lunedì 13 maggio 2024

NON DIRE GATTO

Alcuni, dopo il primo confronto dei candidati, si sono affrettati a dire che ormai la partita era chiusa: al secondo turno sarebbero passati Zotti e Salogni. Motivo? Zotti ha dietro una coalizione forte, Salogni è il bravo ragazzo che parla fluentemente senza leggere. Quindi perché darsi tanto da fare in inutili discussioni?




Siccome io penso che i giochi non siano per nulla chiusi, e che sottovalutare l’avversario è sempre un errore tragico, di seguito pubblico alcune foto dell’assemblea di presentazione del programma di Domenico Codoni e delle sue liste. 




Come potete vedere c’erano quattro gatti demoralizzati. Non certo le folle oceaniche che hanno caratterizzato le assemblee tenute da Zotti e Salogni. Alcune così partecipate che i relativi video sono stati cancellati per carità di patria.




Ebbene penso che l’assemblea di ieri sera segni una svolta. Codoni e i suoi ragazzi hanno dimostrato ampiamente cosa voglia dire capacità di coinvolgimento del proprio elettorato. Cosa si può fare quando si crede fermamente nei propri mezzi e si lavora duramente per raggiungere l’obiettivo.




Domenico Codoni parla alla Città nel suo complesso. Non solo alla parte più svantaggiata o ai ceti speculativi che abbiamo già conosciuto in passato. La Città è un organismo complesso che può essere governata bene solo se la si conosce. 



Codoni ha questa conoscenza e l’esperienza per farlo. Dietro di lui c’è una squadra di giovani già sperimentati nell’arte del governare e altri che si apprestano a fare le loro prime esperienze amministrative. Con tanto entusiasmo e tanta determinazione.



È un fatto importante, perché non sempre l’impegno politico è scontato. Almeno questo bisogna riconoscerlo a Massimo Vizzardi, quello di aver creato una scuola del sapere politico, raro nel tempo del "uno vale uno".




La Città ha risposto ed è stata una prova di forza potente che penso avrà il suo peso nel prosieguo della campagna elettorale.




Qualcuno saggiamente disse: ”Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Penso avesse ragione. 







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