mercoledì 19 maggio 2010

Inquinamento: un problema complesso, ma reale

Il Consigliere Comunale del PD
Ing. Federico Lorini
Alcuni anonimi che lasciano i loro commenti su questo Blog, mi richiamano alla mente il nostro Sindaco che in campagna elettorale gridava con voce stridula “bugie…bugie..” e mi dava pubblicamente del “falso”. I fatti hanno poi da soli ristabilito la verità delle cose - vedi Polo della Cultura, debito pubblico, qualità delle rotonde , entità degli incarichi professionali ecc.
Si distribuiscono con faciloneria e spudoratezza titoli di falsità ad altri o per ignoranza oppure scientemente, sapendo di mentire.
Perchè sarebbe falso Max Laudadio se nessuna Autorità competente ha certificato il “ causante” l’inquinamento del terreno dei Signori Salvi – Caffi?
L’inquinamento c’è, è ampiamente documentato da periti incaricati dai proprietari e anche da ARPA. Il problema portato alla ribalta da Striscia è proprio questo: perché i signori Salvi devono sobbarcarsi il costo esorbitante della bonifica, visto che l’inquinamento è arrivato con le diverse esondazioni del canale Brioni e che hanno il divieto da parte di ASL di allevare animali da cortile e di coltivare ortaggi? Nel 2004 la ditta consulente in tema ambientale per il comune aveva certificato che tracce di olio uguale a quello riversato sul terreno dei Salvi per la tracimazione del fosso si rilevavano ai bordi del canale solo a partire dall’immissione dello scarico Gnutti nel fosso Brioni e non c’erano tracce a monte. Dopo quella relazione la ditta consulente fu licenziata dal Comune e sostituita da altri…
E’ comunque vero che è difficile dimostrare con certezza se l’inquinamento nasce da un certo punto in poi del corso d’acqua o non provenga invece da monte.
Proprio per questo la legge è rigorosa nella definizione di “Scarico
scarico: qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuita` il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione. (art. 2, comma 5, D.Lgs. n. 4/2008).
La ditta è autorizzata a scaricare in roggia Castrina o nel Baioncello – ramo della Seriola Vecchia (Curva dell’ex Consorzio Agrario). Dovrebbe esserci quindi una condotta diretta, chiusa, esclusiva, senza altre immissioni, che dallo stabilimento porta le acque reflue depurate nel corpo idrico superficiale (Castrina o Baioncello).
Invece viene utilizzato impropriamente un canale di irrigazione con tante diramazioni e paratie che restano aperte e chiuse casualmente, per cui oltre a non poter individuare con precisione le responsabilità per la presenza di eventuali inquinanti, non si sa dove va a finire lo scarico (in via Rivolta, in Trenzana, su terreni privati?).
Mercoledì 5 maggio ad esempio, dopo un forte temporale tali acque che defluivano in grande quantità, non finivano in roggia Castrina ma passavano oltre, scavalcandola con il ponte canale e andavano a riversarsi sull’area a verde pubblico a fianco della nuova sede dei Vigili del Fuoco, perché in quel punto il canale di irrigazione era ostruito da due chiuse.
E pensare che per scaricare correttamente in roggia Castrina, basterebbe prolungare di 10 m la condotta che già arriva al Baioncello sulla curva dell’ex Consorzio Agrario.
Basterebbe mettere un tubo lungo dieci metri sotto la ex Statale 11 e sbucare in Castrina.
Perché sarebbe falsa ChiariAmbiente se due dei suoi esposti alla Procura della Repubblica sarebbero stati archiviati?
A Chiariambiente, interpellato il proprio legale, non risulta nulla di tutto ciò: anzi risulta che il fascicolo è ancora assolutamente aperto anche per una terza recente integrazione ai precedenti esposti.
Inviterei a leggersi gli esposti e a spiegarci poi cosa c’è di “falso” nelle cose sulle quali si chiede di indagare alla Procura..
Riporto per comodità il quarto dei sei quesiti posti da ChiariAmbiente al Procuratore, perché proprio inerente all’argomento acque di scarico:
…. Chiede che
4 Venga accertato se in ordine ai fatti sopra elencati siano ravvisabili il mancato rispetto delle seguenti Autorizzazioni rilasciate dai competenti organi della Pubblica Amministrazione:
- Delibera della Regione Lombardia n° VI/01975 del 5 settembre 1995 ( in particolare per quanto riguarda le emissioni diffuse e la misura della quantità di inquinanti emessa);
- Atto Dirigenziale della Provincia di Brescia del 18 marzo 2004, relativo allo scarico idrico nella Seriola Vecchia e nella Roggia Castrina ( in particolare per il superamento del volume annuo autorizzato e per lo sversamento dello scarico nei canali di irrigazione agricola)…….
Striscia peraltro su questo punto dell’archiviazione degli esposti non ha detto nulla: è stato il Sindaco a sollevare la questione nel tentativo vano di dimostrare l’assenza di ogni problema ambientale a Chiari.
Al di là del fatto che la Procura riscontri o meno delle inadempienze o ipotesi di reato a carico di qualcuno, resta incontrovertibile che problemi ambientali specifici a Chiari ci sono.
Negare questo sì che è scientemente falso.
Piuttosto che continuare a negare l’evidenza, sarebbe ora che chi ha la responsabilità della salute pubblica si decidesse una volta per tutte ad occuparsi seriamente della questione, lasciando da parte superficiali semplificazioni e false rassicurazioni. Il tema è complesso e proprio per questo va affrontato con serietà, competenza, trasparenza , onestà e lealtà da parte di tutti.
Vedere nemici ovunque o dare la caccia a streghe inesistenti serve solo ad affrontare problemi complessi con l’arma del pregiudizio.

Ing. Federico Lorini

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Federico. Chiari dovrebbe farti un monumento.
Raffaele Albertini

Anonimo ha detto...

Approfitto dello spazio per invitare tutti i lettori a firmare il nostro appello contro l'inquinamento a Chiari.
Trovate tutto a questo link:
http://www.petizionionline.it/petizione/contro-linquinamento-a-chiari/1279

Anonimo ha detto...

Sig. Consigliere Lorini le pongo una semplice domanda: quando lei era assessore all'ambiente perchè non ha fatto mettere i 10 m di tubo?
Grazie.

Anonimo ha detto...

Senza voler difendere questo o quello ma, ammesso che il canale fosse ostruito il 5 maggio, Lei ha un'idea di cosa è caduto dal cielo in pochissimo tempo. Personalmente quella sera ho dovuto spostarmi da Chiari. Per chilometri e chilometri i campi sembravano una risaia tanta era l'acqua piovuta o ... forse anche lì era acqua della Gnutti?

Anonimo ha detto...

Ing. Lorini, Lei parla di problemi ambientali specifici di Chiari. L'ASL, basta leggere i documento che avete sul Vs. sito, nella sua relazione del 2008 denota che non vi è un'asposizione della popolazione clarense superiore allo standard delle altre città. Polli, conigli, latte non presentano contaminazioni alcune. Le urine dei cittadini non presentano valori fuori norma rispetto a specifici inquinanti. Chiariambiente ignorando queste cose manda un suo rappresentante in TV a dire che il problema sono lo scarso numero di ortaggi analizzati in prossimità dell'azienda. Peraltro anche gli ortaggi non hanno dato risultati significativi. Ma mi faccia il piacere. Chiari è semplicemente come Rovato, Cologne, Coccaglio, Palazzolo, Castrezzato, ecc. solamente che in questi paesi non c'è nessuno che fa fare le analisi agli Enti e con i soldi pubblici.
Saluti, Mario.

Anonimo ha detto...

Proporrei una bella statua in mezzo ad una rotonda.
Ridicoli!!!

Anonimo ha detto...

Concordo con il sig. Mario. Perchè non paga Chiariambiente tutti i controlli che chiede vengano fatti dagli Enti? A me non sta bene di finanziare le paturnie di questi qui!
Simona.

Anonimo ha detto...

... ma che scrivete ? è tutto falso ! non è vero che Chiari è inquinata ! non ci sono odori nè fumi di alcun genere ... le presunte bonifiche fatte nelle scuole pubbliche sono state fatte solo per far girare l'economia ... viviamo nella più ridente cittadina della provincia di brescia, lo dice anche panorama ! rotonde belle, fruibili e comode che sono sicure e hanno eliminato ogni coda ... e quindi traffico ... io tutte le mattine mi alzo alle 7 e alle 8 quando esco di casa non trovo mai alcuna coda tutto fila liscio ... come l'olio. Non mi distruba nemmeno il cantiere di quelli di cantù che occupa metà statale.
evviva evviva evviva
quindi di che vi lamentate, va tutto bene?

Anonimo ha detto...

Avrei una domanda per il Consigliere Lorini. Se Lei con certezza afferma di conoscere degli eventi successi il 5 maggio perchè, stando a quanto mi hanno raccontato, solo sabato 14 è andato in compagnia del suo amico Presidente di Chiariambiente a chiamare i Carabinieri?

Anonimo ha detto...

Guardi sig. Mario che anche l'inquinamento dei paesi vicini se venisse scoperto sarebbe colpa della Gnutti. In fondo se andate sul sito di Chiariambiente e leggere nelle controdeduzioni inviate niente di meno che al Presidente della Repubblica, in riferimento all'inquinamento di Brescia e del suo termovalorizzatore, citando le parole di un certo Noviello (primo ricercatore del CNR di Roma), si legge:..."Chiariambiente ritiene che la gran parte della diossina citata da Noviello provenga dalle numerosissime fonderie bresciane (le Trafilerie Gnutti distano SOLO 25 Km da Brescia) e non solo all'inceneritore di Brescia come ha detto Noviello o dalle emissioni della "ex Caffaro" avvenuto in passato."
SENZA PAROLE!!!!!
Gianni.

Anonimo ha detto...

Consigliere Lorini, per favore ci risparmi la demagogia sulla serità, competenza, trasparenza, onestà e lealtà da parte di tutti e non inviti i suoi "avversari" a non usare l'arma del pregiudizio.
Ad esempio la petizione che Lei o il Suo amico delle statue invitate a sottoscrivere le sembra essere onesta, leale e non pregiudiziale. Quanto viene chiesto al punto 4, Lei che mi si dice essere una persona intelligente, sa benissimo che lo trova a Sua disposizione in Comune. Eppure chiede la sospensione dell'autorizzazione, cioè il fermo totale dell'azienda, cioè il suo fallimento. Questo non è onesto, leale e trasparente.

Anonimo ha detto...

Visto quanto ha scritto Gianni mi è venuta la malsana idea di entrare nel sito degli ambientalisti. Chiedo all'associazione perchè nella sezione documenti, categoria "inquinamento dei suoli di Chiari -10-2008" spacciate per relazioni ARPA documenti redatti da un tecnico consulente del Comune? E' la Vs. serietà, trasparenza, o vi siete sbagliati?
In ogni caso perchè dovrei fidarmi di Voi?
Spiacenti ma avete perso almeno un voto: il mio.

Anonimo ha detto...

Per anonimo delle 14.28
Cosa c'entrano le rotonde, le code, il traffico e quelli di Cantù. L'inquinamento della scuola te lo devono scrivere in cirillico per farti capire che non c'entra con la Gnutti? Se ce l'hai con l'amministrazione perchè tiri in ballo quell'azienda.
Scusa ma mi sembri un pò confuso.
Diego.

Anonimo ha detto...

Gli unici che devono essere fermati siete voi e i vostri amici verdi, che in barba ai risultati dei controlli e dei risultati da parte di Asl e Arpa, andate avanti con la politica del terrore ambientale. bravi. la petizione la firmerei subito per fermarvi! COME POTETE VEDERE GLI STRUZZI SONO UN PO' PIU' DI QUELLO CHE PENSATE. COME MAI?

Anonimo ha detto...

Lealissimo mostrare l'incendio di una ruspa come l'ennesimo atto di barbaria della Gnutti con tanto di foto e titolo ad effetto IN PRIMA PAGINA DEL SITO! NON date lezioni di correttezza non sono stupido.

Anonimo ha detto...

Caro Federico,
come sempre, chi prova a dire la verità ha la "vita difficile". Oggi, per fortuna, va meglio di una volta e tu non rischi il rogo o il confino (almeno per ora). Anche il grillo parlante di Pinocchio ci ricorda che la verità dà fastidio...Ho notato che la tribù dei "negazionisti" prolifera anche a Chiari. Invidiosi dei negazionisti altrui, quelli dell'evoluzionismo, dell'olocausto e non ultimo del "global warming", ora possiamo vantare la nostra clarensità con i negazionisti nostrani che negano che a Chiari ci sia un problema ambientale!
E' un fenomeno, il negazionismo in generale, degno di studio sul comportamento. A parte la fitta schiera dei ruffiani, dei quaquaraqua, degli stolti, degli ignavi, dei venduti e di quelli in malefede per motivi a noi sconosciuti, temo esista anche qualche timorato che non vuole scoprire che il "re è nudo".
Ci studierò sopra comunque. Nel frattempo cerchiamo di ottenere dai negazionisti dati concreti -se mai ce ne fossero- su cui discutere: il blog non è il posto migliore e sarebbe bello uscire allo scoperto, organizzando un dibattito pubblico dove confrontarsi civilmente. Tutti, negazionisti compresi, dovremmo condividerne l'obiettivo: lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato (la frase è di Baden Powell...).

Anonimo ha detto...

Noi di ChiariAmbiente possiamo anche sbagliare. Non c'è dubbio. Non siamo illuminati ma siamo solo persone che hanno a cuore il destino dei propri figli e della propria città. Ci siamo messi con tutta la volontà possibile e le competenze che abbiamo a studiare quali possibili cause possono generare inquinamento dagli impianti della Gnutti. Ricordo solo un piccolo episodio: la prima volta che siamo andati in conferenza dei servizi l'Ing Gnutti ha detto chiaramente che dai suoi impianti NON era possibile uscisse diossina. Penso fosse sincero veramente. Allora ARPA ha messo un valore da non superare pari a 0,5 nanogrammi di emissioni massime (tanto non le emettete quindi che problema c'è ?).
Infatti come tutti ricorderanno la prima volta che le hanno misurate erano fuori limite di 14 volte !
Quindi non solo le producevano ma anche in quantità industriale. Se non ci fossimo stati noi in conferenza dei servizi nessuno avrebbe sollevato il problema. La domanda è: quante diossine sono quindi fuoriuscite dagli impianti negli ultimi 50 anni ? Ed è inutile dire che la colpa era dei vecchi amministratori che non hanno fatto nulla perchè questi studi sono troppo recenti per incolparli. Appena noi siamo venuti a conoscenza dei dati e degli studi siamo subito andati dal Sindaco e dell'Ass. Ghilardi a dirglielo. Ma abbiamo trovato un muro di gomma ed un atteggiamento di chiusura aprioristico e molto ottuso.
Se qualcuno di questi anonimi commentari venisse Lunedì 24 maggio ore 20:30 alle ACLI alla nostra riunione potremo veramente confrontarci su tutte le questioni e, se abbiamo sbagliato noi, ammetteremmo la colpa.
Appena abbiamo saputo che il fumo proveniva da una ruspa incendiata abbiamo subito tolto le immagini dal sito di ChiariAmbiente. Tanto per dimostrare come sempre la nostra buona fede.
Raffaele Albertini

Anonimo ha detto...

Sul tema diossine e sulla quantità industriale evidentemente sta prendendo un bel granchio visto che nei terreni di Chiari non sono state trovate se non in un solo campione tutto da decifrare anche quello.
Ricordo poi al Sig AlBertini che fino a poco più di un anno fa per tutti gli impianti AIA il limite era di 20000 volte superiore. Tale limite attualmente è ancora valido per tutti gli impianti non soggetti ad AIA.
Non vuol essere una polemica la mia ma solo una precisazione. DA cittadino prendo atto che sul Vs. sito è stata tolta l'immagine del fumo dell'incendio alla ruspa. Purtroppo su altri siti è ripreso ed assocuiato ad una sequela di panzane che nulla hanno a che fare con l'evento e associate al Vs Presidente Ramera. (leggasi Brescia Point!)
Saluti cordiali.

Anonimo ha detto...

Ho scritto a BresciaPoint perchè oltretutto vi sono moltissime imprecisioni (non esiste da 10 anni ma da 6).
Sul limite delle diossine è evidente che non si può dare un limite al termovalorizzatore di 0,5 nanogrammi e poi darne uno 20.000 volte superiore al più grande impianto di fusione per ottone del mondo che oltretutto ha la ciminiera a 250 metri dal centro storico di una cittadina. Anche la mia non è polemica ma solo una piccola precisazione. E' chiaro che per le ditte non soggette ad AIA le emissioni sono così "ridicole" che non vale la pena normarle. Sul fatto poi che non vi siano stati riscontri con analisi è perchè le analisi non sono proprio state fatte seriamente.
Comunque qui è il punto.
Raffaele Albertini

Anonimo ha detto...

Egr. sig. Albertini,
precisazione per precisazione, riguardo alle emissioni "ridicole", le faccio un'esempio: partiamo dal presupposto di considerare due impianti per la produzione dello stesso medesimo materiale. Uno dei due supera la soglia produttiva e rientra in AIA, l'altro no. Il primo ha un camino da 1.000.000 di Nmc/ora e deve rispettare il limite di 0,5 nanogrammi/Nmc. Il secondo ha un camino da 10.000 Nmc/ora e deve rispettare il limite di 0,01 milligrammi/ora. Lo stabilimento A al massimo emette 1.000.000 x 0.5= 500.000 nanogrammi/ora cioè 0,5 milligrammi/ora. Lo stabilimento B emette al massimo 10.000x0.01= 100 milligrammi/ora. Lo stabilimento ridicolo emette 200 volte più del grande. E dalle ns. parti di stab. ridicoli ce ne sono tanti di grandi molto pochi.
Cordiali saluti.
Alex

Anonimo ha detto...

Caro sig. Alex.
Potrebbe farmi un elenco delle aziende o stabilimenti piccoli, che secondo lei a Chiari emettono gli stessi inquinanti più volte citati in questo blog. Perchè a me di ciminiere "fuma fuma" a Chiari non mi sembra di vederne tante.
Grazie Tragicomico

Anonimo ha detto...

Egregio Sig. Alex,
il punto è comunque questo. Non si può pretendere di inquinare perchè anche gli altri lo fanno. Casomai bisogna pretendere che anche i più piccoli abbiano una normativa più stringente questo si. Ma come dice il tragicomico qui sopra, a Chiari abbiamo solo la Gnutti con un impianto di questo tipo. La nostra associazione si sta federando con altre associazioni sul territorio bresciano ed ora avremo anche LegaAmbiente a nostro supporto. Perchè sicuramente il problema non riguarda solo la Gnutti ma tutta la provincia perchè le Diossine purtroppo viaggiano nell'aria mentre i metalli pesanti fanno molta meno strada (per questo vi devono essere due sistemi diversi di misurazione).
Non ho visto nessuno di lor signori Lunedì sera alla riunione. Si vede proprio che vi interessa la questione. Complimenti !
Raffaele Albertini

Anonimo ha detto...

Evidentemente il nome "ciminiere fuma-fuma" è il suo lato comico, quello tragico è che si ostina a non capire. Non serve un elenco con i nomi di Tizio e Caio. Inquinanti come diossine, COV, metalli, IPA, ecc. possono liberarsi in tantissime attività. Addirittura alcuni di essi anche dal caminetto di casa sua o del suo vicino. La mia osservazione era fatta per ampliare gli orizzonti e non fermarci sempre e solo a guardare il proprio orticello. Dimenticavo che dalle automobili si sprigiona benzene che per dirla come qualcuno è un "potente cancerogeno"!
Al sig. Albertini una nota di merito per aver capito il ragionamento per la quale la legge va rivista anche per i piccoli. Per il resto Chiariambiente può associarsi con chi vuole è l'impostazione che è sbagliata, ragionare per stereotipi e per partito preso, negando anche quando l'evidenza dei fatti dice il contrario, non attira certo nuovi discepoli alla Vs. causa.
Cordiali saluti. Alex.

Anonimo ha detto...

Dai che in fondo la gnutti vi ha dato da mangiare fino a oggi. avete sempre chiuso un occhio su fumi e sostanze varie sprigionate in cambio di un salario e lavoro indotto, altrimenti questo problema lo avreste risolto molti anni fa. ve la siete meritata.