venerdì 18 marzo 2011

La fascia rapita

Fascia da Sindaco
Potrebbe essere questo il titolo di un poema tragicomico sull’esempio di quello scritto da Alessandro Tassoni circa quattro secoli fa.

La fascia in questione è quella tricolore del Sindaco. Fascia che alla Festa dell’Unità d’Italia a Chiari, è stata negata. E non è che il Vicesindaco Seneci non l’abbia cercata con impegno, ma quella fascia, ieri, era introvabile. Perfino il mite Franco Begni è rimasto contrariato “il Vicesindaco Luca Seneci mi ha detto che sarebbe andato a prenderla. L’abbiamo aspettato una decina di minuti sotto la pioggia, ma poi è ritornato fra noi senza la fascia”. Il pacato Begni si dichiara dispiaciuto “in nessun paese è andata così” (dal Giornale di Brescia 18/3/2011) .

Franco Begni
E dire che il cavalier Franco Begni aveva mandato un fax in Comune per chiedere in maniera del tutto pacata e mite il permesso di organizzare “un piccolo corteo con alzabandiera che non ledesse Sindaco e Amministrazione”. Ora noi, che pacati e miti non siamo, non riusciamo proprio a capire come un corteo , magari con la banda musicale e il gonfalone del Comune e delle varie associazioni di Chiari, potesse ledere in alcun modo il Sindaco e l’Amministrazione. L’autorizzazione al corteo era stata chiesta per corrispondere a un sentimento della stragrande maggioranza del popolo italiano, inteso a festeggiare la giornata dell’Unità d’Italia.

l'Assessore
Roberto Campodonico
Naturalmente il Sindaco, Senatore e Cavaliere della Repubblica Italiana, ha pensato che rispondere personalmente a Franco Begni fosse un impegno non confacente alle sue responsabilità, per cui ha delegato il fido Assessore allo Sport Roberto Campodonico, forse perchè convinto che la ricorrenza andasse inserita, come la festa delle Quadre o il campionato di bocce, fra le competenze di questo assessorato. Sta di fatto che l’assessore ha fatto fronte all’impegno da par suo. Lasciata per un momento la postazione del palazzetto dello sport, dove ha istituito un servizio permanente di piantonamento per evitare che gli risoffino sotto il naso altri pannelli solari privi di copertura assicurativa, ha convocato in Comune il paziente Begni per comunicargli che a Chiari di cortei non se ne organizzano. Al massimo, e solo perchè in Comune sono buoni e magnanimi, acconsentivano a un “piccolo” alzabandiera.

Assessore Gabriele Zotti
Vicesindaco Luca Seneci
Il resto è cronaca di ieri. La “festa” si svolge in un’atmosferra surreale. I rappresentanti delle Associazioni d’Arma raggiungono Piazza Martiri della Libertà in ordine sparso, come Carbonari, mentre un cielo livido sembra minacciare pioggia. Niente banda, niente tromba, neppure un piffero. Della maggioranza che amministra la nostra città si vedono solo il già citato Seneci, che continua a chiedersi come mai non sia riuscito a “recuperare” la fascia di sindaco e il sempre lieto Assessore Gabriele Zotti noto come “l’uomo che sussurra ai Cavalli”. Per il resto niente. Non c’era l’Assessore Campodonico, come detto di piantone al Palazzetto a rileggersi le clausole vessatorie della polizza assicurativa, non c’era l’Assessore Piantoni di vedetta al Polo Logistico per controllare che non si cavi una badilata in più di ghiaia, non c’era neppure l’Assessore Zerbini, in missione a Roncello-Busnago dove sembra abbiano risolto il problema del mercato trasferendolo definitivamente a Cavenago. Non c’era l’Assesore alle Politiche sociali Annamaria Boifava, rinchiusa per ordine del Sindaco e sino a nuovo ordine nel cortile solidale. Non ci pare infine di aver visto il Responsabile Unico dell’Ufficio di Staff del Sindaco, Enio Moretti. Forse stava cercando di capire come funziona quel meraviglioso iPad che ha appena comprato coi nostri soldi. E il Sindaco?

Il Sindaco
sen. Sandro Mazzatorta
Il Sindaco è stato inseguito tutta la notte dal fantasma del Polo della Cultura. Non un attimo di tregua, un momento di respiro. E quando all’alba sembrava prendere sonno, ecco apparire terribile Massimo Ghilardi che tremendo gridava “ci hai portato alle elezioni con un progetto morto, un cadavere da tumulare!”. Brrrr! Come poteva, poveretto, in quelle condizioni, presidiare alla cerimonia! Meglio starsene a letto a sorbirsi un buon caffè.

Resta il mistero della fascia. Fascia mai disdegnata, anzi esibita in ogni avvenimento, la fascia tricolore della Repubblica Italiana, simbolo di prestigio, autorità, potere.

Ieri alcuni buontemponi hanno pensato bene che lo sfregio estremo da praticare a una festa non voluta, non gradita, anzi, detestata, fosse proprio quello. Non far trovare la fascia, impedire che alla cerimonia fosse dato il crisma dell’ufficialità. Piano riuscito, fascia non trovata, cerimonia triste.

Quello che però poteva sembrare a prima vista una vittoria, si è rivelato nel corso della giornata una sonora sconfitta. Quando sono arrivate le immagini televisive provenienti da tutta Italia allora l’atteggiamento tracotante dei nostri amministratori si è rivelato per quello che è. Un atteggiamento meschino e provinciale di piccoli uomini. Di fronte all’autorità morale del Presidente della Repubblica che mai come in questi momenti ha rappresentato tutta la nazione, anche i capi leghisti hanno dovuto rendere onore alzandosi in piedi all’intonazione dell’inno di Mameli.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Sentenza a Strasburgo, il Crocifisso in classe non offende i diritti dell'uomo. Delusa la Lega: «Allora cosa ce lo teniamo a fare?»
Lia Celi

Anonimo ha detto...

Questo dimostra lo spessore culturale della Lega sono Intellettualmente, Moralmente e Culturalmente LIMITATI.
Da un partito che crede in un neopaganesimo Celtico che a Chiari non trova nessuna traccia storica che ci aspettiamo?
L'Italia è una ed indivisibile facciamo sentire la nostra voce e ribelliamoci con la forza delle idee all'arroganza ed all'ignoranza Leghista.Viva L'Italia

Anonimo ha detto...

questo sindaco non è degno di sedere sugli scranni che il popolo gli ha consegnato, lui che da sempre è contro ogni tipo di immigrazione, torni da dove è venuto quì non lo vogliamo più visto il comportamento indecoroso e scandalosamente contro lo stato che lo stipendia.
a casa deve andare e nascondere la faccia da ipocrita che ha.

Anonimo ha detto...

ma di cosa vi scandalizzate? cosa vuol dire festeggiare l'unità d'Italia? mi sarebbe piaciuto fare un sondaggio a gennaio e sapere quante persone erano a conoscenza di cosa successe il 17 marzo di 150 anni fa. Non ne sono a conoscenza neppure i parlamentari.
E ora tutti a fare questioni. Ma la lega ci campa su questi comportamenti folcloristici. Nessuno ha detto niente del fatto che in Trentino neppure si sia festeggiato. Nessuno ha detto niente del fatto che a Bolzano non si sentono italiani. Eppure anche loro siedono nel nostro Parlamento.
Se il sindaco non vuole vuole partecipare a questa festa imposta, sono fatti suoi. Anzi, almeno non assume un comportamento ipocrita. Io non sento il bisogno né che lui festeggi, né di festeggiare io stesso.
La verità è che siamo un popolo unito solo quando gioca (anzi, solo quando vince) la nazionale di calcio.

Anonimo ha detto...

con i problemi mondiali a cui andiamo incontro, guerra in Libia e radioattività dal Giappone.....
state a bisticciare per la bandiera, che se voleste essere sinceri con voi stessi, importa a ben pochi.
Poi sempre tutti addosso alla Lega senza tener conto che nella maggioranza esiste anche il PDL e il suo grande capo... maniaco

Anonimo ha detto...

Dopo questa vergognosa vigliaccata, chiederei a tutti i cittadini clarensi di sottoscrivere una lettera al Presidente della Republica, perchè venga tolta al sindaco/senatore
(di cui non mi sento assolutamente rappresentato, perchè non porta avanti gli interessi di Chiari, ma solo di alcuni clarensi e dei leghisti) l'onoreficienza di Cavaliere della Republica. Penso che non se la meriti per niente.
Firmato: carbonaro, garibaldino e pure catto-comunista, tie !!!!!!!

Anonimo ha detto...

Caro carbonaro, ecc. dov'è che si firma per la lettera al Presidente Napolitano? Se si organizza fatelo sapere che ho almeno sei firme per Voi!!

Anonimo ha detto...

La fascia se l'era imboscata un certo Navoni per inaugurare una stele in ricordo di cinque fratelli tragicamente morti 59 anni fa! Il che, con tutto rispetto per i morti, non c'entrava proprio niente con la festa per l'Unità d'Italia. Aveva di che dannarsi il vice-sindaco a cercarla qualcuno la stava impropriamente indossando altrove.
ISLI

Anonimo ha detto...

Può anche darsi che questa Festa sia sentita col "prurito" dalla Lega, e magari non sentita da altre persone; può anche darsi che il sindaco sia stato meno ipocrita di altri, ma appunto per questo, perchè vietare una sfilata? E poi, se si vuole dare una svolta a questa Italia, perchè non festeggiare e riflettere sul passato? E a maggior ragione, se in Alto Adige non vogliono far parte dell'Italia, benissimo, fate il referendum e poi via, no problem (anche se bisognerebbe ricordare quante persone ahime' son cadute su quel fronte), ma allo stesso tempo gli stessi che siedono in parlamento e "sputano" sulla bandiera, restituiscano e non accettino il ben lauto vitalizio mensile, vista la coerenza che viene sbandierata.

Massimiliano Bettoni

Anonimo ha detto...

Carissimo Massimiliano....possiamo farlo anche in Lombardia e Veneto il Referendum?!

Non chiedo di meglio!!!

Anonimo ha detto...

Io mi vorrei sentire partecipe, ma un sentimento di distinzione, una voglia di indipendenza, non mi permettono di gioire della ricorrenza. Insomma, parafrasando Gaber: io vorrei sentirmi italiano, ma per fortuna o purtroppo non lo sono.

Anonimo ha detto...

Si potrebbe certo fare anche in Lombardia e in Veneto ma la differenza sostanziale è che in Alto Adige poi amministrerebbero con parsimonia e con il fine di mantenere bella la regione (come fanno tuttora con avendo lo statuo speciale), mentre qui da noi (come accadrà con questo falso federalismo) si assiterà al magna magna del partito di turno, con cementificazione del poco verde rimasto.
Ancora oggi non mi capacito della costruzione di questa nuova inutile autostrada e della sparizione di verde agricolo, e del silenzio di partiti,movimenti e istiruzioni (ma la provincia alla fine a che serve?a rilasciare licenze di caccia e pesca e a far fare cave più o meno lecite???), cosiccome della cementificazione con capannoni vuoti e inutili, case vuote, centri commerciali ogni due metri, rotonde (lasciam perdere quelle di Chiari) ovunque...poi ci lamentiamo se per andare a Brescia ci mettiamo un'ora...e invece noi costruiamo strade verso Milano...rafforzare treni no eh?

PS Auguro sempre e comunque a chi ha glorificato le nostre rotonde di finirci dentro

Massimiliano Bettoni