lunedì 15 febbraio 2010

Fare la fine dell'aretino Pietro


Esiste un’affinità fra la situazione nazionale e la situazione clarense ed essa traspare da quella politica che decide oltre le norme e il buon senso. Qui come lì è il concetto di sovranità che viene posto al centro della questione. “Io in quanto eletto dal popolo ho il diritto di comandare”. Non è più una funzione pro-tempore al servizio del Paese/città ma una sorta di imperio che non conosce ostacoli e si cruccia per la presenza di organi di garanzia.
Alla fine è la politica che va in crisi. Nonostante la larga maggioranza di cui si dispone, i risultati della cosiddetta “politica del fare” si riducono a ben poca cosa. All’operosità concreta che traduce in realtà giorno per giorno un disegno, si contrappone la politica delle straordinarie realizzazioni, che nelle intenzioni dovrebbero trasformare il paese, ma che nella pratica non cambiano un bel niente e lasciano sul terreno le macerie di progetti faraonici inutili o irrealizzati e il disastro dei conti pubblici dissestati. Rimane l’illusionismo delle parole, buone soltanto a soddisfare un pubblico di parte, la claque, i fedeli osannanti.
Limitandosi a Chiari non c’è chi non veda la disfatta di un disegno. Le cose più importanti che avrebbero dovuto trasformare la città dalle fondamenta sono rimaste tristemente sulla carta o si sono risolte in disastrosi fallimenti.
Nonostante siano già passati 6 anni dall’insediamento di Mazzatorta, il nodo dei poli scolastici è ancora irrisolto e il Sindaco e la Giunta stanno ancora sfogliando la margherita per vedere se sia meglio un polo nord e un polo sud o un polo sud e un polo est. E mentre l’ineffabile assessore Piantoni si diletta col “m’ama non m’ama” le scuole vengono giù a pezzi.
Un altro grandioso progetto è quello della bonifica della cava di via Roccafranca. Il risultato ad oggi è pari a zero. La crisi si è incaricata di far tramontare questa superba speculazione suggerita da quella società che più di altre ha sostenuto il sogno urbanistico di questa giunta.
E che dire del tanto decantato “progetto d’area vasta”? Caduto come una foglia di fico in autunno. Resta il Polo Logistico, un ulteriore sfregio alla nostra campagna che non porterà benefici economici nè tanto meno occupazionali.
La ristrutturazione dell’ex Comune, non ancora finita nonostante il tempo trascorso, è costata una vagonata di soldi e la vendita di quasi tutto il patrimonio comunale. Riusciremo a fare l’inutile Museo della Città per esporre i due scheletri rinvenuti in piazza? Tutto è ancora da vedere. In compenso i lavori procedono a rilento e costituiscono la scusa per non riportare il mercato nella sua sede storica. Risultato? Il Centro Storico sempre più desolato e i commercianti in sofferenza.
Vogliamo parlare di sicurezza? A parte le roboanti parole non sembra, a leggere le cronache cittadine, che la situazione sia granchè migliorata rispetto agli anni precedenti. Certo abbiamo un distaccamento di polizia presso la stazione e un aereo per il controllo del territorio, ma se hanno rappresentato e rappresentano strumenti efficaci di contrasto alla criminalità, lascio a voi decidere.
Il progetto che però rappresenta l’emblema del fallimento di una politica è il cosiddetto Polo della Cultura. Qui l’enfasi edificatoria dell’Amministrazione Comunale aveva raggiunto il massimo e in poco tempo doveva sorgere quello che a molti era sembrato un ecomostro. La politica del fare si era sbarazzata di un cinema-teatro che magari aveva qualche acciacco, ma poteva essere ristrutturato e riqualificato, ma si è anche sbarazzata del progetto Caputo che aveva vinto il concorso. Al suo posto venne imposto un mega progetto presentato dalla società Eleca di Cantù con la quale il Comune firmò nel dicembre 2007 una convenzione capestro. Ora, scoppiata la crisi, sembra che Eleca non abbia più alcuna intenzione di procedere nell’edificazione, nonostante i larghi benefici offerti dall’Amministrazione Comunale. E’ sua ferma intenzione però tenersi in mano i soldi già ricevuti (quanti sono, 1milione e 200mila euro?) e chiedere al Comune altri soldi (quanti, 300-500mila euro?). Qualcosa di incredibile, inaudito! Vedremo fin dove si spingeranno i cosiddetti “uomini del fare”, ma il rischio è quello di restare senza cinema, senza polo, senza soldi.
Fare cioè la fine dell’aretino Pietro che rimase con una mano davanti e l’altra di dietro.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe sapere a quanto ammonta il danno erariale che subisce la città. E chi paga il conto?

Anonimo ha detto...

E chi vuoi che lo paghi? Noi, somari clarensi. L'uomo venuto da Verbania come premio per tutti questi disastri si è aggiudicato un posto in Senato. Vedrete che ci verrà a raccontare che facciamo un affare e dobbiamo essere contenti.

Anonimo ha detto...

Va be è andata come è andata. Ora però chi vuole governare questa città seriamente proponendo un progetto organico e FATTIBILE si faccia avanti perchè se no rimarremo sempre invischiati in questa politica da showman che piace di più di quella seria e silenziosa.
Tutti i comuni sono messi male e le risorse sono strettamente legate agli oneri di urbanizzazione. Quindi chiunque governi dovrà per forza fare i conti con questa realtà. L'unica via è costruire una società pubblica che diventi polmone finanziario del comune sul modello di Brescia che con A2A ripiana sempre i propri conti e riesce ad investire. Noi abbiamo lo stesso inquinamento (anzi di più) ma non ne caviamo niente. Forse si può cambiare ?

Anonimo ha detto...

Cosa vuol dire "è andata come è andata"? Ci dobbiamo rassegnare a un destino cinico e baro. Si spieghi meglio perchè non si è mica capito. E non si è neppure capito l'invito a farsi avanti. Che siamo a teatro? Per il momento a governare ci sta la destra e siamo solo all'inizio del secondo mandato. Vedano un po' come uscire da questo groviglio.

Anonimo ha detto...

Giusto! Bellissimo il commento che mi precede (anonimo delle ore 19:40)!!

Da sempre voi criticate, criticate, infangate ma una proposta seria, concreta, fattibile non la trovo mai!!

Polo Logistico non va bene....cosa fareste?!

Piazza costosa...voi l'avreste lasciata così?!

Rotonde...??!
Gnutti?!

Venghino proposte venghino!

Anonimo ha detto...

Anonimo distratto delle 22.02, un anno fa, in occasione delle elezioni comunali, le proposte sono state pubblicate! Bastava leggerle e da qualche parte si possono ancora recuperare. Comunque due risposte telegrafiche: meglio la campagna dei capannoni del Polo logistico, meglio la vecchia piazza in porfido della fredda pavimentazione cimiteriale di adesso

Anonimo ha detto...

Proposte? Come è stato detto, basta rileggersi i programmi elettorali. Le proposte sono state fatte dall'una e dall'altra parte. Adesso è il tempo che la maggioranza cerchi di attuare le sue. Sino ad oggi non mi pare che ci sia riuscita. Eppure non è che al Sindaco manchino i soldi. In piena campagna elettorale aveva solennemente affermato fra una folla di plaudenti sostenitori che “il prossimo sindaco potrà fare quello che vuole, perchè avrà la possibilità di tirare fuori dal cassetto 25 milioni di euro, pronti per essere spesi”. Bene, siccome quel sindaco è lui, tiri fuori dal cassetto i 25 milioni di euro che diceva di avere e li spenda per opere di pubblica utilità. Se aprendo il cassetto invece non trova niente, siamo autorizzati a dire che egli è un gran bugiardo e che le sue parole valgono meno di niente.

Anonimo ha detto...

Chiaramente c'è su la destra a governare non solo Mazzatorta. Ecco visto che Fini ha giustamente sottolineato che il PDL non deve omologarsi alla Lega, mi aspetto appunto che qualcuno abbia un minimo di orgoglio e dignità politica per mettersi a governare seriamente Chiari. Perchè Mazzatorta ormai il suo scopo l'ha raggiunto ed i cocci rimarranno in mano sopratutto al PDL.
Il primo è appunto quello del polo culturale. Qualcuno del PDL perchè non dice che la responsabilità di questo disastro è di Mazzatorta ? In consiglio comunale l'Ing. Lorini ha lanciato numerosi allarmi circa il contratto capestro firmato con ELECA. Tanto è vero che alla fine qualcuno del PDL all'ultima votazione è uscito dall'aula senza votare (mi pareva fosse proprio il capogruppo del PDL). Quindi si era capito benissimo in che guaio questo Sindaco da strapazzo ci avrebbe cacciato. Nonostante ciò pur di riavere la poltroncina ci si è turati il naso... Credo sia venuto il momento di tirar fuori gli attributi.

Anonimo ha detto...

Credo che invece di abbandonare l'aula, chi ha diritto di parola e voto in consiglio, dovrebbe appunto parlare e votare contro se necessario: certo in politica non ci si muove cosi, ma se c'è dignità e orgoglio lo si dovrebbe fare, altrimenti si è comunque corresponsabili
massimiliano bettoni

Anonimo ha detto...

Questi inutili poli logistici non li vuole nessuno, perchè dovremmo averlo noi qua visto che non ci porta alcun posto di lavoro, ma solo inquinamento e meno terra?
massimiliano bettoni