Per farvi capire cosa sta succedendo al nostro territorio, vi racconto questo episodio capitatomi qualche giorno fa durante un giro per la campagna di Chiari.
Ero in compagnia del Consigliere Comunale Federico Lorini e stavamo facendo qualche ripresa ai cantieri della Tav e della BreBeMi.
Davanti a una cascina, posta a non più di venti metri da un cantiere, stava seduto un uomo sulla settantina e vicino a lui giocava una bambina, forse la nipote. Quest’uomo sembrava stranito, come gli fosse letteralmente caduto il mondo addosso. Poichè Lorini lo conosceva, si misero a parlare del più e del meno. Dove ora passano i tracciati delle due grandi infrastrutture prima c’era la sua campagna. “Prima c’era un po’ di verde qui davanti” prese a dire l’uomo “e si riuscivano a vedere anche le montagne là in fondo. Ora di erba non ne è rimasta neanche un po’ e invece delle montagne vedo solo questi mucchi di terra. Pensi che l’altro giorno ero andato a prendere una carriola di terra per riempire qualche vaso, ma il responsabile del cantiere mi ha detto che non potevo toccare niente. Quella terra non mi apparteneva più. Gli ho risposto che quella terra io l’ho lavorata sino a ieri, era mia e ancora non mi è stato pagato tutto l’indennizzo. Mi ha detto che se avevo qualche rimostranza da fare dovevo andare dai capi, a Treviglio. Capisce? Per una carriola di terra, della mia terra, dovrei andare a chiedere il permesso ai capi, a Treviglio”. Una carriola di terra!
Erano impresse ancora nella mia mente le terribili immagini filmate qualche giorno prima a qualche centinaia di metri da lì, in via Sandella, dove due potentissime ruspe cavano migliaia di tonnellate di terra e di ghiaia ogni giorno, per caricarla su decine e decine di camion e portarla via da qualche parte. Quante carriole di terra possono essere contenute in una pala meccanica? Tante, visto che bastano due “palate” per riempire un camion. E a chi hanno chiesto il permesso questi signori, questi capi che stanno a Treviglio, per cavare la nostra terra in questo modo così brutale? Nessuno di noi è stato interpellato e tutto è stato fatto a tavolino o in trattative riservate.
Quelli che ci dovevano rappresentare, Sindaco in testa, non solo non hanno fatto niente per difendere i nostri interessi, ma hanno permesso, con le loro decisioni aberranti, lo sventramento ulteriore del nostro territorio. Sì, forse questo sfregio non poteva essere evitato visto che le due infrastrutture da qualche parte dovevano passare, ma Chiari che fra tutti i comuni fra Milano e Brescia è quello che sopporta l’impatto sul territorio più pesante, non aveva certo bisogno di due mega aree di servizio di 200mila mq volute fortissimamente dal nostro Sindaco. Non solo. L’assurda idea di porre queste aree a una profondità di oltre cinque metri dal piano campagna, per limitarne, dicono, l’impatto visivo, ha generato una cava impressionante di oltre 1 milione e mezzo di mc (si è scavato sin oltre 10 metri), una specie di girone infernale per il nostro territorio, ma una ricca opportunità per qualcuno. E non è tutto. In corrispondenza della via Olmi, forse dove verrà relizzata la barriera d’ingresso, il terreno è stato sbancato per qualche centinaio di metri, determinando anche qui una cava abbastanza importante di qualche centinaia di migliaia di mc .
E poi ci vengono a dire che è stato scavato solo il 25% di quanto ipotizzato dal decennale Piano Cave del 2005? E chi è che calcola la cave surrettizie non autorizzate? Chi è che controlla che i lavori vengano fatti secondo le previste autorizzazioni? A Chiari, i nostri Amministratori mandano in loco i tecnici comunali a ispezionare o preferiscono voltarsi dall’altra parte, accontentandosi delle briciole (vedi tangenziale nord) e delle pacche sulle spalle ricevute dai dirigenti della BreBeMi? A noi sembra che non solo non ci sia la dovuta vigilanza sul territorio per evitare abusi, ma si sono posti in essere progetti che quel territorio lo stanno stravolgendo.
Si è incominciato con il Polo Logistico e con il Polo del Produrre: 350 mila mq di terreno fertile rubato all’agricoltura, per permettere un insediamento che creerà molto inquinamento ma scarsi ritorni economici e occupazionali. Anche qui, guarda caso si è realizzata surrettiziamente una cava di 400 mila mc il cui unico scopo è stato quello di far fare gli affari a qualcuno. Per non parlare delle mediazioni sui terreni e quant’altro.
Si è proseguito con le due aree di servizio di via Sandella e la realizzazione di una grande cava di 1 milione e 500 mila mc. , senza tener conto di quella in via Olmi. Come detto un girone infernale che abbiamo ampiamente documentato in due recenti video pubblicati su questo blog (vedi qui) e (qui).
Grazie all’iniziativa di qualche “santo in terra”, si ha intenzione di realizzare un’altra cava di circa 800 mila mc. sui terreni della Fondazione Morcelliana dalle parti di Bosco Levato.
Come si vede progetti milionari che nulla portano alla nostra città, ma riescono a tramutare le pietre in oro come faceva Re Mida.
Qualcuno un giorno voleva svegliare la nostra città dal suo lungo torpore, ma si deve essere convinto abbastanza in fretta che forse sarebbe stato meglio lasciarla nel sonno dell’incoscienza.
E cosi, mentre Chiari dorme beatamente, avide mani di “lobbies” affaristiche denudano il suo territorio e lo stuprano brutalmente.
(Chiari Blog - http://chiarilog.blogspot.com/)