mercoledì 19 giugno 2024

LA POLITICA DEL RISENTIMENTO

Quando si usano tante parole per spiegare un concetto semplice, significa che: o non si è completamente convinti di quanto si cerca di dire o pur essendo convinti si prova un certo imbarazzo a dirlo esplicitamente e quindi ci si nasconde dietro una cortina fumogena di parole altisonanti.

Logo Partito Democratico di Chiari


È quello che sta capitando al PD clarense e il concetto è: 

- Codoni e Zotti sono la stessa cosa. 

Non solo, rappresentano due destre entrambe negative per i destini della nostra città, per cui al ballottaggio non diamo indicazione di voto. Ogni elettore faccia la sua scelta in tutta libertà.

Che poi la vittoria di uno, in questo caso Zotti, consenta al PD di portare in Consiglio Comunale un suo rappresentante, fatto che non accadrebbe se vincesse Codoni, è cosa che potrebbe avere molta rilevanza non solo ai fini politici, ma anche e soprattutto ai fini delle dinamiche interne di partito.


Risulta chiaro a tutti che l’atteggiamento di chiusura nei confronti della parte con cui si è governato per dieci anni, costituisce senza ombra di dubbio un errore di cui solo ora si stanno valutando le conseguenze. 

Avere scritto troppo affrettatamente: “Per coerenza staremo dove gli elettori ci hanno detto di stare e quindi all'opposizione. Ognuno, come sempre, si piglia le proprie responsabilità dall'inizio alla fine”, non solo è una dichiarazione di rinuncia a fare politica, ma è anche un atteggiamento suicida, perché il PD, secondo partito a Chiari alle elezioni europee, rischia di sparire dalla scena istituzionale clarense, dopo dieci anni di seria e costruttiva opposizione alle giunte Mazzatorta e dopo dieci anni di buon governo della città assieme a quelli che ora sono diventati i veri nemici da combattere.


Questo partito oggi si trova spaesato. Attratto dal desiderio di rimanere l’architrave della politica clarense, si rende ora conto di quanto pesi la sua emarginazione. I giochi si faranno altrove e se si vuole ancora incidere, allora bisogna in qualche modo far pesare il proprio voto.


Ne sono coscienti quelli della destra che per bocca di Campodonico suonano la tromba del voto utile, quello che facendo vincere Zotti consentirebbe a un rappresentante del PD di essere presente in Consiglio Comunale. Se si deve scegliere tra due destre, vi conviene scegliere la nostra che un qualche vantaggio ve lo porta. Che poi fa la pari con quanto confidatomi da un alto rappresentante del PD, non in camera caritatis, ma davanti al suo candidato e a un’altra persona lì presente: “Meglio Zotti, almeno so con chi ho a che fare”.


Com’è mai possibile perdere in questo modo il lume della ragione? Se ci si fa guidare dal risentimento si rischia di perdere la capacità di valutare compiutamente le dinamiche politiche e il valore delle persone. 

Eppure, si è andati oltre il risentimento e oggi si dichiara che a Codoni si preferisce Zotti, pur sapendo che egli  rappresenta un danno per la nostra città, per il semplice fatto che l’abbiamo visto all’opera quando si affossavano le antiche Fondazioni clarensi, quando si spendevano vagonate di milioni in un numero incredibile di rotonde tutte rifatte, quando la Città ha avuto una perdita secca per quel progetto fallimentare del Polo della Cultura, per le voragini lasciate in via Sandella, per l’inutile aeroplanino poliziotto o per il distaccamento di polizia locale, per la devastazione del nostro territorio.

Come si fa a definire di destra due formazioni civiche che hanno al proprio interno molti giovani animati da vera passione politica e dal desiderio di lavorare per la propria città con disciplina e onore? Due formazioni il cui programma è di stampo progressista, privo di ideologismi e tutto teso a migliorare il benessere dei cittadini di Chiari?

Possiamo solo sperare che gli elettori siano più saggi dei partiti che li rappresentano.

Nessun commento: