sabato 10 gennaio 2009

Il risolutore


Parlare di Alitalia in un blog dove si vuole discutere di fatti che riguardano Chiari non è un fuori luogo. Non lo è perché Alitalia riguarda tutti gli italiani e in particolare quelli che abitano in Lombardia sul cui territorio insiste Malpensa e un sistema aeroportuale di tutto rispetto.
Berlusconi, il risolutore, fa ogni sforzo per convincerci che la soluzione data alla questione è ottima. Perché si è salvata l’italianità di una società strategica, perchè non si è svenduta un’azienda italiana, perché lo Stato non sarà più costretto a rimetterci dei soldi, perché si è salvaguardato il ruolo di Malpensa.
Balle. Balle che hanno la pretesa di nascondere il fallimento della linea Berlusconi-Lega..
Italianità. Nel 2007 su 85 milioni di italiani che hanno preso l’aereo, solo 25 milioni hanno utilizzato voli Alitalia: una minoranza. Dal 13 gennaio la nuova Alitalia effettuerà 99 voli settimanali da Milano e Roma per Parigi. Il che vuol dire che negli orari di punta ci sarà un aereo ogni ora che porterà i passeggeri italiani all’aeroporto Charles De Gaulle per “consegnarli” ai voli intercontinentali di Air France. Con un investimento in Cai di 350 milioni euro, Air France ne diventa il maggior azionista. In grado quindi di decidere gli indirizzi strategici della compagnia e di acquisire in pochi anni l’effettiva proprietà di Alitalia.
Svendità. Berlusconi e il suo governo hanno svenduto Alitalia a Cai, cioè a un gruppo di imprenditori in evidente conflitto di interessi. Per proteggere questa società è stata cambiata la normativa antitrust in modo che alla nuova Alitalia venisse garantito per tre anni il monopolio sulla tratta Milano-Roma a tutto danno dei passeggeri-consumatori.
Stato. Lo Stato, cioè noi, si sobbarca tutti gli oneri dell’operazione. 4 miliardi di debiti di Alitalia sulle spalle degli italiani e un costo sociale rappresentato da quasi 8 mila posti di lavoro persi.
E Malpensa? Ridimensionato drasticamente con soli 3 voli intercontinentali. Sparirà Alitalia Cargo, mettendo a rischio oltre mille posti di lavoro e le imprese lombarde costrette a trasportare le loro merci su gomma fino ad Amsterdam per spedirle poi con Klm.
Un grande risultato, non c’è che dire.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Fra l'altro, cito da Macchianera, Carletto Darwin:
Dice l’esponente della Casa delle Libertà nonchè sindaco di Milano, Frau Letizia Moratti, che l’operazione simpatia fatta dal Berlusca per far nascere la CAI costa 3-4 miliardi di debiti accollati al contribuente (cioè a te che leggi).

Aggiungiamoci poi sopra la differenza tra quello che avrebbe pagato Air France con l’accordo su cui lavorava Prodi (1 miliardo) e quello su cui si sta discutendo (250 milioni), e stiamo abbondantemente a 4 miliardi di Euro.

Insomma, 70 Euro a testa vi costa questa genialata, se siete in quattro in famiglia vi hanno barbato 280 euro.