Se in poco meno di un mese a Chiari si sente l’esigenza di organizzare tre iniziative sul Commercio, significa che la crisi di questo settore, vitale per la nostra città, è arrivata a un punto veramente critico.
D’altra parte non poteva essere diversamente. La crisi morde e le prime a risentirne sono le famiglie.
La riduzione del loro potere d’acquisto sta creando seri problemi al settore del commercio, in particolare a quello della piccola distribuzione.
Chiari non è esente da questi fenomeni e anche qui, come altrove, i commercianti stringono i denti, in attesa di tempi migliori.
Chiari - Centro storico |
Qui però, oltre alla crisi che interviene indiscriminatamente, assistiamo a comportamenti dell’Amministrazione Comunale a dir poco contraddittori. Da una parte si organizzano eventi di un certo interesse per dare vitalità al Centro Storico, dall’altra si sono assunte e si assumono decisioni che hanno costituito e costituiscono per gli esercenti una vera e propria mazzata.
Lo spostamento del Mercato in viale Cadeo non solo ha decretato una sorta di desertificazione del centro, ma ha creato un vulnus a una tradizione che si tramandava da centinaia di anni. Questo comportamento è ancor meno comprensibile se si tiene conto che la decisione è stata presa da un partito (la Lega) che a ogni pie’ sospinto dice di voler tutetale le tradizioni della nostra terra. Ma il mercato in centro non era una delle più belle tradizioni della nostra città? Perchè allora perseverare in questa scelta assurda e sciagurata?
Esistono poi altre questioni che bisogna risolvere al più presto. L’organizzazione dei parcheggi in centro, con sosta breve a disco orario e tariffe agevolate di parcheggio ai commercianti in zone a ridosso del centro.
Un’altra questione è la grande distribuzione che sta ammazzando il commercio al dettaglio. La Lega, durante la campagna elettorale per le comunali, si è fatta vanto di non aver autorizzato alcun Centro Commerciale. Sembra che poi si sia pentita e l’attuale Amministrazione ha permesso la costruzione di un Supermercato Conad vicino al Cimitero. Occorre dire basta ad altri centri commerciali nella nostra città. Ammesso e non concesso che il cosiddetto Polo della Cultura fosse organizzato solo a fini culturali e non commerciali, rimane ancora il progetto del recupero della cava di via Roccafranca, dove è previsto un Centro Commerciale di 42mila mq. Almeno quello si eviti di realizzarlo.
Domani l’Amministrazione Comunale incontrerà i commercianti. Speriamo sia un incontro positivo e che i nostri amministratori sappiano ascoltare la voce di tanti operatori che rendono vivo e operoso con il loro lavoro il nostro bellissimo Centro Storico.
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