La campagna elettorale volge al termine e tra due giorni tutto sarà finito. Tutto? Forse no. Molto probabilmente ci sarà una coda che determinerà chi effettivamente ha le carte giuste per diventare il Sindaco della nostra città.
Chiari - Il Municipio |
Questa prima parte però è decisiva. I candidati che si batteranno fino all’ultimo voto sono tre: Zotti, Codoni, Salogni. Tutte e tre hanno chance di vittoria; ma il modo in cui si chiuderà il primo turno, determinerà in buona parte l’esito del secondo. Se uno dei tre candidati dovesse vincere con un buon margine sugli altri due, sicuramente ha buone probabilità di portare a casa la partita. Se ciò non dovesse accadere, allora si aprirà un gioco molto delicato, dove a spuntarla sarà chi sa fare politica. Perché la politica non è solo fare belle proposte o azzeccare lo slogan giusto, politica è anche capacità di lasciarsi dietro le tossine di una campagna elettorale vissuta pericolosamente, specialmente negli ultimi giorni, e guardare la realtà con occhi distaccati.
Dopo il 9 giugno inizia un’altra partita, del tutto diversa dalla prima.
Finita l’euforia per la vittoria conseguita, i due competitor e le loro squadre, dovranno mantenere nervi saldi e un forte autocontrollo. Come si suol dire: “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”.
E duro non vuol dire essere intransigente, o farsi governare dal risentimento. Duro vuol dire avere tenacia, pazienza, avere capacità di ritessere rapporti deteriorati. Potrebbe anche voler dire essere generosi. Perché chi vince non prende tutto se vuole veramente governare.
Non sarà facile gestire il secondo tempo. Gli attori principali saranno due, ma gli altri interpreti diventeranno decisivi.
Spero riesca a prevalere il senso di responsabilità verso la Città. Non sarà facile, ma neppure impossibile. La politica non è forse l’arte del possibile?
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