Qualcuno giustamente chiede: “Ma a Treviglio e Palazzolo da quando è in servizio il "cane poliziotto", ci sono dei dati sugli interventi effettuati (numero uscite, postazioni controllate, arresti eseguiti ...) ?”.
Risposta: nessuna risposta.
Il signor Sindaco e i suoi fedeli plaudenti, oppositori responsabili compresi, non hanno risposte. E non hanno risposte per il semplice motivo che per loro non è tanto importante conoscere il risultato di una certa iniziativa, ma l’iniziativa in sé.
Questo è il motivo fondamentale per cui questo Paese va a catafascio. Si fanno cose non per risolvere problemi, ma per fare teatro, per avere un consenso immediato, un like, l’applauso dei supporter.
|
Cani antidroga |
In Italia, ogni anno si spendono 15,5 miliardi di euro per comprare droghe di vario tipo. Più di 15 miliardi che vanno dritti dritti negli scoli fognari. 15 miliardi rappresentano una mezza manovra finanziaria, una cifra enorme. A questo bisogna aggiungere i costi a livello sanitario connessi all’uso continuativo di narcotici, i danni derivanti da incidenti stradali causati da persone che guidano sotto l’effetto di droghe, i decessi per abuso di sostanze stupefacenti, i danni derivanti da reati connessi all’uso di queste sostanze (furti in particolare).
Ora moltiplicate questa cifra a livello mondiale e vedrete che affare colossale è il narcotraffico. Qualcosa che nessuno di noi penso possa riuscire minimamente a immaginare. Sono soldi che assieme a tutte le altre attività illecite entrano nel circuito economico e lo alterano, lo distorcono, lo stravolgono. A capo di questo commercio ci sono le mafie più potenti del mondo, alcune delle quali sono italiane, ‘Ndrangheta in primis. Attraverso la droga si comprano asset economici, uomini politici, governi di interi paesi.
Per combattere questo commercio si sono create, nei principali paesi di smercio, sofisticate organizzazioni di Polizia che ogni anno in tutto il mondo sequestrano tonnellate di droghe, probabilmente una minima parte di quella che effettivamente arriva sul mercato per essere consumata.
La Relazione Annuale del Ministero dell’Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale per i servizi Antidroga, https://antidroga.interno.gov.it/wp-content/uploads/2023/10/Relazione-Annuale-2023-dati-2022.pdf consta di 498 pagine. In essa si può trovare tutto quello che c’è da sapere sul traffico mondiale delle droghe. Un lavoro incessante che nonostante l’impegno delle Forze dell’Ordine preposte, non riesce a ridurre lo smercio e il consumo delle sostanze stupefacenti.
Per Chiari non ci sono dati che ci possano far capire quanta droga si consumi giornalmente. L’unico Comune bresciano monitorato è Montichiari che ha circa 8mila abitanti in più della nostra città. L'analisi effettuata sulle acque reflue urbane di Montichiari, indicano 26 dosi giornaliere di cocaina ogni mille abitanti, dato che porta approssimativamente al numero di 32mila persone che fanno uso quotidiano di cocaina nel Bresciano. Giusto per avere un confronto, a Roma e Milano il dato è di 13,8 dosi ogni 1.000 abitanti, a Napoli 7,7. La cocaina è la sostanza stupefacente più usata dopo la cannabis.
Si stima che 150 chili di cocaina entrino ogni settimana nel territorio di Brescia. Ogni giorno se ne rivendono 10 chili, divisi in 20mila dosi a 80 euro al grammo https://www.giornaledibrescia.it/brescia-e-hinterland/20mila-dosi-al-giorno-e-il-consumo-di-cocaina-nel-bresciano-h253kszf.
Ora, non penso che la cocaina, visti i prezzi che ha, si venda e si consumi normalmente all’angolo della strada o nel parco. Se ciò avviene è per quantità del tutto residuali. È più probabile che i canali di rifornimento siano più riservati e i consumi avvengano nella segretezza delle mura domestiche, nel chiuso degli uffici o in incontri conviviali privati. Insomma tutto dietro cortine di discrezione e decoro com’è giusto che sia visto che la cocaina è la droga del ceto ricco e benestante. I controlli per strada li riserviamo ai poveracci: piccoli spacciatori di erba e loro clienti.
|
Athena il Labrador antidroga |
Che questo sia vero, lo dimostrano le cronache giornalistiche di Treviglio che non parlano di eclatanti sequestri di droga. L’operazione più importante portata a termine in una scuola, ha determinato il sequestro di 21 grammi di erba trovati nello zaino di un ragazzo. Il resto erano abiti contaminati da sostanze stupefacenti. Come dire vado in discoteca e torno a casa con la maglietta che profuma di spinello.
Comunque se anche a Chiari vogliono fare una comparsata con il cane antidroga al guinzaglio, facciano pure. Magari incontrandolo per strada gli faremo una carezza perché Athena è un Labrador dalla faccia simpatica. Ma per carità non venite a raccontarci storie sulla “sicurezza patrimonio di tutti”. La sicurezza è una cosa seria, non ha bisogno di sceneggiate.