sia un avversario più debole, anzi. Lo avrei scelto perché ritengo che egli abbia un'idea genuina della politica. Un'idea dove contano poco le furbizie e i trasformismi, ma dove conta molto di più il rapporto con la gente, il mettersi in gioco, il darsi da fare per il bene della città. Secondo me, questo passo di lato, è una decisione che gli fa onore. Non so se Gabriele Zotti meriti questo sacrificio.

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