domenica 15 settembre 2024

DISCARICA DIFFUSA

Alcune mattine andare in giro per Chiari può rappresentare un’esperienza poco piacevole. Dappertutto sporco e disordine che poco hanno a che fare con il decoro urbano di una Chiari che si rispetti. Chi credeva di fare il fenomeno e di risolvere il problema con un po’ di buona volontà e tante chiacchiere, penso si debba ricredere.

 


La questione è molto più complessa e richiede un lavoro non facile e di lunga lena. 

Lo so, parlare tutti i giorni di rifiuti è una cosa abbastanza “irritante”, ma i grandi temi, quelli per i quali c’è bisogno di approfondite discussioni da tenersi in Commissioni Consiliari o, addirittura, presso gli Stati Generali di qualcosa, quelli li lascio volentieri ai professionisti della politica. Io, modestamente, preferisco occuparmi di piccole cose che però possono avere un impatto sulla vita di tutti i giorni delle persone.



Mi è stato rimproverato, da parte di quelli che si attivano solo su segnalazione, di fotografare ogni bottiglia che viene abbandonata sul nostro territorio da persone incivili.  Lo confesso, lo faccio. E lo faccio non perché ne abbia piacere, ma solo per far capire che la dispersione di rifiuti in ogni angolo della città, rappresenta un grosso problema per la nostra Società di Servizi. Un conto è raccogliere rifiuti concentrati in piccole discariche che si creano ai margini delle strade, un conto è raccogliere rifiuti singoli sparsi su tutto il territorio comunale. Per le prime, basta una segnalazione fatta con “garbo” dagli uomini del fare. Allora si attiva l’Assessore con al seguito tutta la grancassa propagandistica e il problema è risolto. Per gli altri rifiuti, quelli singoli, quelli minuti, occorre un lavoro giornaliero che richiede impegno. Perché non si ha il tempo di raccogliere il pattume lasciato in giro, che già se ne forma dell’altro. Purtroppo la madre degli cretini è sempre incinta.




Prendete ad esempio il grande parcheggio delle Primarie. Giorno 11 settembre ho documentato quanto esso fosse diventato una discarica diffusa. Dappertutto carte, lattine, bottiglie, sacchetti dello sporco, contenitori vari. Giorno 12, in vista dell’apertura delle Scuole, viene fatta una pulizia straordinaria. Oggi siamo punto e daccapo.







Nel frattempo le erbe infestanti continuano a infestare, con buona pace di chi segnala il problema e viene tacciato suo malgrado di essere un fanfarone, fazioso e offensivo.


Tutte le foto sono state scattate oggi 15/09/2024


giovedì 12 settembre 2024

ERBE INFESTANTI e ALLERGIE POLITICHE

Non c’è niente da fare, chi governa la città è sempre allergico alle critiche, quasi che affermare che una cosa non va bene secondo il proprio parere, sia un attentato di lesa maestà.

Per carità questo atteggiamento l’ho riscontrato anche a sinistra. Ma l’ impegno che mette il Vicesindaco e Assessore Campodonico nel rintuzzare le critiche che gli vengono mosse da Consiglieri Comunali di minoranza o da semplici cittadini, ha un che di singolare.


Il Consigliere Codoni denuncia il fatto che le erbe infestanti hanno raggiunto altezze inimmaginabili e certo non degne di una città che vuole essere ordinata?  

È affetto da smania di visibilità che superando “il ridicolo sta davvero toccando le vette del grottesco”. Egli è un arrogante e un bastian contrario, capace solo di produrre “a getto continuo insulti ed offese a prescindere”. Le critiche sono sempre “faziose e offensive”. Questo l’eloquio retorico del nostro Assessore al Decoro Urbano nonché Vicesindaco.


Chiari - Erbe infestanti



Se si limitasse a questo, magari si potrebbe accettare il tutto come dialettica democratica. No, Campodonico va oltre. Vuole indicare a Codoni come si deve fare l’opposizione. Lui che per dieci anni ha letteralmente abbaiato sui social contro la Giunta Vizzardi, rea di non aver fatto niente per la città, ora, con piglio istituzionale dice: “Glielo dico per esperienza, si fa opposizione in Consiglio Comunale con strumenti adeguati e conformi alla dignità del ruolo politico e non aizzando gli ultras alla ricerca di un like.” Robe da non credere.

 

A lui vanno bene i “tanti concittadini clarensi”, e altri “Consiglieri Comunali - di maggioranza e soprattutto di minoranza che con il giusto garbo e senza fanfaronate sui social ad esclusivo beneficio dei propri follower, segnalano problematiche ed esigenze emergenti in Chiari”.


Chiari - Sorghum Halepense

 

Che modo singolare di vedere le cose! Se dico che le erbe infestanti sono alte più di un metro e che è venuto il tempo di tagliarle, non sto dicendo una fanfaronata, sto solo evidenziando un dato di fatto. Ora si hanno due opzioni: o prenderne atto e tagliarle o fare polemiche. Si è invece scelto una terza opzione, l’opzione dei furbetti: fare polemica sui social, tagliare le erbe infestanti, ma solo quelle a bordo strada. Quelle poste dietro agli alberi, che passando con la macchina non le vedi, oppure quelle che crescono rigogliose in posti meno evidenti, quelle verranno “regolarizzate” con calma.


Chiari - Sfalcio a metà


Il finale è un consiglio spassionato e paternalistico:Una tattica più calibrata non potrebbe servire a dare un ruolo più incisivo anche alla sua parte di minoranza consiliare?

Insomma Codoni, sia più arrendevole, magari ci potrebbe scappare la Presidenza di una Commissione Consiliare a uno dei suoi sostenitori.

martedì 10 settembre 2024

CHIARI JUNGLE

Ma dove vive il nostro Vicesindaco e Assessore al Decoro Urbano?

Dice: ”Stiamo lavorando anche per la manutenzione del verde come mai è stato fatto da dieci anni a questa parte”. Ah sì? E allora come si giustifica questa giungla urbana che si può vedere in molte parti della città?

Dice: ”Avere a cuore la manutenzione urbana significa tutelare la nostra Città ed è ben diverso dal mettersi a misurare con il centimetro la ricrescita stagionale delle erbacce infestanti!

La manutenzione del verde a Chiari


Tutelare la nostra città significa sfalciare l’erba, significa contenere le erbe infestanti e non aspettare che crescano fino a oltre un metro, significa curare le siepi e gli alberi e non aspettare che appassiscano o cadano abbattuti dal maltempo. Che poi le erbe infestanti (il Sorghum halepense è una di queste) se non le contieni continuano a occupare più spazi a danno di altre essenze non dannose.


Essere Assessore al Decoro Urbano significa anche tenere pulita la città. Campodonico per dieci anni ha abbaiato contro la Giunta Vizzardi perché secondo lui non curava adeguatamente questo settore. 

Qualcuno si è servito, ma la cassetta stamattina era ancora lì


Con lui al governo della città le cose stanno andando peggio, molto peggio. Rifiuti sparsi ovunque che non vengono raccolti per settimane. Ci sono zone che stanno diventando critiche e non c’è giorno che non si debba documentare lo schifo. Dire che si vuole “semplicemente gettare discredito a buon mercato con osservazioni senza sugo tanto per darsi un minimo di visibilità e acchiappare qualche like”, significa assumere un atteggiamento assolutorio, che mira a giustificare le proprie mancanze per non dire la propria incompetenza.


Comunque è inutile che cerchi di zittire la minoranza e la critica che essa esprime. È il gioco democratico bellezza, se ne faccia una ragione. L’unica strada per zittire l’opposizione è risolvere i problemi, cosa che fino a oggi non sembra sia riuscito a fare.

lunedì 9 settembre 2024

CHIARI CITTÀ DELLE QUADRE?

Certo, ma anche città della plastica. C’è n’è tanta in giro da farne una montagna. Di bottiglie c’è n’è per tutti i gusti: piccole e grandi, di acqua naturale e gassata, di coca cola e di aranciata.

Chiari è anche la città della birra. Se ne consumano quantità industriali. In lattina e in bottiglia. Naturalmente molti di questi contenitori vengono abbandonati per strada e lì rimangono per giorni, per settimane, per mesi.


A questi si aggiungono: fazzoletti di carta, scatole di sigarette, buste di plastica, buste delle patatine, contenitori per il tè, vaschette per alimenti, cartoni per pizza, buste per il pane, scarti di panini, angurie, contenitori per il latte, per succhi di frutta, per merendine, per caramelle, per hamburger, per fazzoletti struccanti, per detersivi, per cibo per gatti, contenitori di polistirolo, vaschette in alluminio, borse della spesa, mascherine, fogli di giornale, scatolette di salmone e sardine, guanti, scarpe, piccioni morti, vasi rotti, scatoloni vari, cassette della frutta, mobili, sedie rotte, materassi, reti per letto, batterie per auto, contenitori di olio per auto, biciclette rotte, giocattoli, abiti usati, sacchetti pieni di spazzatura, bastoni per scope, ombrelli rotti, bistecchiere , grattugie a mano, borsette, slip, magliette, sottovesti, coperte, docce (tutto documentato).


Insomma, il campionario completo del rifiuto versato giornalmente sulle nostre strade.

E chi deve provvedere, muto.














Chiari - Lo stato delle strade, piazze e aiuole oggi 9/9/2024 in una piccola parte della Città.





domenica 8 settembre 2024

PASSATA LA FESTA

Capisco che in questi giorni di festa i nostri pubblici Amministratori fossero molto impegnati a presenziare a eventi ludici e a farsi fotografare con stelline dello spettacolo. Fare il Sindaco e l’Assessore è pur sempre un duro mestiere. Ciò non toglie che la città ha le sue esigenze e il suo “decoro” è una priorità che non conosce soste.


Mancavo da Chiari da 15 giorni e il giorno della mia partenza ho certificato di come la nostra bella città fosse deturpata da una montagna di rifiuti abbandonati ovunque da veri e propri dementi.

Stamattina, solita passeggiata, solito lerciume. Nulla era cambiato. Non in Centro,  dove a motivo del giorno di  festa e della presenza di migliaia di persone, si poteva giustificare un certo disordine. No, lo sporco era in periferia, anche in quella lontana dal centro.


Si spera che passata la festa i nostri Amministratori trovino il tempo da dedicare al decoro urbano. 









La situazione dei rifiuti abbandonati evidenziata dalle foto
si riferisce, in modo parziale, a circa 1/10 della superficie urbana della città


venerdì 6 settembre 2024

DALLE RONDE AI RONDÒ

Dopo i successi ottenuti in casa con il sequestro di ben 21 grammi di erba, gli agenti della Polizia Locale di Treviglio hanno pensato fosse utile esportare il loro brand in paesi amici. 

Venuto a conoscenza di questa disponibilità, il nostro Sindaco si è subito attivato per avere anche a Chiari il Labrador che fiuta la presenza di droga a distanza di 100 metri. 


Firmato il contratto di collaborazione, ecco Athena debuttare sul palcoscenico clarense seguita dal Sindaco e da uno stuolo di agenti di Polizia Locale di entrambe le città.



I luoghi perlustrati sono quelli dove mai avreste immaginato di trovare tracce di droga: Piazza del Granaio ed il parcheggio interrato di Via Consorzio Agrario, i dintorni della stazione ferroviaria ed il retro della sede municipale, lungo il corso della Castrina.

Pure in questi luoghi Athena ha rilevato la presenza di droga, segno che anche qui si svolge il notturno rito dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti.


Il Sindaco è rimasto sbalordito da tanta bravura e ha promesso una mappatura completa del territorio e l’intervento a sorpresa degli agenti di polizia in luoghi sensibili, come l’esterno degli edifici scolastici.

Possibile anche l’esecuzione di sopralluoghi a tappeto con personale in borghese per evitare eventuali condizioni di allerta. Che volpe il nostro Sindaco!


Siamo certi che in breve tempo lo spaccio e il consumo di droga a Chiari sarà un lontano ricordo e tutti potremo vivere nel migliore dei mondi possibile.


Insomma con le Ordinanze “Piccioni” e “Parchi sicuri”, il rinfrescamento delle strade e ora la lotta senza quartiere alla droga, possiamo dire che la nostra città ha voltato pagina. 

Dalle Ronde ad Athena il motivo che ritorna, come in un magico rondò, è sempre lo stesso: la sicurezza dei cittadini.


Basta lassismo, basta buonismo, è arrivato il tempo dell’ordine e della disciplina. E se qualche pennivendolo affermerà che si tratta sempre e comunque di pagliacciate, lasciatelo pure

dire, noi tireremo dritto.

domenica 1 settembre 2024

MA VERGOGNARSI NO?

Il Vicesindaco e Assessore Campodonico, in un compendio di arroganza e sfacciataggine si chiede come mai la Giunta Vizzardi non abbia proceduto nei dieci anni di governo della città al restauro delle rotonde “più belle del mondo”. 

Restauro di viale Bonatelli

A parte che alcuni dispendiosi restauri sono stati fatti, la risposta è semplice: sarebbero stati soldi buttati al vento. 

Che questo fosse il motivo l’ha dimostrato la stessa Giunta Mazzatorta di cui facevano parte Zotti e Campodonico. Infatti dopo aver restaurato una o due rotonde, giunsero alla conclusione che fosse tutto inutile. Quelle rotonde, così come erano state concepite, non potevano reggere un traffico intenso, per cui sarebbe stato meglio coprirle di asfalto e buona notte.


Asfaltatura rotonde 


Quindi, non solo asfaltarono le rotonde:

- in fondo a via Zeveto, 

- in cima a viale Mellini, 

- in via Mazzini/Piazza Rocca, 

- in via Marconi

ma nel momento in cui progettarono la sistemazione di viale Mazzini, dichiararono che mai e poi mai avrebbero usato i sampietrini. 

Purtroppo il buon proposito si realizzò solo in parte e il porfido venne utilizzato in due punti: davanti alla Villa Mazzotti e davanti all’Ospedale Mellini. Gli stessi punti che ora Campodonico ha intenzione di coprire d’asfalto. 

Perché non li restaura? Ora governa lui e potrebbe tranquillamente farlo. Se non li restaura è perché sa benissimo che, oltre ai soldi, è tempo perso. Quei manufatti si sfascerebbero di nuovo rapidamente. La metta come vuole, ma la politica di realizzare un numero spropositato di rotonde in “prezioso materiale lapideo” si è  rivelata fallimentare.

Si ricorda Campodonico l’elogio al sampietrino e al resistone innalzato ai quei tempi dal responsabile del Settore Territorio del Comune? Si ricorda cosa scrissero i vari “house organ” a commento di quelle realizzazioni? Scrissero che per 25 rotonde e vari pavé erano stati spesi, fino a quel momento, più di 9 milioni di euro. Uno sproposito per persone di buon senso, un vanto per quella Giunta del fare disastri; e tutto ciò mentre le scuole cadevano a pezzi. Una vergogna.

Lavori preparatori per asfaltatura rotonda Mazzini/Mellini


La questione rotonde e il famigerato Polo della Cultura anch’esso morto e seppellito, rappresentano l’emblema di una stagione di mala politica che aveva come suoi alfieri proprio Zotti e Campodonico; gli stessi uomini che oggi si ritrovano ad amministrare la nostra città, con la presunzione e la tracotanza di sempre e con la stessa insopprimibile voglia di fare teatro. Se ripeteranno quanto fatto in passato e non c’è ragione di credere che ciò non avvenga, possiamo tranquillamente dire che per la nostra città sarà un disastro epocale.