lunedì 24 maggio 2010

Loculi e rotonde

Dopo l’intensa e piacevole discussione che c’è stata su questo blog nei giorni scorsi, finalmente ci siamo convinti che l’aria e l’acqua a Chiari sono pure come lo erano all’alba del creato. Rassicurati e felici, ritorniamo volentieri a un nostro best-seller: le rotonde.
Qualcuno di voi avrà già notato che fra le molteplici rotonde ideate da questa fantasiosa Amministrazione ce n’è una che è assolutamente fantastica. Si tratta della rotonda pensata per “agevolare” l’ingresso delle ambulanze al pronto soccorso. La chiamano la “rotonda della morte” per il fatto che nell’affrontarla i pazienti rischiano la vita e con essi anche gli addetti alle ambulanze. Nel realizzare questa rotonda si è deciso di utilizzare l’asfalto al posto del porfido (ma guarda!) e il Comune ha potuto così risparmiare 60 mila euro. Questo è quanto raccontavano i giornali qualche tempo fa. Ora pensate a quanto avrebbe potuto risparmiare l’Amministrazione Comunale se invece di fare tutte le rotonde “in pregiato materiale lapideo” le avesse fatte in asfalto. Una valanga di soldi con i quali forse potevamo mettere a posto le scuole più malandate.
Il fatto poi che siano state fatte in porfido non è senza conseguenze. Avevamo già ipotizzato che i lavori di manutenzione di questi manufatti sarebbero stati molto onerosi e le previsioni si sono puntualmente avverate. Come ampiamente riportato dai giornali locali in questi giorni, alcune di esse già presentano segni evidenti e pericolosi di degrado: buche, avvallamenti, sbrecciamenti, innalzamenti ecc. per cui si rende necessario un intervento urgente di restauro. I soldi per realizzarlo però non ci sono e quindi che fare?
Per risolvere il caso, qualche tempo fa vennero convocate in sala Giunta le menti più lucide esistenti sulla piazza per una intensa sessione di “brainstorming”. Mentre si analizzavano dati, grafici, cause, responsabilità, indirizzi e prospettive, mentre tutti sottoponevano le loro meningi a uno sforzo inaudito, uno dal fondo della sala si alzò e con tono del tutto pacato disse: “Scusate, ma perchè non costruiamo delle tombe?” Tutti si guardarono in faccia sbalorditi credendo che il poverino avesse perso il lume della ragione. Qualcuno addirittura aveva già preso in mano il telefono per chiamare la neurodeliri. “Ma sì, vi dico. Costruiamo delle tombe di famiglia di vari modelli e le vendiamo al migliore offerente. Con l’esperienza che abbiamo maturato in questi anni in materia edilizia, possiamo soddisfare tutte le esigenze. A due, quattro e sei loculi, modello economico, standard e di lusso, piano terra, rialzato e superattico, a loculo semplice, con anti loculo, con cappella di meditazione e preghiera . Con il ricavato mettiamo a posto le rotonde e forse anche il viale Mazzini. Insomma tombe per rotonde”. Tutti rimasero a bocca aperta non sapendo cosa dire. “Beh, che c’è?” fece il tipo “preferite tenervi le più belle rotonde del mondo con anche le buche più belle del mondo o fare come dico io e metterci una pezza?”
Fu così che venne realizzata in quattro e quattr’otto “la prima asta pubblica del caro estinto” con la quale si venderanno confortevoli tombe di famiglia a prezzi di mercato e si assegneranno al migliore offerente. Poichè a quanto si dice in giro c’è molta richiesta (il desiderio di avere una casa di proprietà sembra travalichi i confini del mondo dei vivi) c’è da presumere che l’Amministrazione ci farà un bel guadagno e i nostri rondò potranno finalmente essere messi a posto.
Una raccomandazione però. Quando passerete con la vostra macchina sulle rotonde restaurate, ricordatevi di recitare un “eterno riposo”. Date le circostanze, è il minimo che possiate fare.

4 commenti:

Gaia ha detto...

Ringraziamo che non usino i bolognini rimossi per farne lapidi...

Anonimo ha detto...

Io invece chiedo anche questo: chi è il genio che ha optato per la scelta di rotonde in bolognini anzichè in cemento/asfalto? Alla luce di questi risultati perchè non si dimette? Perchè non si addebitano a queste persone i costi di queste scelte infauste (come dovrebbe essere in ogni "sbaglio" fatto in opere pubbliche, locali o nazionali,destra o sinistra che sia)?
A me sembra che in consiglio siedano parecchi "esperti" del ramo edile, eppure nessuno di questi ha pensato che le rotonde fatte in questa maniera fossero sbagliate? Complimenti per l'esperienza....

Massimiliano Bettoni

Enzo Maragucci ha detto...

Ho letto che ora il Comune presenterà il conto ai costruttori perchè li ritiene responsabili del degrado delle rotonde. Ma chi chiederà il conto al Comune? Pensare di realizzare delle rotonde in porfido in strade a intenso traffico è stata una scelta sconsiderata. Puoi anche fare le cose a regola d’arte, ma se su quei rondò ci passano giornalmente migliaia di automezzi, sarà un po’ difficile che non ne subiscano le conseguenze. Questo era stato detto e ridetto, ma questi uomini del fare hanno, tra le tante virtù anche quella di non ascoltare i giusti consigli. Per cui avvieranno una serie di procedimenti giudiziari che, ve lo anticipo, saranno tutti persi. Così oltre ai soldi delle riparazioni delle rotonde ci toccherà pagare anche le parcelle degli avvocati.

Anonimo ha detto...

Questo anche perchè in Italia non bisogna mai anticipare i soldi alle imprese in cambio di contratti di manutenzione. Infatti l'impresa è soggetta a fallimento (sopratutto ora con la crisi) e quindi potrebbe non onorare quanto in contratto. Questa è stata la cosa più stupida di tutto l'appalto. Se si fossero tenuti i soldi ora potevano cercare altra ditta per la riparazione. Se volevano tutelarsi allora potevano, con quei soldi, sottoscrivere una bella polizza assicurativa.
Ma qui gli errori non sono più politici ma di responsabilità dirigenziale. Sarebbe ora che qualche testa salti...