lunedì 12 gennaio 2009

Corsi di educazione civica

Botta e risposta tra l’assessore alle Politiche giovanili FABIANO NAVONI e il navigatore del sito Chiari log che firma i propri interventi con lo pseudonimo Nick. «Propongo - scrive in una nota NAVONI - che Nick faccia un corso intensivo di educazione civica». Tutto è nato da un attacco on-line: nel mirino di Nick un’intervista radiofonica sulle misure adottate dal Comune contro il disagio giovanile rilasciata da NAVONI. Nel sito è stato riportata una parte del discorso dell’assessore con l’invito a «sottoporsi a un test di grammatica con tanto di italianometro monouso». Il tutto in aperta polemica con la distribuzione gratuita di etilometri proprio da parte dell’assessorato alle politiche giovanili.
«Mi chiedo - conclude NAVONI - se sia meglio operare concretamente badando ai contenuti oppure esprimersi con un linguaggio formalmente corretto senza fare niente?».

(da Bresciaoggi dell'8.1.2009)


L’Assessore Navoni appartiene a quella schiera di “politici del fare” che da un po’ di tempo a questa parte “infestano” la vita politica clarense con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Qui non è tanto un problema di italiano, che in ogni caso dovrebbe avere una sua importanza, specie quando si ha la pretesa di rilasciare interviste su un’emittenza radiofonica ascoltata ogni giorno da decine di migliaia di persone. Il problema semmai sono le iniziative che un soggetto politico assume e i risultati che quelle iniziative conseguono.
In quella famosa intervista a un certo punto il giornalista chiede:
D – "E’ ancora presto per fare un bilancio consuntivo? Oppure possiamo già anticipare qualcosa."
R - "Ma guardi, dire presto è come non dire niente. Comunque ha avuto un ottimo risultato e anzi questo qui (il suterday bus navetta) era andato in via… fase di sperimentazione al mese di novembre; lo continuiamo anche fino al 20 dicembre. Insomma una cosa utile per la città, un servizio che diamo in più a questi giovani ragazzi”.
Alcune domande sorgono spontanee:
- l’Assessore Navoni e con lui l’Amministrazione Comunale, ha preso delle decisioni che in linea di principio, potrebbero essere condivisibili. Ma è una questione di poco conto sapere che risultato hanno conseguito quelle iniziative? Da quanto si evince dall’intervista, l’Assessore è più interessato all’iniziativa in sé che ai risultati. Eppure dovrebbe sapere per esempio, che i 500 etilometri monouso distribuiti nei locali frequentati dai giovani, sono stati spesso utilizzati per verificare chi aveva bevuto di più, in una prova di deleterio machismo suicida. Quindi un provvedimento che in linea di principio è buono, si trasforma poi nella realtà, in qualcosa di negativo.
- La prevenzione è una pratica a tempo? Che senso ha istituire un servizio sino a novembre, prorogabile sino al 20 dicembre? Se il risultato come dice l’Assessore è stato ottimo, perché non continuarlo? Qual è il messaggio “sotto Natale ognuno si ammazzi come crede”?
- Quanto è costata questa campagna di prevenzione e che risultati ha ottenuto?

Per finire una parola sull’invito rivolto al sottoscritto a fare “un corso intensivo di educazione civica”. L’Assessore Navoni, dovrebbe sapere che un uomo politico, specie se riveste funzioni di amministratore, è sotto la lente di ingrandimento del controllo dell’opinione pubblica. Nel paese in cui io vivo, questo si chiama “democrazia”, cioè un sistema dove lui è libero di rilasciare un’intervista e io libero di commentarla.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie per la (non) solidarietà