lunedì 1 febbraio 2010

Seneci: ovvero come scambiare soldi pubblici per soldi privati


Ci sono due cose che proprio non capisco di questa Amministrazione Comunale:
- il bisogno continuo ed insensato di autoelogiarsi,
- il bisogno continuo di denigrare in maniera gratuita e immotivata gli avversari politici, raccontando balle e deformando la realtà dei fatti.
L’ultimo comportamento di questo genere in ordine di tempo lo si può riscontrare nelle affermazioni del vice sindaco Luca Seneci, rilasciate alla rivista “Kilometro sette ”, in occasione della inaugurazione della rotatoria Evaristo Gnutti.
Ecco cosa dice letteralmente il Vice sindaco: "...l’aspetto preminente che ha consentito il compimento dell’infrastruttura riguarda la novità di finanziamento. Dopo il primo tratto ( della tangenziale Ovest), dalla rotatoria SS 11-Urago d’Oglio a Via Pradella, compiuto a spese dei cittadini con l’Amministrazione Facchetti, il secondo tratto completato con il Sindaco Mazzatorta, da Via Pradella a Via Gnutti, è stato quasi interamente finanziato da capitale privato grazie all’applicazione dello standard di qualità urbanistica..."
Questa dichiarazione contiene due grosse menzogne, di cui una puerile e l’altra, a mio giudizio grave e pericolosa.
La menzogna “puerile” rientra tra la azioni subdole di sminuire ciò che altri hanno fatto e realizzato.
E’ bene invece che si sappia che la realizzazione, all’epoca della Giunta Facchetti della maggior parte della tangenziale Ovest è avvenuta, non a spese dei cittadini clarensi come asserito da Seneci, ma grazie ad un finanziamento della Regione Lombardia, di oltre due miliardi di lire a fondo perduto (oltre un milione di euro di oggi), connesso alla realizzazione del secondo stralcio del PIP.
Si tratta di soldi pubblici non gravanti sulle casse comunali e quindi sui cittadini clarensi.
Quindi, se il Vice Sindaco Seneci è di memoria corta, si faccia prescrivere una cura appropriata, evitando nel frattempo di rilasciare dichiarazioni false, tendenziose e facilmente smentibili.
L’altra menzogna grave, riguarda invece il presunto finanziamento con capitale privato delle recenti opere di completamento della tangenziale Ovest.
Trattasi invece di opere realizzate da parte di un privato (la Gnutti appunto) a scomputo di oneri dovuti al Comune. I soldi quindi non sono privati, ma in quanto dovuti al Comune sono pubblici, pubblicissimi.
Sorvoliamo sul fatto che il Comune, incamerando gli oneri, avrebbe potuto indire, per realizzare l’opera, una gara d’appalto sulla quale ottenere sconti sino al 20%.
Quello che più sconcerta in questa vicenda è come possano essere confusi e spacciati per soldi privati, soldi che in realtà, a tutti gli effetti, sono pubblici e dovuti.
C’è da sperare che questi Amministratori non usino lo stesso criterio, cioè di utilizzare e spendere soldi pubblici come se fossero soldi privati, nella gestione corrente del Comune.
Il dubbio ci assale se si pensa all’estrema facilità con cui i nostri Amministratori hanno versato ad Eleca 1milione di euro per il fantomatico Polo della Cultura, ai milioni di euro sperperati in consulenze, ai sei milioni di euro bruciati per l’ex Municipio, ai centomila euro per abbellire la fontana antistante il Comune, alle festose e costosissime iniziative del centenario futurista e ci fermiamo qui per amor di patria.

Il Consigliere Comunale del PD
Federico Lorini

5 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

e per amor di patria ecco alcune delucidazioni in merito al vostro blaterare:

una cosa sono gli oneri dovuti, un'altra è lo standard di qualità aggiuntiva introdotti dalla normativa nel 1999. Questi ultimi comportano investimenti aggiuntivi sul territorio con capitale privato con la seguente incidenza 50 euro per ogni nuovo mq coperto per gli interventi produttivi e 30 euro per ogni mc per quelli residenziali. Uffici e commerciale incidono per 50 euro ogni nuovo mq di slp. Questo apporto di capitale privato è stato chiesto ed ottenuto dall'anno 2005 per tutte le nuove convenzioni urbanistiche, colmando il ritardo accumulato dal Comune di Chiari dal 1999 al 2005 in termini di standard qualitativo. Ancor oggi del resto le idee sulla speciale innovazione urbanistica per alcuni ex amministratori restano alquanto confuse, confondendo questi gli oneri dovuti con standard aggiuntivi.

Per il museo della città spesi ad oggi in lavori sono 2.600.000 euro a fronte delle piazze nuove, degli edifici risanati e consolidati. I sei milioni bruciati li ha fumati prima qualcuno, atteso che piu' della metà sono ancora da spendere per ultimare l'intervento.

La straordinaria festa, con elicottero e mongolfiere, dedicata al futurismo in tre giornate che hanno portato migliaia di partecipanti a Chiari non è costata al comune un solo euro giacchè le spese sono state interamente sostenute dagli sponsor. Quindi meglio il futurismo per ora della restaurazione.

Enzo Maragucci ha detto...

Si precisa che il commento è stato cancellato su specifica richiesta dell'autore.

Anonimo ha detto...

Che lo ringrazia

Anonimo ha detto...

come mai ha deciso di toglierlo ???